Mi sono sempre vantato di aver lavorato in quella fabbrica e vi spiego perché. Nel 1986 ho lavorato per qualche mese in linea di montaggio per una nota azienda di Pordenone che produceva frigoriferi.
L'anno prima l'azienda, proprietaria dell'Udinese, metteva fine all'avventura del loro più noto salariato : Arthur Antunes Coimbra. Posso pertanto affermare con orgoglio che sono stato assunto con un contratto annuale di formaziono lavoro per sostituire nientemento che il grande ZICO !
Quell'anno la catena di montaggio (la n.3 se non ricordo male) sfornava 60-62 frigoriferi l'ora. Il sito produttivo è stato smantellato qualche mese fa. Nell'ultimo anno la produzione di frigoriferi era salita ad 85 pezzi l'ora e gli operai lavoravano pure un sabato al mese. Non è bastato.
La produzione di quei modelli ora viene fatta in Ungheria o forse in Repubblica Ceca.
"Eppure, tutta la storia dell'industria moderna mostra che il capitale, se non gli vengono posti dei freni, lavora senza scrupoli e senza misericordia per precipitare tutta la classe operaia a questo livello della più profonda degradazione". (K. Marx da Salario, prezzo, profitto)"
C'è da chiedersi se la delocalizzazione ha davvero portato ad una diminuzione dei prezzi degli elettrodomestici . Non è forse vero che la qualità generale di questi prodotti è notevolmente diminuita ?
La crescita del livello tecnologico nella produzione ha portato alla diminuzione dell'occupazione, ma anche ad un miglioramente delle condizioni generali all'interno delle fabbriche, ad una qualità maggiore della vita e del prodotto. La delocalizzazione punta soprattutto all'arricchimento di pochi privilegiati.
Ci siamo liberati con rabbia dalle tesi del filosofo di Treviri ma il modello capitalistico in questa società allaragata e culturalmente post-borghese e post-proletariato è rimasto intatto, forse ancor più crudele.
Zico è stato di nuovo licenziato, ma per tutti quelli che lavorano in fabbrica è sempre più difficile.
Ho lavorato pochi mesi nella catena di montaggio della Zanussi nel tratto dove si preparava le saldature fra il motore e il condensatore.
RispondiEliminaSiamo nati in un mondo dove ci aspetta l'alienazione. (Ronald Laing)
L'ho lasciata ad aspettare ...
Non credo proprio che l'aver abbassato il prezzo della manodopera abbia abbassato il prezzo del prodotto finito. Anzi. Il solo risultato è stato un maggior guadagno dei "pezzi grossi".
RispondiEliminaPerò io Marx l'avrei messo a fianco di un nobile champagne e non vicino a dei volgari sottaceti!
RispondiEliminamarx coi sottaceti sarebbe stato contento, lo champagne magari lo avrebbe messo a disagio (a me mi mette a disagio...penso di averlo bevuto due o tre volte in vita mia, direi due).
RispondiEliminaNon so se oggi la vita media dei prodotti sia aumentata: o occhio e croce direi di no anzi prima si rompono, più se ne comprano (poi ne compriamo di nuovi anche se quelli "vecchi" non sono affatto rotti).
Il caro vecchio filosofo barbuto: a me, mandane una cassa. E poi apriamo un dibattito!
Ecco perchè mia mamma ha ancora il televisore di quando ero bambina ed io ne ho già fatti fuori tre in soli 10 anni...no anzi, ora col digitale terrestre anche il 4^ sta tirando gli ultimi!Mah! Ciao!
RispondiEliminaIn effetti, c'è maggior tecnologia, che comporta meno pezzi di assemblaggio per un prodotto finito che comunque costa uno sproposito, e ha una qualità degna di una categoria cd. "made in china"...Eppure invece sono !made in Italy"...Che dire? Forse era meglio quando si stava peggio....
RispondiEliminaSono felice che te ne sia andato, ma anche che tu l'abbia provata. Un po' di sana catena di montaggio ti fa capire tante cose.
RispondiEliminaL'importante è non farsi succhiare dal meccanismo!
P.S:
Io Marx ce l'ho nel congelatore, nella speranza che non scada mai.
Anch'io sono stata in una catena di montaggio....più o meno...alla fine pare quasi che uno non pensi più a quello che sta facendo ma con la mente è lontano migliaia di km....bello vero?
RispondiEliminaPensa che io credevo avessero preso Barbadillo per sostituire Zico!Sarà per questo che sono Retrocessi? :-))
RispondiEliminaQuasi mi facevo strangolare da quella maledetta catena...finito il diploma, zero prospettive se non quell'opportunità. Per fortuna sono scappata dopo nove mesi: la mia salvezza.
RispondiEliminaIo ne tengo sempre di marx in frigo, si sa mai che finisco il caviale...
sei un grande!
RispondiEliminaMi spiace signore, l'ultima fetta di Marx l'abbiamo data via anni fa...
RispondiEliminaSei forte! denuncia ed ironia bel mix.
RispondiEliminaMa tiravi anche le punizioni come Zico ? mao
ironico e tagliente
RispondiEliminaio con marx ci vedrei bene una birra ghiacciata
e un panino con la mortazza...ciao jar
barche di carta
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaRicordo che uno Zanussi gareggiava con una Lancia Stratos (se ricordo bene) nei Rally Italiani negli anni 70... E dal team che aveva dietro si capiva che era un pargolo dei tuoi frigoriferi... ma non capisco il link fra Zico e Marx... ma è normale perchè non c'ho TV io, e quindi capisco poco certi riferimenti culturali...
RispondiEliminaNon sapevo si dovesse mettere in frigo. L'ho sempre tenuto con me, i Manoscritti nel borsello e Il capitale nel portafoglio, al posto dei soldi. Così anche quando me la passavo male economicamente, potevo dire di avere un capitale, sempre con me. Ora vengo a sapere questa cosa del frigo, e sono preoccupato: non è che mi è andato a male e non me ne sono accorto, no? - Vado a controllare.
RispondiEliminaSapete che vi dico.....tutti giù per lo scarico del water.
RispondiEliminaUn' unica rivoluzione ......quella dell' amore universale.
Ho lavorato anch' io in fabbrica ed ho visto impresari competenti ed operai ingiusti e viceversa.
Usiamo la nostra testa ed il nostro cuore, non quello degli altri .....altrimenti non avremmo vissuto.
EEEEEEEEEEEEEEe così è se vi pare.
bello!
RispondiEliminanon ho mai lavorato in catena di montaggio.
RispondiEliminama per una che cambia strada tutti i giorni per andare a lavorare credo sarebbe un'utopia.
nella mia città c'è un negozio dove vendono pezzi di ricambio ecc.
li adoro.
siamo alle solite comunque.
piuttosto che curare il problema alla radice, si mette una toppa.
Haha, l'incontro fra Marx e Dio è geniale!
RispondiEliminaMa, è una delle poche volte che non so bene come pronunciarmi.... :-)
RispondiEliminaIo da anni faccio lo sciopero dei consumi... solo stretto necessario...
RispondiEliminaCon me il capitalismo sarebbe finito... in frigorifero!!!
salutone mirco
io il mio Marx me lo tengo sempre sotto il cuscino,non si sa mai,potrebbe essere utile anche di notte,di questi tempi chi lo sa?
RispondiEliminae fortunatamente marx non sapeva nulla del precariato...
RispondiEliminaalienarsi in una catena di montaggio, in questi tempi, è un lusso.
Indubbiamente originale.
RispondiEliminaLa quantità ha assistito al sacrificio della qualità, ma questa è roba inevitabile da tempi moderni.
Dopotutto Marx qualcosina di buono l'ha detta.
:-)
Se ti può consolare, allora, quando hai sostituito il grande Zico ho fatto un tifo sfrenato per te...ho seguito quella storia soprattuto alla fine del 2000 quando le sostituzioni avvenivano anche per qualche giorno all'anno... in attesa di essere convocati dalla grande società...
RispondiEliminaIl sistema capitalista sta mostrando la sua vera faccia e quella nostra.
RispondiEliminaDovremmo fare i conti con noi stessi, prima o poi.
Ma i frigoriferi sono utilissimi, specie col riscaldamento globale e la necessità di evitare gli sprechi e conservare tutto.
hehehehe... ironico e graffiante... forte!!!
RispondiEliminaQuesta è tecnologia!!!
Doverosa una standy novation!!!
Ciao Giardigno grazie della visita... buon sabato sera e felice domenica... un abbraccio e baciotto
sempre incantata dalla tua originalità Giardigno!
RispondiEliminaL’asserzione non addita
RispondiEliminaIl dito è ammutolito
è bello vedere un Antonio Marx così s-catenato.
Studiavo e durante l'estate lavoricchiavo per essere autonoma; la fortuna volle che proprio in quel luglio la fabbrica tessile della zona industriale cercasse operai semplici.
RispondiEliminaMi presentai e fui assunta in prova: mi misero davanti ad una macchina da cucire con il compito di attaccare le etichette sui giacconi invernali. Non dovevo far altro che prendere una giacca ed una etichetta - peraltro adesiva - e cucire il tutto. Era semplice, potevo farcela e mi impegnai fino alla pausa pranzo e poi per tutto il pomeriggio. Nel tardo pomeriggio, poco prima della chiusura, passò la responsabile del settore e vedendo il mucchio di giacche sorrise soddisfatta. Poi ne prese una a caso e la osservò attentamente e nel mentre lo faceva il viso cambiò espressione. Mi chiese “Ma hai cucito tutto il giorno senza il filo?” ed a me venne da piangere.
:-)
Gran bel post impegnato!!
RispondiElimina..argomento alquanto 'glaciale'..non sarà per il freddo che avanza al quale io personalmente mi adatto difficilmente:-)
RispondiEliminaPosso solo dirti che mi sono seduta sulla poltroncina, quella rossa, della seconda fila riservata agli 'amici' che provengono da altre piattaforme:-)))..beh, ti ho ascoltato molto ma molto attentamente e come per incanto il freddo è sparito. Ho sete questo si, molta, ma ci sono le tue parole da me.. sempre pronte a dissetarmi..oh che bello!:-)))
Un abbraccio, caro Maestro^_*
i frigo non sono più quelli una volta... il mio dopo due anni già perde acqua....
RispondiEliminaquello di mia madre ne ha 15 ed è perfetto...
ne ha perso la qualità del prodotto...
Ha ragione pupottina...i frigo di oggi non sono più quelli di una volta..
RispondiEliminaMa un pò di Marx in frigo non guasta mai!
Ciao :)
Il mio frigorifero(anche se arriva da questi paesi) è costato ben 800 euri...
RispondiEliminaChi ci guadagna??
la delocalizzazione aumenta solo i profitti dei delocalizzatori, e crea intorno solo e soltanto piú degrado e povertá. Impegnati a sopravvivere, non si fa in tempo a protestare. Solo la fame estrema ci salverá.
RispondiElimina