martedì 12 giugno 2012

Infiniti tentativi/tentativi di infinito



E' sempre stato strano vivere qui, in questa città dove nemmeno i grattacieli si guardano in faccia, figurati le persone. Come tutti quelli che ci abitano neanche mi ricordo se ho sempre vissuto qui, i miei non ne parlano volentieri, noi non chiediamo. Abbiamo tutti una specie di limitatore interno. Le chiavi della città non le ho mai viste dare a nessuno. Da qualche mese l'amministrazione cittadina fa un gran parlare del Grattaparadiso, una costruzione verticale di grande impatto. Oltre il cielo, oltre le nuvole, a grattare la cupola di vetro dell'Eden, scrivevano sui bandi pubblici. A bucare le mutande di Lucifero diciamo noi.

Una volta in città c'erano negozi con nomi tipo : casa della gomma, casa della lampada, casa del materasso, casa del signore (e non era certo una chiesa), casa del copritermo, casa del fermaglio, casa della parrucca. Con Aldo lavoravamo alla casa del formaggio. Tutte le sere dopo il lavoro ci incontravamo nel suo garage, spostavamo il tavolo da ping pong e ci mettevamo a schiacciare noci. La specialità del nostro buco di negozio era proprio un formaggio morbido con sopra i gherigli di noce. Noi ci facevamo un po' di soldi extra per il fumo e avanzava  anche qualcosa per quello che succedeva dopo, ma il fumo veniva prima di tutto.

La piccola Brown arrivò una sera, Aldo si ricorda un Lunedì, senza far rumore scivolando fra i gusci delle Chandler che coprivano il pavimento fino alle caviglie (a lei arrivavavano sui fianchi). Il nostro gnomo delle noci era una femmina, una di quelle che dici : piccina ma non gli manca nulla (c'ètutta). Un desiderio, ci spiegò la piccola Brown, fuori dalle favole gli gnomi ti permettono di farti un solo desiderio, però non ti mettono furia. Qual'è la cosa più difficile da dividere che conoscete in natura ? Ve lo dico io, i desideri. Per questo Aldo è così sicuro fosse Lunedì, di sicuro era passata mezzanotte e se fosse comparsa anche la fata smemorina ci sarebbe stato il tempo per fare una cosa a quattro (ad Aldo piacciono quelle mature).

La piccola Brown entrava precisa dentro la valigia che usavo per nonviaggiare, ogni tanto trovo una scusa per scomparire e me la porto dietro per figura, è una di quelle che ora si usano sui voli low cost. Al deposito bagagli della stazione mi hanno dato uno scontrino celestino pallido. Quando l'ho perso mi sono ricordato perché nelle favole che conosco concedono sempre tre desideri, e sbagliano.




CONTINUA




Primo Capitolo

18 commenti:

  1. La copertina è presa da qui : http://www.jimdenevan.com/jim.htm
    (foto da non perdere)

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  2. "Infiniti tentativi d'infinito"
    praticamente "l'inizio della fine"
    Saluti a Brown

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  3. C'è un'intera famiglia di piccoli Brown o rimanendo dentro alla valigia ha cambiato sesso nel frattempo? ed il baciatore seriale ce lo siamo giocato?

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  4. D'ora in poi quando viaggerò dovrò guardare con sospetto le valige altrui.. ci sono gnomi da tutte le parti e uno non lo sa.. Dobbiamo liberarli!

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  5. Sai che...ho una linguaccia che non mi permette di non dire ciò che penso, anche a costo di essere inopportuna....
    Come mai non rispondi mai ai commenti, che siano allegri o acuti o aperti....te resti impassibilmente zitto...:)
    In ogni caso un solo desiderio è poco sai perchè ? Le cose cambiano noi cambiano....io non vorrei mi venissero concessi da altri, anche per i desideri lascio tutto al caso momento per momento... ciao

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  6. tentativi di infinito al momento non mi vengono, provo con infiniti tentativi...e preparo la valigia

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  7. lillina non posso rispondere ai commenti , perché ci ho da avverare un sacco di desideri avanzati ;-)

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  8. La vita che io vedo
    anela gli estremi confini,
    il Deserto, la Selva, e nient'altro.
    Vedo che Settembre,
    quello dei Rossi Boschi di Felci,
    deplora la sua materia;
    avrebbe preferito essere
    solo Neve, Immensità e Lupi.
    Vedo che il Sole
    sogna la pura Luce,
    e che la Notte
    rimpiange i tempi primordiali,
    quando tutto era notte.
    Guardo anche al mio cuore,
    e scopro che i suoi desideri
    si riassumono, sfortunatamente,
    in due parole:
    la parola Sempre,
    la parola Mai.
    BERNARDO ATXAGA

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  9. uno dei tuoi pezzi migliori...ma l'ho già scritto altre 1000 volte, non vale...la cosa più difficle da dividere che conosco sono i gherigli di noce senza che si spezzino. un bacio

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  10. Ogn’omo concede solo tre desideri.

    P.S.
    Perché rispondi ai commenti che ti dicono che non rispondi e ai commenti che non ti dicono che non rispondi non rispondi? Voglio vedere cosa rispondi.

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  11. tu lo sai, credo nella speranza... è una cosa vana o qualcosa che si realizzerà? sarò vincitrice o sarò vinta dal desiderio di vincere? mah.,.. di certa c'è la coriacea esigenza di non mollare... poi chissà... tutto può essere, sicuramente questo è il mio tentativo di infinito

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  12. aahhahah c'era una pubblicità in cui le donne urlavano : Egoiste!!

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  13. I can resist everything except provocations, gnomo brown c'est moi NostraDannus

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  14. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  15. UN SOLO DESIDERIO
    ui la chiamava confidenzialmente Brown (diminutivo del più aristocratico Browning)e quando pronunciava il suo nome la bocca s'imbronciava, la mandibola s'induriva, perfino la fossetta del mento diventava minacciosa.
    Era questo l'effetto che Brown produceva sul suo sistema nervoso e psicologico: una vera trasformazione.
    Per questo lui l'adorava e non se ne sarebbe mai separato, fino alla morte.
    Piccola e leggerissima, (18 cm per 710 grammi di peso), stava nella tasca cosicchè lui poteva godere della sua presenza nascosta e proibita, volluttuosamente accarezzandola con dita d'amante, prolungando all'infinito il suo stato d'eccitazione e sentirla aprirsi ad ogni suo contatto: bastava solo che lui lo volesse e lei sarebbe esplosa.
    Ma più prolungava il suo orgasmo e più forte sarebbe stata la sua celebrazione, una nebulosa che avrebbe offuscato, nel momento del delirio, l'universo intero.
    La piccola bocca fredda di Brown avrebbe eruttato inarrestabile nella concupiscenza dell'orgasmo, in piena simbiosi col suo furore esistenziale.
    Brown era l'amante incorruttibile, quella che avrebbe diviso con lui il suo destino, che mai l'avrebbe abbandonato, fedele a quel comandamento che recita "uniti nella buona e nella cattiva sorte".
    Sapeva che Brown poteva realizzare per lui tanti piccoli desideri, o uno solo grande, immaginifico, col quale sarebbe diventato leggenda.
    Ed era a questo unico che lui mirava.


    Grande, come sempre, Antoine.
    Dalla mia postazione coatta, da cui ancora non mi riesce ancora di venir via dopo tanti infiniti tentativi...... tentativi d'infinito.
    Je t'embrasse et je t'enlace et je te maltraite......Brown me l'accorde
    Marlene

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  16. Scusa per l'imbrattamento, Antoine, mancava il titolo, ed i titoli sono importanti :))))))

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  17. io ho uno gnomo che vive nella cassetta delle lettere ...

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  18. bellissimo il Flying Books!!! ma dove l'hai trovato??? sei un poeta, delicatissimo!!! posso solo farti i complimenti!!! tt

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