P. Eluard - A. Breton
La mia tattica è semplice. Rimango fermo sul posto, per i primi minuti non muovo un muscolo. I posti per nascondersi sembrano tanti, quelli buoni no.
Si deve sentire tranquilla. Non deve sospettare. Il posto migliore sarebbero le cantine del numero 12, ma da lì, se passa qualcuno e accende la luce è finita. Certo che in quelle cantine sarebbe più facile colpire in velocità. Ormai è andata, non si torna indietro.
La sento respirare, è molto vicina. Mi immagino i pomelli delle guance arrossate per la tensione.
Non capirà nulla.
La cadenza del mio respiro diminuisce, appoggio le dita in terra per lo slancio.
Mi vedo il suo viso mentre perde colore mentre scatto in avanti.
La sua pelle è così, non è per niente mimetica. Lo vedi al secondo cosa gli passa per la testa.
Fai ancora un altro passettino bella.
"Bomba Antonio dietro il muretto grigio!"
Cazzo m'ha visto. Mi giro verso il portone e mi guardo riflesso sul vetro.
"Ragazzi da ieri son cresciuto, unciarrivavo mica alla maniglia!"
"Rimani lì, tussarai un bischero anche più grosso domani"
"Chi è rimasto ?"
Ogni tanto mi aiuta. Ci penso quando mi sento a terra e mi sembra di non averne più, me lo ripeto ancora oggi, a voce bassa (pensarlo e basta non serve).
Tana....!
RispondiEliminaNel senso che per una volta sono il primo a leggerti e commentarti..
Da voi si dice Bomba, da noi tana!
un salutone one one one
mirco
mi piace del tuo racconto questa idea che si cresca all'improvviso senza accorgersene e ci si ritrovi ad una certa età con un groppone sullo stomaco che si potrebbe digerire solo con la leggerezza dell'età della spensieratezza. "bombaliberatutti", il finale è strepitoso, i tuoi racconti della fanciullezza sono pugni nello stomaco, ma questo mi pare di avertelo già detto.
RispondiEliminala citazione era di fight club..
RispondiEliminail mondo puo' fare plie? chissà..
azz… il mio gioco preferito, da piccina e da grande! :)
RispondiEliminaahahahahahahah! bellissima la gag dei pantone! ;)
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RispondiEliminaLO STRANIERO
RispondiEliminaPer noi, ragazzini del cortiletto, il nome del gioco era tanaliberatutti mentre lo straniero (come lo avevamo soprannominato) si ostinava a chiamarla bombaliberatutti.
Ma dire tana, o bomba, poco alla fine contava perchè le regole erano le stesse e, lo straniero, era un giocatore formidabile, straordinariamente mimetico e fulmineo.
Scovava i punti più arditi dove nascondersi, quelli che noi dovevamo evitare per non tornare a casa con i graffi e i vestiti strappati che, di sicuro, ce l'avremmo in aggiunta anche buscate.
Al muro, di solito, ci andava Nanduccio, il più timido...... bè, a dir la verità allora lo avevamo etichettato come imbranato.
Nel nostro drappello c'erano Patrizia e Mimmo che facevano coppia fissa e che, con la scusa del gioco, s'infrattavano dietro i cespugli.
Nanduccio li scopriva, li eliminava e così loro, dopo aver doverosamente esplicato la burocrazia del gioco, potevano tornare, indisturbati, a farsi i fatti loro.
Per accelerare la noiosa formalità sceglievano sempre lo stesso cespuglio.
Nanduccio correva al muro urlando tana per Mimepatriz (abbreviava i nomi, così gli sembrava di fare ancora più veloce).
Lo straniero (per la verità era solo toscano ma a noi, che non avevamo mai varcato i confini dei sette colli, ci sembrava provenisse da un altro mondo)sbucava velocissimo da qualche misterioso anfratto e si materializzava alle spalle di Nanduccio, rallentava un pò la corsa dandogli l'illusione del vantaggio che annullava in uno scatto serpentino, col quale toccava il muro gridando bombaliberatutti e noi, cinici ed utilitaristici ragazzini romani, lo applaudivamo con tifo da stadio, inneggiando a lui come a Falcao,straniero blasonato ed osannato come VIII Re di Roma.
Il Brasile e la Toscana cordialmente uniti dall'istmo del cortiletto.
Una sola volta, Nanduccio, s'era azzardato ad obiettare che non valeva quel bombaliberatutti che s'era ritrovato a prender sberle da ogni parte in un repentino cambiamento di gioco: lo schiaffo del soldato.
D'allora la dizione bombaliberatutti venne accettata all'unanimità.
P.S. - NANDUCCIO, è diventato un formidabile avvocato matrimonialista, che ha restituito amolti di noi, attraverso le sue parcelle, le sberle ricevute con lo schiaffo del soldato e con gli interessi a tasso usura maturati nei lunghi pomeriggi del tanaliberatutti :)
MIMePATRIZ, si sono sposati e poi separati e poi risposati, ma non più tra di loro.
LO STRANIERO è diventato uno scrittore famosissimo. Pubblica molto anche in Brasile.
LA SOTTOSCRITTA abita ancora in quel cortiletto......tanaliberatutti.
Bombaliberatutti, Antoine :)
Marilena
Scusa l'imbrattamento, Zen
RispondiEliminaSorry :(
Marilena
tattica o strategia?
RispondiEliminaocchio azzurro o occhio nero?
la ritrosa mi fa impazzire sarebbe la mascagna?
ho in mente partite a nascondino che sapevi quando iniziavano e non sapevi mai quando sarebbero finite,a volte tutti nascosti nello stesso posto a cantare la mazurka di periferia per fare indispettire il povero malcapitato di turno, tanto uno che correva più forte di lui e che faceva tanaliberatutti si trovava sempre.
Chi ruba le idee? diccelo che andiamo e lo picchiamo
air conditioner è splendido
ah Giardi ci sono giorni in cui vorrei che il Robertino venisse con quel grido liberatorio.... ma ci mette un sacco .....
RispondiEliminaio aspetto però , prima o poi verrà e sentirò solo in un gran silenzio echeggiare quel bombaliberitutti miaaaoooooooooooo
Ah! Bombare non l'avevo mai sentito, dai noi si usa dire mago.
RispondiEliminafantastica! sei il solito genio!!
RispondiElimina;)
bombaliberatuttiiiiiii!
Uh, io perdevo sempre. E no, non avevo neanche uno sporgo come alibi.
RispondiElimina(Meraviglia, meraviglia).
Antò... Questo mi è piaciuto. Ma di più. Perchè m'ha ricordato...Uh se m'ha ricordato!
RispondiEliminaPer me sei diventato un mito. Leggo i tui racconti con un piacere assoluto. Non fosse altro per i link ... Qui non so se preferire la ritrosa o il bombaliberatutti!
RispondiEliminaUn applauso, anzi un ovazione!
Io ero sempre la più alta di tutte le mie amiche, ecco perché preferivo giocare a pallavolo! ;)
RispondiEliminaAnto' scrivi post con dei fuochi pirotecnici e c'è sempre da divertirsi.
RispondiEliminaps. qui a Roma si chiamava "nascondarella" ma la parola finale "tanaliberatutti".
:-(
RispondiEliminaio non ho nessuno che mi fa liberi tutti
ci credi se ti dico che giocavo poco da piccola?
all'inizio mi avevi spaventata :-)
Anna ti manda i suoi saluti e se ti accontenti della sua amica (...) quella è tornata...
:-)mandi
io non ma non sono stati tutti altrettanto fortunati
RispondiEliminaho sempre avuto paura di giocare a nascondino. Ero troppo lenta e poi dovevo sperare nella salvezza altrui. E io odio dipendere da altri!!!
RispondiEliminatanaliberatutti anche da me. che emozioni!
RispondiEliminaSplendido! Da quando ti seguo, il mio preferito! :)
RispondiEliminaBella ^__^ Mi piace come rievoci i tempi dell'infanzia.
RispondiEliminama perchè non ritrovo i miei commenti? .........cioè tutte le volte che ho scritto non li hai potuti leggere!non si pubblicano,boh.buonaserata :)
RispondiEliminaneveinsonne
Il bello del nascondino era che c' era sempre qualcuno che riusciva a trovare una tana nuova...che invidia io non sono mai riusita a trovare un posto nuovo...una vera frana ero, sempre la prima o la seconda stanata.
RispondiEliminaCiaoooooooooo.
ci proverò, a sussurrarlo piano. tanaliberatutti!
RispondiEliminaGrazie per gli auguri Antonio! mi sono dimenticata di dirti che sono stata a Firenze la scorsa settimana. Forse il mio limite è quello di essere rimasta solo in centro, ma mi hanno ferita quei negozi uguali in tutte le città del mondo, tanta griffe, poca personalità.
RispondiEliminaI tuoi racconti restituiscono tratti di umanità vera, che sopravvive al carosello dell'omologazione.
Un bacio. Sara
E in Liguria era aciatarse, nascondersi. Sensazione strana, proprio strana, quella di accorgersi di essere cresciuto.
RispondiEliminaSoltanto un passo più in là, soltanto un passo... inesausta stagione dell'infanzia, gioco perduto, a venire.
RispondiEliminaforse ci sono già passata da questa strada, attraversavo un fiume di corsa mi trovavo un giardino, di memorie e di canzoni
RispondiEliminadi parole
tutte appese al filo come un palloncino
...la mia strategia è
RispondiEliminache un giorno qualsiasi
non so con che pretesto
finalmente abbia bisogno di me.
dovrebbe essere la strategia di ogni amore
e invece l'essere umano si spreca a immaginare, a costruirsi castelli di idealismi che poi crollano miseramente
non ci dobbiamo aspettare nulla da chi amiamo
nemmeno che ci ami
dobiamo solo amare
il resto viene
se è Amore
ok ho scritto troppo, uff
si si geniale!
RispondiEliminaun saluto
"I posti per nascondersi sembrano tanti, quelli buoni no."
RispondiEliminaIo, infatti, non sono mai riuscita a scovarli..
Sarà che nascondermi per me è impossibile, perchè ho la pelle per niente mimentica?
Mr.Giardy..hai scritto anche un po' in toscano..vuoi farmi morire? Eh..giassai :)
Grande! :-)
RispondiEliminaE dire che all'inizio mi sembrava la scena finale del silenzio degli innocenti :-P
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