It's gonna race it's gonna break
Gonna move up to the borderline.
La suoneria la conosceva bene, una vecchia canzone dei Duran, nemmeno troppo famosa, lei si ricordava ogni strofa. A casa sua dicevano sempre : attenta, perché le cose lunghe diventan serpenti. Ma a lei era piaciuto il suo corteggiamento, proprio perché parlava tanto. Faceva discorsi lunghissimi, l'ultimo che l'aveva conquistata era durato più di quelli di Fidel Castro. E lei in quel periodo non era certo Bush Jr, aveva ceduto Guantanamo e anche di più. Lui non aveva nemmeno la barba. Gli incantesimi lunghi però sono difettosi, le canzoni passano (anche le hit, soprattutto le hit), i ricordi smettono di gemmare. Le cose lunghe tornan serpenti.
"Ho solo un'ora", gli disse passandogli sotto il tavolo le chiavi dell'appartamento. Lei mangiò la punta del panino che il rivoluzionario aveva abbandonato sul piatto, non era rimasto che il suo profumo, senza salse.
Ci sono brutte favole e belle dittature, pensò, mentre lo sconosciuto usciva dal bar.
continua
eh... più di Fidel! AHHHHHHHHHH
RispondiEliminabreve ed intenso...le cose lunghe sono serpenti, d'ora in poi sarà il mio motto. baci
RispondiEliminaa volte le hit ritornano e chissà, forse i serpenti ritornano ad essere solo lunghi
RispondiEliminaE se poi è un boa costrictor ...... miao
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RispondiEliminaIn amore apprezzo i discorsi brevi, chiari ed inequivocabili.
RispondiEliminaE, poi, adoro il silenzio :)
La révolution du silence
Je t'enlace
Marlene
-Ci sono brutte favole e belle dittature -
RispondiEliminacome hai ragione jardigno, un sorriso, Elisabeta_b
Le cose lunghe diventano serpenti. Freud ti avrebbe chiesto l'amicizia su fb. :)
RispondiEliminanessuna favola sarai mai tanto brutta quanto una "bella" dittatura! Ciao Giardi!
"Le cose lunghe diventan serpenti" è l'essenza della verità. Questa frase da oggi è mia.
RispondiElimina...ma perchè vedere sempre il serpente come negativo, proviamo a dire viva il serpente...e intanto che ci siamo a dire anche viva il lupo al posto di crepi?
RispondiEliminaFate vobis Serpentes
RispondiEliminaun consiglio imperativo.. ;)
RispondiEliminaChiedo scusa, a parte la terza parte che come al solito, mi stupisce e mi intriga da morire come sempre ti vorrei invitare a passare da me qui http://sonoiosandra.blogspot.it/2012/03/baci-di-dama-e-la-singolar-tenzone.html: sarei onorata di un tuo contributo anche senza ricetta... sarebbe incredibile.... scusa l'intrusione sui commenti, quando lo fanno con me mi fanno arrabbiare......
RispondiEliminaHo sempre sognato di girare con un boa sul collo come l'uomo del circo ... ora so di averne una intera parure da collezione!
RispondiEliminaCiao
Andrea
sono nuovissima nel "mondo del blog" …come posso seguirti? help
RispondiEliminaEra invece la mia preferita di "ARIIIINA", the union of the snake...
RispondiEliminaNella lingua delle fate, una mollica di pane presa dal tavolo a fianco (che so io, ad esempio, in un finto oktober fest della provincia di Massa E Carrara) contiene molte più parole di un discorso strisciante.