mercoledì 18 aprile 2012

Le medaglie della Kratochvílová



Mosca. Ho risposto così quando mia figlia piccola mi ha chiesto le capitali delle Repubbliche Baltiche. Ho detto : Mosca. Senza pensarci. Mi sono chiesto se le medaglie olimpiche della Kratochvílová sono raddoppiate, forse se le sono divise tra Repubblica Ceca e Slovacchia. Non era un mondo migliore, perché me ne intendo di mondi migliori, ne ho sempre fatto collezione, altro che bustine di the o elefantini di giada. Me ne intendo di mondi migliori, è di futuro che non capisco nulla.
E' il dramma del palloncino, avere un cielo occhialutoazzurro per cui perdersi, ma aver paura del nodo e pensare di continuo al filo. Rimpiangere il polso del bambino.

12 commenti:

  1. secondo me non tutti i palloncini rimpiangono il polso di un bambino, alcuni forse temono gli alberi ma molti sono proprio spensierati

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  2. Computer di casa fuori uso, computer ambulatorio niente video, li vedrò domani.
    Per ora dirò che da due giorni ci perdiamo dietro a fili smarriti perché si sa che "nulla paga il pianto di un bambino a cui sfugge il pallone tra le case" e di cielo ce n'è da perdersi mentre di alluci e di polsi felici ce ne sono troppi pochi, il mondo non si è poi troppo ristretto, ma i confini sì, anche se non dovrebbe poi essere così e di confini dovrebbero essercene sempre meno

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  3. Il palloncino mio vaga tra le nuvole da quando ho tre anni, me l'aveva comprato nonno alle giostre e io piansi disperatamente quando una folata di vento me lo portò via. Nonno, per non farmi dispiacere, mi disse che sarebbe volato in eterno. Io ci credo ancora.

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  4. Beato te che puoi collezionare mondi migliori

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  5. il palloncino non si pentirà mai di essere libero stanne certo...

    1 bacione, mamma mia da quanto tempo manco, io scrivo scrivo poi scappo dal blog senza nemmeno passare a salutare gli amici, che sciagurata che sono!!!

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  6. IL CIMITERO DEI PALLONCINI
    Fuggito via, mica lasciato andare.
    Ed il cielo prometteva tempesta dopo giorni incontrastati di primavera.
    La scelta sbagliata al momento sbagliato.
    E,tornare indietro, non sarebbe stato possibile, nè forse lei lo avrebbe più voluto legate al polso, così maltrattato dal vento, sciupato e rugoso, come un sogno bastardo e deludente.
    Un sogno che ti sfugge di mano, inaffidabile e temporaneo, che non ti lascia presagire il respiro dell'eternità, sia pur che duri dalla fanciullezza all'adolescenza e, poco oltre, alla prima giovinezza.
    Da lassù, dove era miseramente fallita la sua fuga, vide che già brillava, legato al polso di lei, un nuovo smagliante palloncino di colore acceso, come il sorriso di un nuovo, e più fresco, sogno.
    Esiste il cimitero dei palloncini......se ci voltiamo indietro possiamo ben vederlo.

    Ho legato al mio polso un palloncino viola, ormai troppo sciupato che il vento se ne innamori e me lo porti via: è il residuo di un sogno.

    Baisers et embrassades, Antoine.
    À bientôt
    Marlene

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  7. Chi può capire qualcosa del futuro?

    A volte essere troppo attaccati a quel filo non è positivo, meglio concederlo e perdersi in quel cielo azzurro.

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  8. La sindrome del filo spezzato... non è necessario essere palloncini per soffrirne... (sempre meglio della sindrome da pallone gonfiato però, eh!)
    baci

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  9. il mio palloncino è ancora qui con me...

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  10. Potrei dire che forse il sogno della mia infanzia è stato aspettare la festa del paese per farmi regalare un palloncino! Ma quanto ci ho sognato! Che bel post che hai fatto!!E' commovente! Buona domenica. tt

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  11. rimpiangere il polso del bambino...bello leggerti, buona domenica,Elisabeta_b

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  12. io di mondi migliori non me ne intendo, ma di mondi interiori si, ed il tuo è straordinario...

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