Quello dovrebbe stare dentro un libro. Mi è capitato tante volte di pensarlo mentre ascoltavo la storia di un parente, quando ho guardato le rughe di un amico, quando mi ricordo di te.
C'era una mia bis-bis cugina che la chiamavano "la Saltacancelli", era scappata di casa giovanissima per sposare un trapezista di un piccolo circo finto-americano. Dico finto-americano perché le bandiere sui cartelloni avevano tutte 54 stelle (sei file da 9 stelle). La famiglia l'aveva subito ripudiata, ma lei continuava a mandare lettere accorate e piangenti dall'Europa. Quando la sorella si sposò inviò addirittura un regalo : una bellissima confezione di coltelli. Belli certo, ma non affettavano nemmeno le banane. Si scoprì poi, con sommo scandalo, che erano "coltelli da lancio". I quali avrebbero assolto degnamente il loro compito quando la Luigina beccò il marito a cavalcioni della Pasticcera. Fu così che la crema chantilly fu bandita per dieci anni dal pranzo della domenica. Il mio bis-bis zio chiamò quel periodo: gli anni lusitani, perché mangiavano solo dolci al cucchiaio tipo crem caramel e latte portoghese. Personaggi così ti aspetti che poi ritornino dentro i romanzi in quel posto segreto da dove escono, in quella zona franca che sta fra pagina 101 e pagina 111 e, per i racconti brevi, tra pagina 8 e pagina 11. Succede
Una volta, in vacanza, ne ho conosciuto uno di quelli che sembrano addirittura strisciare fuori dal bianco della pagina; era uno di quei personaggi talemente forti che raddrizzano quell'orecchia che fai sul libro per non perdere il segno. Aveva una roulotte sgangherata che riusciva a trainare con una 128 color verdolino acqua non potabile e passava l'estate in campeggi lontani dal mare. Raccontava di essere un Commendatore "Ordine al merito della Scimmia". L'onoreficienza era stata assegnata a seguito di una strana scoperta medica, probabilmente un vaccino, ricavato da un batterio moribondo che si nascondeva solo nel cervello del babbuino Cinerario della Tanzania. A starlo a sentire aveva salvato l'umanità da chissà quale catastrofe, a giudicare dalle foto che mostravano piramidi di cadaveri di cercopitechi pareva altro.
"Non cercatelo sulle enciclopedie, il babbuino Cinerario non esiste più ... Colpa dell'inquinamento.", ci disse una sera sulla veranda della roultotte.
Ma non era per questo che lo facevi entrare dentro un libro. Il cacciatore di babbuini aveva un cane di nome Rusty (come il ragazzino di Rin tin tin) che mangiava solo scatolette, ne avevano centinaia dentro la roulotte e tutte di marche diverse.
Ogni volta era un piacere assistere a quella specie di cerimonia. Il padrone del cane apriva la scatoletta, se ne versava un poco sul piatto e lo assaggiava. Dopo aver ben masticato commentava come un critico gourmet assegnando due stelle per la carne grassa, tre se il sapore lo convinceva e quattro stelle se meritava un nuovo acquisto. Una volta l'ho visto mangiare una cinque stelle per intero. Meglio di quelle pe' cristiani.
Ma non era nemmeno per questo che meritava di scappare dal romanzo.
Era bellissimo osservare il cane durante tutta la liturgia dell'assaggio. La fedeltà non si abitua proprio a tutto.
Il cane, ogni volta, tutte le sere che succedeva, ci rimaneva malissimo.
I Bis Bis Bis sono gli eroi incompresi, quelli migliori, i personaggi dei romanzi non scritti, coloro ke intelligentemente sanno e mangiano scatolette e regalano coltelli.....Ogni regalo ha un significato ed ogni cosa ha un suo scopo!!!!!!!!!
RispondiEliminaPerò, Giardy, più si scopre il tuo albero genealogico e più capisco perchè sei così :))))))))
Bis baci da un abis bis amica!
Elisena
Che bella qualità quella di saper osservare il prossimo nei dettagli senza giudizio :) bravo!
RispondiEliminaGiardi, come al solito il tuo genio mi lascia a bocca aperta come il cane Rusty, ma al contrario di lui non resto mai a bocca asciutta, anzi, i tuoi racconti spero non diventino mai specie in estinzione... talmente sono succulenti (10 stelle minimo...)
RispondiEliminaun abbraccio
...io, e penso tanti altri, li chiamo "personaggi in cerca d'autore", e quando mi capita di incontrarne uno non riesco più a dimenticarmene...uno dei tuoi pezzi più belli.
RispondiEliminaSono invidiosa... di come scrivi, posso?
RispondiEliminaBaci e piagnistei
sono loro che cercano i libri, li vedi camminare in cerca dell'ichiostro, in attesa di una virgola, dei du peunti e delle virgolette per dire qualcosa
RispondiElimina"gli anni lusitani" carina questa!
RispondiEliminabello questo racconto di bis cugini...vedo che sei su fb...un giorno di questi verrò a trovarti..ciaoo ;))
RispondiEliminaHai delle blle e grandi idee.... complimenti
RispondiEliminaciao! Mirco
Volentieri ci saltello in questo blog. Che piacere leggere di te, un Pindaro rampante!
RispondiElimina..come sai coinvolgere tu il lettore, nessuno mai e potrei dire lostesso di ogni parola e punto e virgola :-)...e di storie ne hai da raccontare...ne resto affascinata, completamente, sentendomi ogni volta parte della tua ..famigliuola^_^
RispondiEliminap.s. Ma quelle scimmiette lassu' sono troppo belline:-)))
Un abbraccio a te, Maestro^°^
accidenti. Tu da che libro sei uscito?
RispondiEliminanoi si aspetta il romanzo lungo, Giardi: i tempi son maturi da un pezzo, saranno pure anni lusitani, ma un tuo romanzo lungo me lo leggerei sicuro :)
RispondiElimina...Antonio, quella del padrone che assaggia il cibo per i cani, è...delirante, non sa che rischia di diventarne dipendente??????????? Dentro ci mettono appositi aromi,così può capitare che un giorno il cane lo azzanni perchè si mangia tutto il cibo il padrone...ohi,ohi come va a finire la vita.
RispondiEliminami sono persa.
RispondiEliminaanche io mi sono persa... ma di meraviglia!! giuro che rileggo un paio di volte ogni tuo scritto perché devo gustarmeli proprio... mi ricordi pennac, mi ricordi il bradbury dell'estate incantata, mi ricordi un sacco di cose... che bel libro che sei!!! :-)))
RispondiEliminabaciuzzoli.
Beh non posso che darti ragione,non sai quanti ne potrei descrivere io,ci riscrivo la Bibbia e il seguito!
RispondiEliminafantastico.. bellissime tutte le storie
RispondiElimina"La Saltacancelli" poi è una vera chicca :))
e molto bella anche l'idea del personaggio che striscia fuori da una pagina
sei sempre sorprendentemente acuto e originale
complimenti davvero
Fantastici i coltelli da lancio: intuibile fossero quelli e a che scopo sarebbero stati suati dalal sorella :-P
RispondiEliminaOh, Antonio farei pazzie per entrare nelle tue storie e aver a che fare con i tuoi personaggi, anche col cane, ma nel caso ci sarebbe rimasto male il padrone! ;)
RispondiEliminajardigno una lettura veramente spassosa,una prosa che va giù come acqua fresca- è un complimento neh:-).Il gourmet dei cani è mitico. Ciauuuu, strega_morgause
RispondiEliminaDicono che porti malissimo regalare coltelli ai matrimoni. Sarà per quello che il pasticcere....
RispondiEliminai tuoi scritti si leggono tutti d'un fiato perchè sono talmente originali........bellissimo!!!
RispondiElimina1 bacio
Maktuub ha ragione, hai un po' del fascino di Ray Bradbury...una nostalgia colorata e allegra, sei l'uomo illustrato....
RispondiEliminaunica la Pasticcera e la crema chantilly bandita per dieci anni dal pranzo della domenica. complimenti jardigno, saluti,
RispondiEliminaElisabeta_B.
ho pochi " ricordi" di vissuti , tutti erano sempre impegnati. Solo Nonno mi ha lasciato qualcosina e lo conservo nello scrigno della mia menoria. Di tanto in tanto lo apro e spolvero..ho troppa paura che si rovinino le pagine.
RispondiEliminaOriginalissimo qui, c'ero già stata ( arrivata da libero) , Da dove si inizia?
Ciao e buon pomeriggio ;)) Nichi