lunedì 6 febbraio 2012

Uno zombie degli anni 90 (III capitolo)


di che colore è la morte non chiedetemi cosa si vede non chiedetemi della luce o del buio o del tunnel è importante sapere di che colore è stata la tua morte la maggior parte delle morti sono nere incoscienti senza Niente senza anima (Niente è maiuscolo anima no) ma è così buio Ci sono morti bianche ospedaliere muri di gesso mattonelle economiche da cesso morfinate di dolore Ci sono morti rosse violente sanguinanti e sanguigne quando la vita ti schizza fuori come sperma Ci sono morti blu notturne senza luna con un filo di stelle intorno al collo che ti chiudono il respiro Ci sono morti verdi come la mia quando hai tutte le foglie addosso e non sai scegliere ma non vuoi un altro autunno Ci sono morti rosa

non è come nei videogiochi non stiamo a zoppicare con la testa piegata a cercare i vivi non ce ne frega un cazzo dei vivi non entriamo nei supermercati (chissà come mai nei film ci fanno invasori di centri commerciali) perché la nostra vita è tutta pensieri siamo solo pensiero da vivo il mio primo pensiero era la fica ora è la vita la fica viene al terzo posto Al secondo posto c'è una cosa che mi ricordo solo ogni tanto ma mi ricordo di lasciarlo libero il secondo posto

non è vero come dicono un uomo si riconosce da come muore da come sceglie di morire un giorno da leone meglio che cento da pecora perché ci sono giorni da leone da coccodrillo da serpente da aquila reale gatto topo elefante ci sono pure giorni da due liocorni che si inchiappettano la vita è così

è arrivato Puttana Eva lo chiamiamo così perché impreca di continuo ma dice solo puttana eva dice che è rafforzativo Puttana Eva sta in una lapide consumata accanto alla sua donna Puttana Eva è un poeta vero sulla lapide della sua donna (noi lo prendiamo per il culo ma è un poeta vero puttana eva) ha fatto scrivere

mi hai sempre chiamato tre spicchi
(su quattro)
ma tua sola era la parte cosi semi







continua

21 commenti:

  1. continua la saga dello zombie senza interpunzioni, cliccando su continua si arriva alle pagine precedenti

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  2. Ci sono morti da spettro... solare come i tuoi racconti.

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  3. ...mi mancava lo zombie, sei sempre fantastico...però mi hai messo un grillo in testa, di che colore sarà la mia morte? non ci devo pensare, una mamma non può morire. baci

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  4. Ma Porca di Puttana Eva! ritmo, rabbia, ansia. C'è tutto.

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  5. ecco ben tornato di qualsiasi colore tu sia coi semi o formato clementina

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  6. è vivo, pulsa, si arrabbia, quindi è vivo, dentro c'è tutto: sentimenti, rancori, tristezza, delusioni, rimpianti...

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  7. Giardyyyyyyyyyyyyy.....hai dimenticato le morti viola, quelle fatte di noccioli che stringono la gola e non li sputi perchè hai paura che attorno ci sia ancora della polpa buonissima e la fame ti si rivolta contro!
    Ciao e grazie per trattare argomenti seri e delicati con una classe unica, veramente unica!
    Elisena

    P.S.:Quando ricorderai ciò che hai messo al 2° posto....fanne un post :))))))

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  8. Oddio non è il periodo giusto per me per leggere questi pensieri!

    Un abbraccio e buon martedì!

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  9. Sono mesi che la morte è entrata nella mia vita e mi ha portato via le persone più care.
    Prima ci pensavo spesso con spavento, cercavo di allontanare da me questi fantasmi che arrivavano sempre di notte, quando non riuscivo a dormire.. e mi chiedevo piangendo come avrei fatto ad affrontare e superare questa enorme montagna. Ora lo so. O forse no.

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  10. Niente colori, completa trasparenza.

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  11. ...Catturare le "ombre e riporle nella tasca al caldo, in assoluta calma, senza muovermi, senza farmi alterare da loro per la loro insinuosa malvagia... so di cosa morirò, non so quando... Grazie per esser passato da me.

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  12. ...e poi mi piacerebbe sapere cosa c'è al secondo posto

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  13. La fica sarà un pensiero anche dopo che sarò morto di una morte di chissà quale colore??? Non so se essere rassicurato o impaurito da questa prospettiva!
    Ciao
    Andrea

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  14. a volte tornano..non solo gli zombie, pure i lettori

    forgive my distance!

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  15. Io penso all'anima e alle anime che quando si riconoscono e si uniscono non si separano mai, resteranno legate per sempre. E il pensiero che anche i colori si annullano perchè l'altra parte era gia' tua, mi rasserenano:-)
    Ti abbraccio, Maestro:-))

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