Appendice al tuo miniracconto: " Non gettate le cicche per terra" Mi sono rotta di rimbalzare all'indietro quando ne pesto una di questa marca. Doriana
Chiudo gli occhi e sento in bocca quell'aroma di fragola e in un attimo rivivo gli anni 80, ero bambina e facevo a gara con i miei amici a fare le bolle con i big babol.. Oggi deciso, me ne compro un pacchetto
UNA STORIA BIG BABOL Unite le lingue, come gemmelle siamesi, da una Big Babol. Cementificate alla punta. Condannati gli occhi di lei a fissarsi in quelli di lui. L'unica cosa positiva che vedeva in quella situazione assurda è che avrebbe avuto tutto il tempo di capire quanto di vero c'era nel sentimento dichiarato da lui. Gli occhi rivelano ciò che la lingua sottace. E sorrise mentalmente su questa ultima constatazione, valutando la realtà grottesca del momento. Ma lui, però, non pareva in grado di sopportare quello sguardo così intenso ed aperto. Socchiudeva gli occhi davanti allo specchio di quelli di lei e, cosa peggiore, tentava, con piccoli strappi nervosi, di staccare la sua lingua dalla sua che, invece, era distesa e serena. Lui si stava innervosendo, mentre lei avrebbe potuto rimanergli così attaccata per sempre. Strappi nervosi e goccioline di sudore sulla fronte. E quegli occhi sfuggenti. Quello stupido gioco erotico, infantile e mal riuscito, iniziava a rivelarle parecchie verità. Lui guardava sempre più ansioso l'orologio, dando strattonate sempre più violente alle povere lingue, senza ottenere granchè di risultato. Lei si limitava ad osservare tutto quel da fare inconcludente, sorridendo mentalmente alla verità che velocemente stava facendosi strada. Lui ora grugniva dal naso tutta la sua impotenza, sollecitando anche la sua collaborazione. Nervoso ed esausto. E sempre più sudato, mentre il bolo appiccicaticcio stava tramutandosi in una sorta di Super Attak. - eo ndae - Frase gutturale, ripetuta come una nenia ossessiva e con grande sforzo. Voleva solo scappare via. Allora lei, dolcemente, iniziò ad indietreggiare fino alla credenza trascinandosi dietro anche lui, dapprima recalcitrante, ma poi ubbidiente, intuendo che forse lei aveva a portata di mano la soluzione a quell'increscioso e ridicolo incidente. Brevemente lei frugò nel cassettino delle posate, trovando ciò che cercava, un coltellino da frutta. Glielo fece balluginare per un momento davanti agli occhi e poi, sorridendo mentalmente, con un colpo netto tranciò sulla lingua di lui, liberandolo. - Sei libero. Ora uoi andare - Disse sputando il pezzetto di lingua che non le apparteneva
I racconti senza parole sono super. Un bacio Marilena
sei in errore mio caro! eh si, t'ho scoperto: si dice "con VERO succo di frutta!". Confessa!? (è una domanda)ma allora: qual è il racconto più corto del mondo? BOH!
ma la faccina con la x sulla bocca ma che significa...?
RispondiEliminaNon l'ho mai capito... :(
Scoppie tante!
RispondiEliminache si è rotto il palloncino. Buone quelle gomme lì!!!
RispondiEliminaGrandi anche i nomi dei protagonisti... Big e Babol
RispondiEliminabuon tutto mirco
siamo giunti al senza parole :-)
RispondiEliminaAppendice al tuo miniracconto:
RispondiElimina" Non gettate le cicche per terra"
Mi sono rotta di rimbalzare all'indietro quando ne pesto una di questa marca.
Doriana
Le masticava l'altra nonna per stupire il nipotino:-)
RispondiElimina31 giorni a giugno, 31 luglio e 31 ad agosto: esoso!
RispondiEliminafai una bolla e dentro mettici le parole
RispondiEliminasaranno appiccicose e fruttuose
barche di c
ciao jar
Non sono mai riuscita a fare un palloncino… ho la lingua impedita! :(
RispondiEliminaMa che storia! :-))
RispondiEliminaQuante ne ho mangiate da bambina!!.. :)
RispondiEliminaAnche una confezione di big babol può, molto meglio di tante parole, dirla lunga su uno stato d'animo. Coraggio, adda passà a' nuttata!
RispondiEliminaBacio.
poveri noi che figuraccia la bandalippescosmidollata!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaterzo tempo?
RispondiEliminaMi ricordo quando uscirono sul mercato:faceva la pubblicità (anzi la réclame) Daniela Goggi...
RispondiEliminaChe maleducazione, fare i palloni in pubblico...
RispondiElimina.. caspiterina se me le ricordo ^ __ ^
RispondiEliminaho imparato così a gonfiare i palloni e si faceva a gara a chi riusciva a fare il più grosso
un caro saluto
Chiudo gli occhi e sento in bocca quell'aroma di fragola e in un attimo rivivo gli anni 80, ero bambina e facevo a gara con i miei amici a fare le bolle con i big babol..
RispondiEliminaOggi deciso, me ne compro un pacchetto
UNA STORIA BIG BABOL
RispondiEliminaUnite le lingue, come gemmelle siamesi, da una Big Babol.
Cementificate alla punta.
Condannati gli occhi di lei a fissarsi in quelli di lui.
L'unica cosa positiva che vedeva in quella situazione assurda è che avrebbe avuto tutto il tempo di capire quanto di vero c'era nel sentimento dichiarato da lui.
Gli occhi rivelano ciò che la lingua sottace.
E sorrise mentalmente su questa ultima constatazione, valutando la realtà grottesca del momento.
Ma lui, però, non pareva in grado di sopportare quello sguardo così intenso ed aperto.
Socchiudeva gli occhi davanti allo specchio di quelli di lei e, cosa peggiore, tentava, con piccoli strappi nervosi, di staccare la sua lingua dalla sua che, invece, era distesa e serena.
Lui si stava innervosendo, mentre lei avrebbe potuto rimanergli così attaccata per sempre.
Strappi nervosi e goccioline di sudore sulla fronte.
E quegli occhi sfuggenti.
Quello stupido gioco erotico, infantile e mal riuscito, iniziava a rivelarle parecchie verità.
Lui guardava sempre più ansioso l'orologio, dando strattonate sempre più violente alle povere lingue, senza ottenere granchè di risultato.
Lei si limitava ad osservare tutto quel da fare inconcludente, sorridendo mentalmente alla verità che velocemente stava facendosi strada.
Lui ora grugniva dal naso tutta la sua impotenza, sollecitando anche la sua collaborazione.
Nervoso ed esausto.
E sempre più sudato, mentre il bolo appiccicaticcio stava tramutandosi in una sorta di Super Attak.
- eo ndae - Frase gutturale, ripetuta come una nenia ossessiva e con grande sforzo.
Voleva solo scappare via.
Allora lei, dolcemente, iniziò ad indietreggiare fino alla credenza trascinandosi dietro anche lui, dapprima recalcitrante, ma poi ubbidiente, intuendo che forse lei aveva a portata di mano la soluzione a quell'increscioso e ridicolo incidente.
Brevemente lei frugò nel cassettino delle posate, trovando ciò che cercava, un coltellino da frutta.
Glielo fece balluginare per un momento davanti agli occhi e poi, sorridendo mentalmente, con un colpo netto tranciò sulla lingua di lui, liberandolo.
- Sei libero. Ora uoi andare - Disse sputando il pezzetto di lingua che non le apparteneva
I racconti senza parole sono super.
Un bacio
Marilena
mhm sono indecisa!
RispondiElimina;D
Eccomi, eccomi!
RispondiEliminaNon mi son mica dimenticata di te!
Son solo presa ultimamente!!
Ahahahah! ^.^
Ma ve le ricordate le bib babol alla pesca, alla banana e alla menta (dolciastre lo stesso) che c'erano ancora all'inizio anni '80 fine anni '70??
Sanno di Keforal ;-)
RispondiEliminaa dir poco odioso l'odore... :)
RispondiEliminaTrama romanzo dal contenuto gonfiato!
RispondiEliminaPuoi far di meglio, caro Giardi :o)
tratto dalle pagine del libro bianco
RispondiEliminapausa caffè
weeeeeeeeee antoniooooooooooooo
Ti sei superato... Non sei un ermetico, di più. Che ce l'hai una gomma?
RispondiEliminaa proposito di gomme...ieri le ho cambiate alla mia macchina...per la modica cifra di 800 euro!!!....C-loro!!
RispondiEliminaciao antonio un raccontino veramente espressivo, la faccina di meraviglia mi fa pensare che l'argomento è atipico
RispondiEliminaun saluto e dolce week end
Solo un saluto.
RispondiEliminaSe perdi l' attuale lavoro hai un futuro come pubblicitario od anche come comico.....ciao.
RispondiEliminaPS ma è risaputo che i fiorentini sono ironici
tho, sei toscano anche tu?
RispondiEliminaovvia, per questo 'e ti 'apivo!
^_^
RispondiEliminasei in errore mio caro! eh si, t'ho scoperto: si dice "con VERO succo di frutta!".
RispondiEliminaConfessa!?
(è una domanda)ma allora: qual è il racconto più corto del mondo?
BOH!