Questa storia finisce bene. Non aspettattevi però un lieto fine. E' di quelle che sei contento quando finisce. Nonostante oggi ci sia un sole che non ha studiato e scalda poco.
Sonia ha steso i suoi panni ad asciugare. Ha messo anche la sua biancheria intima insieme alle lenzuola e a quel pigiama che è sempre : "l'ultima volta che lo lavo".
Si può stare tranquilli con questa storia. Non succede quasi niente.
Nonostante il ragazzino col bastone che cerca di raggiungere il perizoma.
Gli uomini non la guardano mai la roba appesa. Le donne sì.
C'è quella che è rimasta vedova da qualche mese che dice : "E' tutta roba della stagione scorsa!"
E' rimasta vedova. Avete letto bene. Il marito è morto, ma era già scappato cinque anni fa.
Qualcuno se ne accorge. Non è un caso.
La biancheria di Sonia si muove controvento.
Ci sono due storie oggi. La varano editori ha ristampato una storia di qualche mese fa (aggiornandola un po') con una nuova copertina. Poi c'è questa dove non succede nulla se non guardi i panni stesi...
RispondiEliminaho vari scatti di panni stesi. Mi affascinano… ma non son vedova! :) leggeri leggerissimi, impalpabili, ma a volte tanto consistenti e 'di corpo'! Quasi quasi mi faccio pesar l'anima…
RispondiEliminaAllora non cogliero' il significato ( e quando mai, penserai tu), perche' i panni stesi non li guardo mai...solo l'intimo esposto in vetrina.
RispondiEliminail Duca in una storia di intimo femminile ci sta una meraviglia ed un post di uno psicostasista sull'intimo femminile steso non può che essere poesia :)
RispondiEliminai panni stesi raccontano molte storie
Ma i panni stesi sanno raccontarla, questa storia.
RispondiEliminaE poi, lo sai perché mi segui, io adoro le storie in cui non succede niente.
Ma quanto adoro io sta VARANo Editori e quanto adore l'autore di questo blog! lo adoro perkè non posso odorarlo DDDD!!!!!
RispondiEliminadella serie: Mostrami come stendi i panni e ti dirò ki sei!
Ops...ma quelle sono le mie culottone?!?
Elisena
Eh già e ci sono bandiere che raccontano la quotidianità da appese...
RispondiEliminaun saluto
Ahh gli acchiappini...
RispondiEliminaMinimalista quasi zen, direi.
RispondiElimina:-)
Geniale!!
RispondiEliminaMolto leggero.
RispondiEliminaUn abbraccione
Non è vero che non succede nulla!...con molta sottigliezza hai descritto ampiamente il cosiddetto "cortile"...gelosie,invidie,banderuole al vento(da dove soffia trovi loro)quindi in gergo e semplificando chi non sa farsi i c.....suoi! La realtà praticamente!!! (ri ri ri complimenti)
RispondiEliminaSONIA
RispondiEliminaIl rosa di un paio di slip da donna sbuca come un bocciolo vero dalla finta siepe di lauro che delimita i due terrazzi.
Il vento della mattina lo ha staccato dal filo a cui pendeva per trasformarlo in un fiore.
Tra un pò Sonia uscirà sul terrazzo ancora in pigiama, con i capelli in disordine stringendo tra le labbra la prima sigaretta del mattino.
Guarderà verso il mio balcone, oltre la siepe.
Un'occhiata fuggevole, da ladra.
Non le riesce proprio di non guardare verso il mio balcone.
Quando s'accorge di farlo volta la schiena ed abbassa un pò la testa come si fa quando si è in penitenza.
Sonia, prima che mio marito morisse, stendeva la sua biancheria garrula al vento, come bandiera svettante, richiamo festoso, di bianco e di rosa.
Merletti e trasparenze in cui il sole ed il vento allegramente penetravano.
Ed allegramente ci penetrava anche mio marito.
Mutandine bianche, significavano questa mattina non vado al lavoro, non possiamo vederci.
Quelle rosa, le stesse imprigionate nella finta siepe, significavano confermo l'appuntamento al solito posto.
La biancheria di Sonia sbocciava di notte sui fili del suo terrazzo.
All'alba era già asciutta per essere indossata, ed il segnale inviato.
Oggi mi dirà che non torna a pranzo, che ha una colazione di lavoro o una riunione.
Ed era così.
Non aspettarmi per pranzo, mi diceva mentre usciva di casa ed io sbirciavo dal terrazzo la sparizione delle slip rosa.
Sonia pensa che io la odi.
Ma non è così.
Abbiamo amato entrambe lo stesso uomo.
Solo, forse, la sua biancheria intima era migliore.
Un bacio, Antoine, fra finte siepi e boccioli di merletto rosa.
Marilena
Ma quindi agli uomini fanno effetto quelle bandiere lì????
RispondiEliminacome dire...alcuni matrimoni finiscono bene, altri, durano tutta la vita...
RispondiEliminavolovivace
"Gli uomini non la guardano mai la roba appesa. Le donne sì."
RispondiEliminaNon è vero. Quando scattai questo foto parecchi maschietti che erano nei paraggi mi diedero del maniaco, e mi difese la diretta interessata.
Alla biancheria stesa ci penso sempre ogni volta che appendo le mie mutande. Ma proprio sempre.
RispondiEliminaMi piacciono le storie piccole....
RispondiEliminasono piccole solo quando partono, quando arrivano nelle notre teste si allargano e vanno a riempire tutti i vuoti che abbiamo dentro.
http://specchio.ilcannocchiale.it
strano, ma i panni stesi li guardavo da bambina, e con molta curiosità!
RispondiEliminaUn buon fine settimana pieno di significati!!!
RispondiEliminamirco
la biancheria intima va stesa in bagno al riparo da sguardi indiscreti, occorre solo ricordarsi di toglierla quando vengono a cena gli amici, io faccio così, cioè me ne dimentico. baci
RispondiEliminaMa il ragazzino col bastone riesce a prendere il perizoma? Dovresti fare un sequel ;-)
RispondiEliminaBuon ognissanti:-)
RispondiEliminami sfugge qualcosa in questo post comunque
RispondiEliminaweeeeeeeeeeeeeeeeeee la sai La differenza tra una colomba e una donna?
La colomba è l’uccello della pace
La donna è la pace dell’uccello uahauahauahuaha
gradissima la chiusa gnomica!
RispondiEliminaBiancheria stesa e spazzatura dicono di noi cose che preferiremmo tacere.
RispondiEliminae quanto azzzzzz..............hai scritto mentre non c'ero?
RispondiEliminamo mi tocca leggere tutto sto po' po' (si scrive così?boh)
allora intanto leggo
poi torno
:-)mandi
Il pensiero di Angeline è veramente importante!!!:-)))
RispondiEliminami hai dato un'idea per natale (parlo delle lucette ahahaha)
passo al prossimo post che sarà altrettanto geniale, immagino.
a me piace tantissimo guardare i panni stesi
RispondiEliminadentro c'è la vita
ciao jar
Spira l'anima universale in questa tua composizione... Grazie per il ripasso di Platone. Buon weekend!
RispondiEliminaciao zenzero, le mutande stese contengono "l'anima" di chi le ha portate
RispondiElimina^__^
buon halloowen con
notte di folle storie
^__^
quella biancheria intima è davvero polivalente... oltre a farti andare a colpo sicuro anche nelle notti più buie, può essere inserita tra gli addobbi natalizi più innovativi...
RispondiEliminabaci (intermittenti)
I panni stesi son una pruriginosa attrazione fatale. Anche se io mi incanto più sulle lenzuola sventolanti che sulle brachette d'intimo uomo. (((che bello il sole che non ha studiato e scalda poco!)))
RispondiEliminaI panni stesi hanno molto da raccontare( soprattutto la biancheria intima!) Sanno dirti quello che spesso la bocca tace... :O)
RispondiEliminaIo ce l' ho fatta proprio questa settimana, ho buttato via l' asciugapiatti che forse avava 20 anni, l' ho lavato l' ultima volta e poi l' ho buttato nel bidone dell' immondizia...ora sono un po' spaventata di questo brutto fattaccio di Via Ravegnana.
RispondiEliminaNon se be vedono quasi più in città ne di panni stesi, ne spazzatura rivelatrice, ne .... un sacco di altrecose . La Varano inizierà ad avere difficoltà a trovare storie inconsuete per la loro normalità.
RispondiEliminaps giardi tu metti un pos minimalist e l'Amarantosa ci fa su un romanzo fiume che neanche Tolstoj .... accoppiata vincente miao
ma quelle luminose, quando vengono stese, restano accese?
RispondiEliminacomunque, per dar conferma alle tue rigorose statische di genere, io guardo sempre i panni stesi e m'immagino storie, dietro e dentro.
bellissimo.. davvero una stria deliziosa ^ __ ^ e fantastico il video di david bowie
RispondiElimina. e quanto adoro guardare i panni stesi sui fili che ballano nel vento cercando di capire la personalità di chi li indossa
un caro saluto
E fu da allora che mia madre non stese più i miei panni di ragazzina in erba ( è un modo dire..ma anche di fare:DD)
RispondiEliminaDa quando lui, tutte le mattine, se ne stava a meditare sotto il nostro balcone fissando tutto ciò che lei aveva steso la sera prima, prima di andare a prendere il bus per andare al lavoro.
Un reggiseno wonderbra, perchè il mio seno ancora imberbe non era delel dimensioni delle mie compagne, dei paia di slip, fra cui un perizoma azzurrino, frutto di un attimo di civetteria della mia mente, ancora da sedicenne, canotte leggere alcune con del pizzo, dovevo ancora portarle dietro consiglio della mamma.
Ed ecco che lui, la mattina seguente, stette quasi un ora a meditare soffermandosi sui particolari del mio intimo. Pensieri sconci, eccitazioni della mente, sguardi languidi.
Dory, ma che bella ragazza che sei diventata, mi disse una mattina, chissà quanti ragazini ti staranno correndo dietro.
Io fuggii spaventata, mi sentii quegli occhi addosso e mi si gelò il cuore.
Mia madre vide la scena per le scale, mi chiamo con la sua voce possente, quando aveva quel tono significava che era preoccupata.
La moglie di lui ci tolse il saluto. Una volta sentti lei riprenderlo: " non voglio che tu parli più a quella sgualdrina!; non ha mai avuto un padre..e si vede. Fa la sciocca per le scale e guarda che cosa stende per attirare l'attenzione."
Piansi nella mia stanza, piansi dalla rabbia e dalla paura. Strappai quella bella biancheria frutto di pensieri di ragazzina, pensieri normali, pensieri di una futura donna.
Forse la maggior parte dei balconi parlano troppo.
Doriana
non ci si può fidare nemmeno dei panni stesi... anche quelli spifferano tutto peggio dei vicini impiccioni... ;-)
RispondiEliminaPeccato per il nome... che detesto...
RispondiEliminaPerò la biancheria della foto mi garba! XD
wow..il tuo blog è stupendo,complimenti!!
RispondiEliminati seguo..