Ti sei sposata con un temporale, non te ne sei accorta, non se n'è accorto nessuno perché era una giornata di sole pieno. Non hai mai sognato temporali. Sei vissuta in un posto dove anche le mosche bianche si posano sulla merda, bisogna darsi da fare, non schifare nulla. Hai lavorato in una fabbrica dove il padrone prendeva solo le ragazze che viveano sulla riva destra del fiume, su quella sinistra ci stavano i fannulloni, quelle di città senza calze, i mariti coi pantaloni corti. Quando sei venuta ad abitare qui c'erano ancora delle strade di sassi, strade bianche non segnate, dove rimbalzavano i pomeriggi e i ciottoli scappavano dai nostri passi per non farsi prendere a pedate.
Ti chiedi spesso quando è cambiato tutto, ti chiedessero quando è finito questo mondo diresti il 1975; non perché ti sei accorta di qualcosa, quasi non te lo ricordi. Hai solo in mente la festa di compleanno di tuo figlio ritto sulla sedia a spengere le candeline. Era ancora piccolo, piccolo davvero, alzava una nuvolina di zucchero quando soffiava sopra la torta. Solo questo ti torna in mente, non i terroristi, gli scipoeri, la crisi, la guerra fredda e le altre guerre che scottavano. Solo tuo figlio che alita forte sulle candeline. Nemmeno quarant'anni e sembra un secolo, anche se non è mai passato un secolo quandi dici che è passato un secolo. I secoli fanno solo scena, sono gli anni che passano quelli che fanno il grosso. Ci sono anni che vorresti far passare presto, come con la manopola della radio, portarli in fondo alla sintonia, dopo la musica classica e i fruscii dei marziani e non sentire più nulla, dove non trasmettono più.
L'abbiamo chiamata lo SMOVAN quella sensazione (smoke + vaniglia) dove c'è il fumo, ma anche la luce delle candeline riaccese e il pulviscolo dello zucchero a velo. Non si vede una sega, ma che profumo! Tiene unite le cose senza fonderle, incolla le cose senza toccarsi. Se non trovate lo SMOVAN potete provare con la polvere di stelle, si trova più facile.
in copertina la modella Jerry Hall in un servizio di Vogue del 1975
RispondiEliminaBellissimo! Un caro saluto! Ciaooo
RispondiEliminaSuperlativo!
RispondiEliminaassolutamente fantastico! ogni riga, ogni singola parola, trovo ingiusto non aver pagato per leggerti...anche il tuo commento sul pigiama è strepitoso....baci
RispondiEliminaIl tempo passa inesorabile ma a volte si ferma a lungo. Post incredibile. Oggi ti sei superato. Ciao :-)
RispondiEliminanon ho mai voluto che gli anni passassero.. volevo passare io prima! :) ov'è 'sta manopola?
RispondiEliminache bella la barca rosa...cari saluti,Elisabeta_b
RispondiEliminapolvere di stelle,siamo polvere di stelle,è tutta questione di legami chimici,in fondo
RispondiEliminala luce delle candeline riaccese, ogni anno più piccine per bimbi che diventano ogni volta meno bimbi... SMOVAN o polvere di stelle tra 15 giorni voglio lo smovan
RispondiEliminasempre tra i miei poeti peferiti Giardi
le tua candeline poi sono deliziose
Purtroppo non lr fanno iu` le radio con le manopole......
RispondiEliminaFrancesca
Forse passano per gli altri ma ci sono uomini che non contano mai le candeline perchè il tempo per loro non è solo lo scorrere e riacciuffare di ricordi e istanti, ma un soffiare continuo..soffiare via tutto per rimanere ..vivaci dentro e belli fuori. Uomini tipo te, tipo.
RispondiElimina:-)))
Mi piace molto il tuo nuovo avatar.gh!^_^
Un abbraccio, Angelica...
mi hai fatto venire la pelle d'oca stamani....
RispondiEliminaQuanta poesia tra queste righe. E' tutto molto Bittersweet. Una malinconia che viene a bussare alle porte dell'anima.
RispondiEliminaLa polvere di stelle me la porto sempre dietro.
Buona giornata
Sposa bagnata, malinconia comprovata (o notte di nozze piacevole, direbbe un amico).
RispondiEliminaIndipendentemente dal dopo, che son solo sintonie perse e ritrovate in direzione dell'ultimo assolo.
bello!!!
RispondiEliminaGrazie Giardy per questa boccata di SMOVAN!
RispondiEliminaIo....ne avevo bisogno!
Ciao genio sfrattato dalle lampade!
il tempo è bizzarro e anche un po' capriccioso a volte sembra scorrere lento altre precipitevolissimevolmente e gli anni scorrono... davvero un bel post e poi il 1965 è un anno che mi piace :)
RispondiEliminaCavolo...mi hai attaccato addosso un pò di malinconia...
RispondiEliminasmovan eh! sapessi quanto l'ho cercato... mi accontenterò della polvere
RispondiEliminaE' vero cosa ricordiamo dello scorrere del tempo sono piccole cose care, molto piccole eppure così grandi al nostro cuore, ununinerso intero di piccole cose che fanno la nostra vita. Mi sa che mi sono impiastricciata tuuta di zucchero a velo, dovrò fare una toalettatura veramente da gatto miaoooùùùùùùùùùùùù
RispondiEliminaDa leggere, rileggere e ancora leggere. Io tutte le mattine, a colazione, provo a fermarlo masticando sempre gli stessi Pan di stelle, il tempo.
RispondiEliminaL'unico risultato ottenuto è che mi sono pure andati a noia, i Pan di stelle intendo.
Sei un grande! Grazie per lo smovan, anche se mi accontenterò della polvere di stelle .....
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