Al babbo piaceva lavarmi la testa, diceva che c'era un segreto per evitare di lavare i capelli tutti i giorni : bisognava sciacquare bene dopo il primo sciampo. Avevamo una grande vasca dentro una stanza da bagno che sembrava il vagone di un treno. Si parlava durante i lavaggi, si parlava tantissimo. Ho provato, ho provato a farlo con le mie donne, ma con la doccia non è la stessa cosa. Ci vuole una persona in ginocchioni che ti capisca perché funzioni.
Mi piaceva parlare di guerre con lui, di battaglie, di Storia. Lui preferiva raccontare della prigionia.
"... perché l'avete persa la guerra per questo non ti piace di raccontarla..", gli dicevo quando mi bruciavano gli occhi.
"Sapessi quante buche mi hanno fatto scavare per buttarci dentro quelli che avevano vinto. "
un'ironia che la dice lunga sulla guerra...bravo jardigno,sei davvero in gamba
RispondiEliminabacino, Elisabeta
davvero davvero bravo!
RispondiEliminaBellissimi ricordi (se son ricordi, perdona ma ora non riesco a leggere quello che hai linkato). Mi incuriosisce il bagno come il vagone di un treno ...lungo e stretto? E poi le storie di guerra, quante me ne ha raccontate mio padre, tutte le volte che ci accompagnava a scuola. Chissà mio figlio cosa ricorderà da grande di suo padre.
RispondiEliminabeh vero che fare il bagno non è la stessa cosa che fare la doccia per le storie di famiglia e che per fortuna non ci è toccato scavare buche per i vincitori, ma c'è sempre la storia di isacco da ripassare, le teorie sui venti, le storie dei kiwi insomma certi padri ne hanno comunque di storie da raccontare e soprattutto le sanno raccontare in maniera divina
RispondiEliminaanche a me lavavano i capelli in quel modo, inginocchiata, con la testa reclinata in avanti. lo shampoo era il campus alle mele verdi, provavo sempre ad assaggiarlo sperando di ritrovare il fresco sapore delle mele, ma era amaro come il fiele, e quando mi finiva negli occhi mi uscivano le lacrime verdi.
RispondiEliminabellissimo il tuo pezzo, quando si naviga nel mare dei ricordi si finsice sempre con l'incorociare le rotte dei propri lettori. grazie
Un papà che lava la testa al figlio inginocchiato...sembra una metafora ( una lavata di testa! ) Invece è una scenetta davvero intima e invidiabile, un momento di confidenze e di insegnamenti che dura il tempo di un alvaggio di capo, cioè , quel che basta per sentirsi uniti e non diventare verbosi coi racconti di guerra. Spero che il tuo babbo ci sia ancora. Magari ora gli lavi la testa tu.
RispondiElimina"Sapessi quante buche mi hanno fatto scavare per buttarci dentro quelli che avevano vinto".....
RispondiEliminaNon ci saranno mai nè vincitori nè vinti, ma le fosse sì, quelle ci saranno sempre, e conserveranno il loro macabro contenuto!
E purtroppo non basta mai uno shampoo x cancellare i ricordi, anche se qualcuno di che: "c'era un segreto per evitare di lavare i capelli tutti i giorni : bisognava sciacquare bene dopo il primo sciampo"
....la seconda passat dopo un buon risciaquo, forse...........
Un bacio sempre più ke mai pacifista!
Elisena
Un giorno blu
RispondiEliminaUn giorno blu
nulla di male ti può succedere
in un giorno blu.
Un giorno blu
la dichiarazione di guerra.
I fiori aprirono il loro No,
gli uccelli cantarono No,
un re pianse.
Nessuno riusciva a crederci.
Un giorno blu,
eppure fu guerra.
Si muore anche nei giorni blu,
in ogni tempo.
Anche nei giorni blu, tu sarai abbandonato
e a tua volta abbandonerai,
non grazierai nessuno
nè sarai graziato.
Anche nei giorni blu
nulla può essere revocato.
E’ difficile crederci:
perfino nei giorni blu
ti si spezza il cuore.
Hilde Domin
Ok, poeta dell'etere, ma così giusta è questa poesia!
RispondiEliminaStrabacio
Elisena
TI MANDO LA "I" DI MAI COSì GIUSTA....
RispondiEliminaeRA RIMASTA ATTACCATA ALLE DITA!
anche nei giorni blu, poesia che macchia e che evidenzia la bellezza e la verità! ;)
RispondiEliminaquell'immagine dello shampo tra padre e figlio, con l'intimità delle confidenze, è qualcosa di raro e prezioso...
RispondiEliminaHo fatto lo shampoo a mia figlia fino ai 15 anni :O) e so di che parli quandi dici che ci si racconta meglio. Ottimo post, come sempre
RispondiEliminaTrovo deliziosa anche la poesia, che mi sono copiata per non perderla. :O)
fantastico, la guerra raccontata da un padre, una bruttura raccontata con garbo, un atrocità soffiata silenziosa...mi piace molto.
RispondiEliminaps: siamo tutti scatoloni secondo me...tutti uguali ma tutti diversi!!!
1 bacione forte
Ma come fai ad esprimere il dolore nella leggerezza?!
RispondiEliminaÈ una cosa interessantissima, in cui personalmente pecco... un giorno mi spiegherai?! :D
Salutami i tuoi luoghi... dì loro che li amo ancora, sono solo... "Lontana"!
Semplicemente.... ma profondo
RispondiEliminaun buon tutto di fine settimana!
mirco
Un bel modo di far storia, Antonio!
RispondiEliminaCiao!
Giacinta
“La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire”, la storica frase pronunciata da Albert Einstein ma ancora attuale purtroppo e...non me ne frego!!!
RispondiElimina(ri ri complimenti,nn è retorica)
dolce & amaro
RispondiElimina....sì nella guerra non c'è differenza fra il vincitore e il vinto, c'è però un' enorme differenza fra il vivo e il morto.
RispondiEliminaNelle guerre non ci sono né vinti né vincitori, solo morte e distruzione.
RispondiEliminaAnche i sopravvissuti pur vincitori ne portano dentro per sempre le nefaste impronte.buona domenica jardigno
Vanillasky724
prezioso quel che diceva il babbo...
RispondiEliminabellissimo!
RispondiEliminaIl finale. Ah, il finale. Dove sono i vincitori morti?
RispondiEliminama che bello!
RispondiEliminaleggendoti ho avuto la sensazione che la mente saltellasse tra un verità e un ricordo, un'immagine e un profumo.
Buona settimana!
L'ultima frase mi ha lasciata così, con un senso di vita addosso :)
RispondiEliminanon so più come dirtelo che tutto quello che scrivi mi incanta
RispondiElimina:-) sembra di essere lì.
RispondiEliminaSi sente persino il rumore che fa la mamma in cucina lavando i piatti, finchè il babbo è impegnato ad insaponare il suo futuro.
e chi "glielo" spiega... sarà che molti la vasca non ce l'hanno più!
RispondiEliminaQuesto sì che dev'essere un gran bel libro,
RispondiEliminala copertina poi mi sembra davvero azzeccatissima, colpisce facilmente l'immaginario della gente.
complimenti :)