venerdì 8 ottobre 2010

Supplementi

Non ti puoi accorgere di tutte le cose crudeli. E' difficile. Lucia pesa 127 chili. E' un numero grande rispetto a tante cose che non conosce. Non conosce nessuna ragazza che pesa così, non c'è un autobus in città con quel numero. Se avesse una gemella non potrebbero salire insieme nell'ascensore condominiale. Ci sono parole crudeli e te ne accorgi per sbaglio.

Supplemento singola 127 €. Un voucher d'albergo è una cosa crudele.

Non è come : supplemento mozzarella di bufala 2€. Supplemento nevicata con tazza di cioccolata in mano 50€. Supplemento sesso in un pomeriggio d'inverno a 75€. Supplemento sesso sera d'estate 70€ (chissà perché costa meno).

Cambio di programma. Telefona al pasticcere ed ordina una torta di cioccolato bianco decorata di elefantini di marzapane. Compra una corda da alpinista nell'outlet sportivo sotto casa sua (mai entrata prima).

"Cosa devo scrivere sulla torta ?" le chiede il pasticcere magro con un bel sorriso tuttoburroseicentocaloriepunto127.
"Una non basta" risponde.
"Sicuro signorina, ce ne vogliono almeno due di fette di questa torta!"
Vorrebbe dire : scrivici anche, non capite un cazzo ! Col punto esclamativo, mi raccomando, di cioccolata . Ma c'è gente...

Toglie il ventilatore (mai funzionato fino ad ora) dal gancio di cucina e ci passa la corda. Il nodo ha un bel colore.

La famiglia di sotto stava iniziando il pranzo. Un piccolo pezzo di intonaco finì nell'insalatona. Stava benissimo accanto alla belga.
"Vuoi vedere che stavolta la vecchia è morta ?" disse Giuliano guardando la moglie negli occhi.
"Giuliano, la vecchia è morta sei mesi fa !"
"E chi ci sta nell'appartamento ?"
"La nipote, quella ragazza robusta che abbiamo incontrato ieri al supermercato"
"Robusta..."
"Smettiamola subito !"- urlò la moglie a troncare la discussione. "Non perdiamo altro tempo, Lucy sali sù che abbiamo ancora le vecchie chiavi e secondo me non ha cambiato la toppa." disse alla figlia mentre spengeva un fornello.
"E te" - rivolta al marito, "vestiti ammodino e se
Lucy ti chiama, sali anche te"

Lucy fece la rampa di corsa (devo fare più ginnastica e mangiare un'altra banana alle sedici), aprì la porta e vide quel corpo sdraiato sul pavimento. Certo che sapeva piangere quella lì. Sul soffitto c'era un punto interrogativo allungato, sembrava l'avessero violentato due o tre domande difficili. La torta sul tavolo con una fetta già sul piattino. Una non basta (quante me ne serve allora...).

Lucia vide entrare quella ragazza secca come un uscio che gli camminava in casa di profilo, come un geroglifico. Si mise a piangere. La vide avvicinarsi alla torta e mettersi in bocca un elefante di marzapane. Senza annusare. Perché le sue amiche annusavano sempre prima di mangiare ? Quella era una ragazza crudele, pensò. Non mi tira su, mi guarda appena. Sembra tutto normale ?

E difficile accorgersi di tutte le cose crudeli che ti stanno intorno. Perché mica tutto quello che è crudele ti fa male. Le cose belle della vita a volte non ci arrivano da sole a capire. Infatti solo le ragazze crudeli possono dirti :

"Un po' di panna ci starebbe bene"

35 commenti:

  1. L'altro gionro un vicino in ascensore mi fa :
    "Ho visto il suo babbo in giardino... Sempre in gamba !"
    Ora..., mio babbo è morto nel 1990 e negli ultimi anni era gravemente invalido a causa di un grave enfisema.
    La crudeltà a volte è una gentilezza un po' suonata o non ti conosce.
    Certi fantasmi non danno numeri e non hanno nessuna voglia di vederti.
    VIVI, ti dicono.

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  2. sono felice che la corda non abbia retto e vorrei andare ad abbracciare questa Rosalina triste, non mi è stata data la stessa possibilità un tempo, e la vita dopo un mancato saluto e con mille perchè che ti frullano in testa e non trovano risposta non è più la stessa.

    da qui non posso ascoltare i tuoi link, lo farò

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  3. Mai comprare torte e pasticcini fatti da un pasticcere magro.

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  4. Una mia amica dice che anche un calcio nel sedere fa fare un passo avanti. A volte la crudeltà aiuta perché insegna a scuoterci dal torpore.

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  5. La crudelta' pero' serve anche ad aprire gli occhi, quando li chiudiamo con due fette di salame...
    127 kg...alla mia migliore amica manca poco per arrivarci.
    Ci chiamano Ollio e Stanlio, qualcuno affettuosamente, qualcuno con crudelta'.
    Lei per fortuna la vive bene, e reputa crudele solo chi cerca di farla dimagrire, compresa la sottoscritta.
    Ma anche quella secca del tuo racconto mi sa che qualche problemino ce l'ha...

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  6. ho visto i link bellissimo la fetta di torta e sto ancora sghignazzando per l'ultimo

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  7. E' proprio vero che non sempre ci si accorge della crudeltà che ci circonda, e questo mi sembra un bene... diverso è quando si fa finta di non accorgersi di quanto si è crudeli con qualcun altro...
    mmmmm... oggi decisamente lapalissiana...
    un abbraccio

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  8. la conosco questa crudeltà
    ce l'avevo intorno a scuola
    :-(

    w le morbide (però non è sempre facile crederci)

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  9. la mia amica cicciottella scherzosamente dice che lei pesa 60 kg più IVA. Bisognerebbe trovare il modo per scaricare l'IVA, le dico io, altrimento le tasse finiranno per strozzarti.

    poetico come sempre, ma come tua consulente di moda ti consiglio di non mettere un papavero sulla giacca perchè appassisce in un attimo e perchè ti riconoscerei anche senza...per via della parrucca rosa, of course!

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  10. E tu pensa che una supplente di scuola elementare il giorno che si è presentata dalla preside per prendere servizio ( successo in prov. di Vicenza ed uscito sui giornali locali) si è sentita dire che era troppo grassa e avrebe potuto spaventare i bambini, o meglio ( o peggio...) che la sua stazza non era 'educativa'...ta capì??????
    PS. la tua ragazza è stata educata bene....

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  11. Sono stato fidanzato con una ragazza che ne pesava 113... io ne pesavo 68 per 1,86... la gente per strada rideva di gusto a guardarci... Durò tutto il tempo di una mesata eh, sia ben chiaro... Dovevo solo capire se Peter Falk nel film "Invito a cena con delitto" avesse ragione... Ed effettivamente aveva ragione.

    Questo racconto mi ha riportato in mente lei... Anche se non c'entra una cippa volevo trasmetterti la cosa caro Antonio.

    In effetti la crudeltà è come gli specchi... Fa riflettere sempre.

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  12. E vedrai appena la crudeltà diventerà una disciplina olimpica!!!

    ciao! mirco

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  13. Appena hai scritto della corda avevo capito le intenzioni... è davvero un racconto grottesco...

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  14. io avrei bloccato l'ascensore e l'avrei mandato a salutarlo… di persona! :(
    a me la panna fa schifo! :/

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  15. A volte la normalità è crudelmente insensibile.

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  16. Dear Giardino,
    tu sei uno scrittore vero?
    Per vero intendo quelli presenti in libreria alla Feltrinelli e che scrivono le loro recensioni sulla pagina di cultura di Repubblica...per me sei meglio di loro.
    In questo racconto sei graffiante, leggero e scanzonato ma affilato come uno stiletto...
    PS Giardino,
    tu non hai idea della rabbia che mi fai per la tua bravura...geniale e vera la frase che hai lasciato da me... I FELINI SONO DEI GRAN DITTATORI !

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  17. Fantastica la scelta dei link...quanto è tutto noramlmente vero:)))

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  18. La peggiore crudeltà è l'indifferenza. Io forse sarei più clemente nei confronti del tuo sprovveduto vicino.
    Soggetto molto bello, mi hai fatto venir voglia di vaniglia ed affini.
    Bacio e, dimenticavo, la trovata della scritta sulla torta è fantastica.

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  19. Grande, grandissimo ritmo.

    E sì, la panna ci vuole.

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  20. Ciao Zenzero, si è tutti un po' crudeli,in certe circostanze
    Quello che.. da dolce mi rende amara... è una domandina: chi ti chiede la panna ci è o ci fa????
    Ci è...ci è....
    ^-^
    Dolce sera a te
    ^_^

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  21. AUTOBIOGRAFICO
    Ci scrivevamo. Una corrispondenza molto intensa, a volte difficile ma liberatoria.
    Di Roma entrambe, c'eravamo incontrate in un forum di "fuori di testa", nevrotici, psicotici e quant'altro.
    Periodo difficile il mio, quello che però mi aveva regalato questa bella amicizia epistolare da cui scaturivano, per entrambe, stimoli e suggerimenti ed incoraggiamenti.
    Credo fortemente nell'amicizia e che sia epistolare è solo un dettaglio.
    Poi, un giorno, sento citofonare ed una voce femminile che dice di dover consegnare un pacco.
    Scendo e mi trovo davanti questa ragazza bellissima, con in mano un pacchetto regalo.
    Fa il gesto di consegnarmelo e scappar via.
    Ho realizzato in un attimo che era lei, la mia corrispondente epistolare.
    Dico il suo nome, e lei si volta.
    Io sono davvero felice di conoscerla personalmente. La invito a salire per un caffè, ma lei declina. Ha fretta. Vorrei comunque ricambiare i suoi doni, quello della sua presenza e quello del pacchetto, l'abbraccio la bacio, come si fa con un'amica, senz'altra intenzione che quella di trasmettere calore e riconoscenza perchè so lo sforzo che le è costato mostrarsi.
    Mi racconta anche che mi ha seguito una volta per strada, senza però riuscire a parlarmi. Solo dopo m'interrogherò su come avrà fatto ad avere il mio indirizzo dal momento che quello non ce lo siamo mai scambiato.
    La delusione arriva con le mail successive, quando critica il mio maquillage (eccessivo, secondo il suo punto di vista) e i miei denti che, mai ho nascosto essere perfetti, ma che non sarei mai arrivata a pensare che potessero costituire ostacolo ad un'amicizia.
    Io obietto che trovo irrilevanti queste cose e, soprattutto, non capisco quale disturbo possono arrecarle.
    Mi risponde che per lei l'immagine ha importanza, forse, aggiunge, condizionata dal suo lavoro e, se voglio, ha un amico dentista che mi farebbe un buon lavoro anche gratis.
    Non sapevo se ridere o piangere, ma la botta è stata forte. L'umiliazione, soprattutto, di essere stata messa in discussione per via di un qualcosa che fa parte di me, come l'ombretto verde ed i miei denti.
    Cazzo c'entra l'amicizia con tutto questo?
    Non ho bisogno di nessun dentista che mi faccia il lavoro gratis, io che sono così orgogliosa mi sono sentita trattata come una pezzente sebbene immagino che, in quella proposta, non ci fosse nulla di tutto questo.
    Ovviamente l'amicizia è finita.
    Ho reagito a quell'umiliazione con tutto l'impegno di cui ero capace ma, comunque, sempre un segno dentro rimane.
    Continuo a truccarmi come piace a me, ed il mio sorriso è assolutamente strepitoso.
    L'amicizia non è un provino di fotogenia.

    Come sempre, Antoine, i tuoi post incantano e credimi il tuo talento è davvero grande.
    Dovresti scrivere (ma forse già lo fai:)
    Marlene

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  22. Di una cosa sono sicuro :le torte è meglio farsele a casa piuttosto che comperarle già belle e fatte.

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  23. antonio giardi, genio e sregolatezza insieme.
    se avessi una casa editrice ti pubblicherei un libro, giuro :)

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  24. Non so chi ha detto che il burqa di noi donne occidentali è la taglia 42....

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  25. per me che ho sempre avuto e ho problemi di ciccia è un pezzo che mi commuove. capisco e capisco e la torta è buona quella fatta in casa con le mele e le uova di gallina che in pasticceria hanno i coloranti...
    nessuno che avessi pensato di aiutarla 'sta ragazza...?
    condomini senza anima
    ciao jar

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  26. avrei una storia..ma lascio perdere. Bravo!!

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  27. un'imponente fotografa statunitense (a ricordarsi il nome!)si è fotografata in tutte le situazioni della sua vita.. vivi insieme a lei il peso di quei chili di troppo e lei vuoi già bene. se mostri il tuo cuore alle persone prima che possano formulare un (pre)giudizio, ti aspettano piacevoli sorprese

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