lunedì 10 giugno 2013

Numbers (of love)



Quando l’amore finisce non rimane nessuno che porti fiori il sabato
Le bottiglie di Lambrusco smettono di fare plop!
I deliziosi film d’arte e i cinema d’essai diventano noiosi
Nessuna ti regala calzini per Pasqua, nessuno ti mette il termometro
Quando un amore finisce le dieci arrivano un quarto d’ora prima
Le stelle cominciano ad accumulare un ritardo considerevole
Le gatte lasciano il parroco impalato sui tetti
Le luci indirette illuminano direttamente i portaritratti
Cambi posto ai mobili, metti in ordine la biblioteca
Salta fuori la lente d’ingrandimento, trovi le ricevute della tintoria
Le cassiere del supermercato cominciano a sorriderti in maniera diversa
I corvi marini diventano piccioni viaggiatori
Basta con lo zucchero, si mette mano al dolcificante
Si fermano tutti i taxi, vai dritto al motel delle metafore
Suonano al campanello, il postino ti lascia un certificato per la vicina
Chiamano a telefono, un’altra volta la notte ha sbagliato numero


 
Approfitto della pausa che fa lo scontrino prima di uscire come un lombrico dopo un acquazzone per tirare fuori il bigliettino dei numeri segreti, nella tasca n. 5 del portafoglio ho un foglietto ripiegato in quattro coi numeri personali perché ci sono molti numeri che ricordo senza aiuti, altri che dimentico spesso, un paio che non riescono ad entrarmi in testa.
 
"Ma come fai a non ricordarti quel numero", mi dici, "saranno le nostra età il prossimo anno ..."
 
Hai ragione, è il metodo per memorizzare più vecchio del mondo, fare delle password i numeri della nostra vita: l'anno che ci siamo conosciuti e la targa dell'Aston Martin di James Bond così riesco ad entrare nel sito della banca, il numero di pagine di quel libro che tieni sempre sul comodino e l'età dell'ultimo dente da latte di Emma, il numero civico quando abitavamo a Firenze e quello della nostra prima camera d'albergo, le volte che mi hai detto di no prima di cedere e i chilometri che ci separano da quel paese in provincia di Siena con le mura di pietra bianca e un drago vero nel fossato, il numero di zanzare morte che stanno attaccate al muro di camera nostra e il giorno che abbiamo portato Matilde all'ospedale per l'appendicite; nell'IBAN ho trovato il numero di volte che abbiano fatto sesso nel 1995, i centimetri che misurava il pesce più grosso che abbia mai pescato, il numero di maglia di Michael Jordan e i pollici del nostro primo televisore. Nessun carattere particolare, solo numeri, da puntare all'infinito se vogliamo. Dopotutto possiamo rischiare, nessuno ci ha mai detto : finché morte non vi separi.
 
 
 
 
 
 

10 commenti:

  1. Il metodo di memorizzazione regala un po' di sentimento anche ai PIN. D'altronde sono "Personal Identification Number" e quale modo migliore per renderli "personal" se non legarli ai ricordi?

    RispondiElimina
  2. i numeri sempre meglio non personali per questioni di sicurezza, però... c'è della tristezza, forse contabilizziamo i sentimenti, siamo costretti da password ;)

    RispondiElimina
  3. un 8 sdraiato a guardare le stelle è il numero migliore per l'amore

    RispondiElimina
  4. sono finiti troppi amori di persone a cui voglio bene e io non so più cosa a dire chi non sa chi gli regalerà calzini....

    RispondiElimina
  5. Quello di memorizzare, per me, è un problema da sempre.
    Ho un contenzioso, che dura da una vita, con i numeri e con le date.
    Queste ultime, poi, tendo a personalizzarle: incontri, matrimoni, funerali, non combaciano mai con quelle degli altri così, se dimentico una data, è inutile chieder conferma a qualcun'altro che, di certo, non corrisponderebbe.
    Allora per ricordare codici ed accessi, uso il metodo della filastrocca in rima baciata.
    Adoro i baci e capita, allora, che le rime della mia filastrocca siano così appassionate da tramutarsi in motivo rap.
    Digito il numero di codice bankomat e canticchio, non solo nella mente ma anche con la voce, e c'è sempre qualcuno che applaude.
    Sono orribilmente stonata, ma quel che s'apprezza è il metodo e la faccia tosta.
    Canticchio ed il bankomat eroga banconote: una magia.
    Mary Poppins avrebbe saputo fare di meglio?

    un temps j'offrais chaussettes violettes......une couleur difficile à mettre.
    Je t'enlace, mon mathématicien associé.
    Marlene

    RispondiElimina
  6. i numeri (e non parliamo di miliardi come vogliono farci credere) hanno una grande responsabilità.

    RispondiElimina
  7. bella la poesia di juan Carlos
    per quanto riguarda poi la memoria, spesso la nostra mente si diverte a giocare a nascondino, cattura le informazioni, date e così via, e segretamente le custodisce, e nel tuo IBAN ^ _ ^ direi che ci sono molti eventi curiosi

    RispondiElimina
  8. proprio stasera ho dimenticato una password che mi serviva...non c'è metodo che mi funzioni... i miei numeri si ingarbugliano tutti,hanno un dio per conto loro...
    quanto misurava il pesce più grosso?
    ti abbraccio

    RispondiElimina
  9. Ci sono due tipi di dimenticanze: quelle della mente e quelle dell'anima. Le seconde non lo sono.

    RispondiElimina