Come fate a non ricordarlo ? E' stato quel giorno che hanno distrutto tutti i distributori automatici : sigarette, preservativi, cartine, fiori di plastica, caramelle, film porno, riviste di moda (meno quelle con i vestiti da sposa), libri proibiti e gelati all'amarena.
Erano quel gruppo di fanatici con lo zucchetto rosso in capo, avevano una striscia di pelle che gli stringeva i polsi e se la bagnavano tutti i giorni; non avevano tatuaggi.
Come fate a non ricordarlo ?
A. doveva comprare i preservativi quella sera e si era già fatto una ventina di chilometri quando arrivò al distributore in piazza A.
Di guardia alla macchinetta stava un travestito con le spalle enormi. Sembrava uscito dal Rocky Horror Picture Show. Era uno di quelli che si faceva la barba tutte le mattine, ma i suoi ormoni non facevano un giorno di cassa integrazione dalla scuole medie. Portava una parrucca scura di quel nero improbabile che aveva un nome lungo come un codice fiscale.
Testa bassa, soldi precisi. Testa bassa senza ridere.
Il pacchetto non scende. A. comincia timidamente a colpire di lato poi sempre più rabbioso, ma non esce niente.
Il travestito allora colpisce con forza in un punto preciso, quel lato cieco che hanno tutte le macchinette automatiche. E' quel punto che assomiglia al ginocchio di un bambino visto da dietro, cercatelo, è appena dietro una serratura.
A. si guarda intorno, poi mette la mano nella fessura.
...
"... non è possibile!"
"Che succede bello, ti ho fatto vincere, no ?"
"...ma è uscito un ovetto della Kinder !!!" urla disperato A. guardando la stagnola colorata.
"Cazzo, sarà uscita la nuova collezione delle KAMASUTRALETUTTE..."
" ...e ora che gli racconto a quella ..."
"Bellezza, con me è tutta una sorpresa"
"...scherzi, ma quella ora non solo non me la dà, ma si incazza..."
"Speriamo che dentro ci sia uno di quelle cosine da montare..."
"... meglio una delle KAMASUTRALETUTTE, non sono così bravo a montare" ride A.
"Eddai, dopottutto è sempre più latte e meno cacao!"
"... porca troia, qui intorno le hanno disfatte tutte le macchinette..."
"Ragazzino, non ti sembra che porca troia sia un po' forte, dopotutto sono una ragazza anch'io!"
"... scusami..."
"O porca, o troia sennò la tariffa sale, mica sono quella all'angolo che fa cinquantaboccaedietro!"
"...chissà come fa..."
"Potere della lingua ........"
Ridono.
La ragazza dai bracci belli e la pelle dura prende l'ovetto e tira fuori un preservativo; uno scambio alla pari.
"... e se mi venisse la seconda ?"
"Vacci piano ragazzino perché da me vengono certi camionisti che partono con la terza"
"... grazie..."
Lo guarda mentre si allontanava e montava su quella stupida macchina arancione.
Un topo dal pelo marrone con le méches (peròforse son colpi di sole) costeggiava il marciapiede.
E' uno di quelli nuovi, quelli non sono buoni a tirare la carrozze.
c'eraunavolta
Mi poserò sul tuo ventre
RispondiEliminacome una salamandra al sole
che dalla bocca effonde
lieve svaporio di rugiada
Mi poserò sul tuo pube
come una fata morgana
e tutto il fiammato delle stelle
dentro di me carezze a fuoco
Se bevo la tua linfa amore mio
un moto ondoso si sviluppa dentro
e sulla via lattea rifulgente
continuo nell'orgasmo fino a dio
Assunta Finiguerra
COME FATE A NON RICORDARLO ?
Senza parole. Mi sento un camionista...
RispondiEliminaCiao
Bartel
Io mi ricordo delle Fate!
RispondiEliminaE poi partendo con la terza il camion si distrugge.
RispondiEliminakamasutrale tutte? Hahahahahahhahah, sei stupendo! Un bacio in fronte!
RispondiElimina'ste fate sono grandiose e poi è vero un topo con le méches non è proprio adatto a tirar carrozze
RispondiElimina"Erano quel gruppo di fanatici con lo zucchetto rosso in capo, avevano una striscia di pelle che gli stringeva i polsi e se la bagnavano tutti i giorni; non avevano tatuaggi.
RispondiEliminaCome fate a non ricordarlo ?"
Chiedo perdono. Io non me li ricordo proprio.
Mi ero convinta che il preservativo fosse nell'ovetto, e invece no.
RispondiEliminaGrandissima la "fatona" coi capelli dal colore improbabile. Gli ha proprio salvato la serata!
RispondiEliminaMa poi cos'ha trovato nell'ovetto??
...sempre più infatuata!
RispondiEliminache poi, diciamolo, non era affato uno scambio equo!
RispondiElimina*affatto.
RispondiEliminaGià, sono davvero molte le cose che non ricordiamo...
RispondiEliminaIo me le ricordo, ho una famiglia di camionisti! Ripensando alla realtà odierna… meglio le 'fate' di una volta. Facevan sognare sì…
RispondiEliminaBellissima la poesia della Finiguerra!
l'ovetto.. per aprire le porte del cuore.
RispondiEliminail resto per scavare senza sentimento..
[io avrei preferito l'ovetto :) ]
xoxo FF
il travestito alla RH Pictures Show... fantastico!
RispondiEliminaAh ah ah e ancora ah.... simpatico come sempre!!!
RispondiEliminamirco
Tu non stai bene e spero che non voglia cominciare a curarti proprio ora! Straordinario ;)
RispondiEliminaFaith
RispondiEliminaCome fate a non ricordarlo?
Ricordare cosa?
So solo che da quando sono entrata su questo maledetto post la mia testa si ostina a leggere il titolo in inglese: Fate - Destino
Feit, così lo pronuncio nella mia mente.
Feit, è giusto allora che io lo interpreti così.
Correlato a Fate, inteso nella sua terminologia arcana e magica.
Le fate sono le creature che presiedono al fato(Fatae e Feit, continuerò a scriverlo come si pronuncia per distinguere i termini e facendo attenzione a non confonderlo con Faith/Fede, che si pronuncia allo stesso modo di Feit/fato.
Faith è anche il nome di una tipa che ho conosciuto un sacco di tempo fa quando ancora non avevo il blog e avevo in mente che forse un giorno avrei potuto scrivere.
Faith, a dirla tutta, non era proprio reale, era una creatura minuscola, una specie di fata con la voce e la faccia di Asia Argento, che se ne stava accucciata sull'angolo destro del mio cuscino nel periodo della mia insonnia.
Parlavamo interrottamente tutta la notte di progetti, più che altro i miei, lei aveva già realizzato tutti i suoi, almeno così diceva.
Non è possibile, pensavo io, così giovane e già in porto, ed io che non attracco da nessuna parte.
Voglio scrivere, le confidavo.
Fallo, chi te lo impedisce? mi rispondeva Faith con la voce coatta di Asia Argento.
Formalmente nessuno. E' che sono un insicura. Obiettavo io, invidiandole il padre regista e la madre attrice.
Faith in realtà non aveva nessun padre regista e nessuna madre attrice, era la sua rassomiglianza con Asia Argento che me lo faceva credere.
Faith non era neppure reale: una tipa minuscola accucciata sul lato destro del mio cuscino, etichettata da me come fata.
Quando le chiedevo se era una fata lei smetteva la conversazione e si chiudeva in un mutismo risentito.
Intuiva che se avesse risposto affermativamente magari le avrei chiesto una spintarella, una piccola magia, un aiutino.
Le fate non possono mentire, quindi stava zitta, però continuava ad ascoltarmi.
Apparteneva alla categoria delle fate incorruttibili.
Quando ho aperto il blog Faith è sparita.
L'ho aspettata per un bel pò di notti ma lei non si è fatta più vedere ed oggi ecco che m'imbatto nella stranezza di questo post (perchè i post di questo blog sono strani ed affascinanti insieme e da stasera anche magici) e ritrovo così Faith, la mia fata prima del blog, e d'improvviso ricordo tutto e comprendo finalmente che quella piccola magia ad personam, da me incessantemente invocata lei, alla fine, me l'ha concessa: scrivo o no in un blog?
La rivelazione è avvvenuta stasera tramite questo post ed era destino che io lo leggessi
Ed ecco con quest'ultima riflessione il cerchio si chiude, e mi ritrovo a sorridere grata alla mia fata con la voce e la faccia di Asia Argento, e all'autore di questo post, strampalato e romantico, che di storie se ne intende.
E sa raccontarle.
Ottimo, Antoine
Un bacio
Marlene
Stavolta ho esagerato :(
RispondiEliminaVabbè, questo vale anche per gli ultimi due post che non ho avuto il tempo di commentare.
Sorry :))))))
Marlene
Giardy, in questo boxino non c'è più spazio x il mio commento. Quello di mia sorella è lungo come un'autostrada.
RispondiEliminaMa c'è un pedaggio?
Un bacio
Joe Black
ma in un giorno apocalittico come quello non sarà arrivato un segnale dall'universo? l'ovetto kinder è in realtà un richiamo all'uovo cosmico...
RispondiEliminabacio
Chissà se c'è qualcosa di magico anche nella foto del tuo post.
RispondiEliminaQuella freccia verso destra mi ha portata a leggere la barra laterale e inizio con un polipo. Octopus..octopussy...mah meglio fermarci qui e andare oltre. Ma se vado oltre trovo un buco e quel buco dice pure welcome. Allora penso a quel giorno che la mia collega fu intenta caricare il distributore di profilattici, esauriti in una notte. Mentre con molta professionalità era intenta nel suo dovere gli si avvicina un uomo e le chiede: ma che gusto c'è farlo con quel coso li intorno? bellissima la sua risposta: Immagini un gelato ricoperto di cioccolata, dove inizia lei a leccarlo? Anche noi farmacisti sappiamo far ridere educando.
Ma dopo il buco c'è la forza della natura, impersonata da un pomodoro, anzi dal suo picciolo che con sforzi immani lo tiene fermo per non farlo cadere dentro facebook. Capisco, non piace nemmeno a me.
Stronzo chi copia in letteratura, certo che ha A che fare con le parole! Basta leggere di fianco. E qui, con questo magico concatenamento, ti mando di filato sul blog della proprietà intellettuale,dove assolutamente devi prendere spunto per un nuovo post il 1° Febbraio.
No che non chiudo il wireless, non so nemmeno cosa sia, ma l'immagine del cervello mi fa pensare che prima o poi dovrò imparare ad usarlo. Anche perchè non posso contraddire un mito della canzone come John Lennon.
Karma, a Roma dovrebbe significare calma, infatti sono calma mentre scrivo questo post, nonostante tu mi dica di scriverti. E ti ho scritto su facebook, anzi, mi sono limitata a cliccare su un " Mi piace". Nemmeno lo sforzo di dirti il perchè.
Online, solo io. Bene non mi piace la confusione intorno e ho tutto il tempo per chiederti chi è quella fata che ti ha ispirato nella costruzione di questo bellissimo blog.
Doriana
Si lo ricordo, come potrei dimenticare, quel giorno tutti i gatti sparirono dalla circolazione ...... le epurazioni dai tempi della caccia alle streghe non ci sono mai piaciute gggrrrr ..... per riunirsi in segrtetissimi convivi per decidere le sorti di questo pianeta insulso e merviglioso.
RispondiEliminaE tra noi era conosciuta la fata trans dai colori improbabile e dagli ovetti miracolosi, si era famosa nel mondo felino aveva la mania di sotrarci topastri di ogni genere per farne cavalli per carozze magiche. Miaaaaaoooooùùùùùùùùùùùùùù
Devo rivedere the Rocky horror picture show...
RispondiElimina"Kamasutrale tutte" dovrebbe stare nel Garzanti!
RispondiEliminaOnirico Ja... Concordo per il Bignami, semmai. Sempre efficace.
RispondiEliminaweeeeeeeeeeee antoniooooo tutto bene? vogòlioo kamastrutrarle tutte anche io ahahah kamassutri con me antonio?
RispondiEliminaManca solo il faló...
RispondiEliminaPer il resto c'è tutto...
"E’ mai possibile o porco di un cane
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi puttane"?
Paolo e Fabrizio
vorrei tanto essere dotato come quel camionista di cui si parla, ma neanche trent'anni fa ci riuscivo... adesso poi mi debbo concentrare molto, ma molto... molto e alcune volte non ci riesco.
RispondiElimina@ Marlene: che bello il tuo commento! :-O
RispondiEliminaE io che pensavo che fosse un romanzo fantasy, visto il titolo!
RispondiEliminaMi trovo in difficolta' a commentare.
RispondiEliminaQuel Fate all'inizio mi ha fatto pensare al destino, al significato inglese del termine (ho visto che non sono stata la sola)
Forse questo mio vivere down under mi sta cambiando piu' quanto io non creda.
E credo alla fate e credo al fate.
Sono confusa e scrivo cose sensa senso, ma ho letto tanta magia in questo post...grassie