Matilde è una ragazza del '99 ha compiuto dieci anni Domenica scorsa.
Nel 1917 centinaia di migliaia di ragazzi nati cento anni prima di lei furono precettati, velocemente istruiti e nel Novembre dello stesso anno (dopo Caporetto) inviati al fronte.
I ragazzi del '99 avevano compiuto diciotto anni e potevano morire nelle trincee.
Il loro apporto fu decisivo per le sorti della primA guerrA mondialE.
Lo metto tutto minuscolo perchè è solo un elenco; dopo ce n'è stata una seconda altrettanto sanguinosa e le guerre dovrebbero avere la maiuscola solo alla fine.
Furono costretti a cambiare la Storia, precettati per cambiarla.
-Anche i nostri ragazzi li costringeremo a cambiare la Storia, anche loro saranno precettati ?
Sarà più difficile perché la nostra è una caporetto con la minuscola, non c'è una disfatta così evidente.
Perché nella nostra ritirata non possiamo trovare un limite, un Piave che ci da la misura della nostra sconfitta.
Abbiamo indietreggiato passetto dopo passetto cedendo nei nostri diritti, nei nostri doveri, nei sentimenti e soprattutto nei sogni.
Fortunato chi sente il Piave.
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A tutte le donne del '99 possiamo già dire :
se lo fanno, spero almeno che cambino l'uniforme, a matilde...
RispondiEliminascherzi a parte, come scriveva orwell, la popolazione si affama togliendole il lavoro e fare la guerra è un bel modo per ovviare il tutto.
più che la ragazza del '99, direi meglio del 1984.
mi impegnerei acciocchè la mia ragazza del 98 e quella del (20)08 diventino combattenti nate, njnja in miniatura che mai abrogano al proprio libero pensiero...
RispondiEliminama faccio mio questo appello ...
abbiamo letto lo stesso libro.
RispondiEliminaChe carina Matilde con quel sorriso e le scarpe rosa... no, non risco a immaginarmela precettata!
RispondiEliminamolto amaro e molto vero. auguri a tutti i ragazzi del 99 allora!
RispondiEliminaGià...sempre i civili e soprattutto poveri e gente comune hanno pagato con la vita durante le guerre.
RispondiEliminaGiovani...quanti giovani...
P.S. Pronta per la beatificazione ;)
L'unico dovere a cui è vietato rinunciare è per lo meno concedere a quella meravigliosa bimba di 10 anni di continuare a pensare che i sogni si possono realizzare
RispondiEliminaProprio oggi dicevo a mio marito che certe scene viste in tv mi fanno proprio passare la voglia del mettere al mondo un figlio. Il sorriso di questa giovane donna però mi riconcilia col mondo, anche in questa ennesima giornata storta.
RispondiEliminaE' con grande amarezza che penso all'eredità pesante che lasciamo a questi ragazzi. Mi vergogno di essere nata prima di loro e non essere riuscita a cambiare niente.
RispondiEliminaSpero che le mie due donne....(1985 e 1991) cambino la storia ma non per essere precettate...ma per ricominciare a camminare avanti passetto dopo passetto e a riconquistare quello che ci stanno facendo perdere.
RispondiEliminala grande risorsa dei giovani che si spera dovranno chiedersi sempre meno quale senso dare all'odio.
RispondiEliminabacio
me ne mancano parecche, forse troppe.
RispondiEliminaun saluto,
AngS.
..una guerra.. che non ha vittime raccontate sulle steli..ma guerra è.. per la vita.. per poterne avere una che lo sia davvero... ma sono fiduciosa...
RispondiEliminaInquietante ripensare al passato, inquietante pensare al futuro. Come dice Tzugumi sono velata da una sorta di pessimismo ma non trovo, ahimé riconciliazione nel sorriso della ragazza del '99...
RispondiEliminaNon so cosa dire!
RispondiEliminaDirò solo che leggo sempre quello che scrivi e che mi piace un sacco anche questo post.
Meno allegro di altri, ma bellissimo!
I soliti complimenti!
Bea
Sono una ragazza del '56.
RispondiEliminaHo combattuto la mia guerra, allora, come volontaria.
La guerra in nome dei diritti civili.
E per la parità dei sessi.
E per gli equilibri del mondo.
Ero una soldatessa molto entusiasta.
Ci credevo davvero.
Eravamo in tante.
Ci credevamo davvero.
E conquiste ne abbiamo fatte.
Ma oggi mi raffronto con le giovanni donne e trovo un abisso.
Etico. Culturale.
Sono le stesse ragazze di oggi a non rendersi davvero conto della precarietà del mondo in cui vivono.
Quello di cui possono usufruire, risultato di conquiste, c'è, perchè c'è sempre stato.
E non riescono a vedere che gli sta venendo tolto un pò per volta
Rimessi sempre in discussione i diritti acquisiti. Le conquiste fatte.
Cieche davanti all'imbroglio.
Stoltamente inconsapevoli.
Analfabete. Per adattamento.
Per qualunquismo. Per rassegnazione.
Per imitazione. Per indifferenza.
E' così che si accetta di essere carne da cannone.
Destinata a generare altra carne da cannone.
Chiedo scusa se sono andata fuori tema.
La blogosfera, quasi sempre, rispecchia una intelligenza sensibile. Illuminata.
Che pone interrogativi giustissimi come quelli enunciati in questo post.
E, finchè ci si interroga, significa avere un cuore ed un'anima.
Ma fuori, il mondo esterno, è davvero di nuovo molto buio.
Scusami, se sono andata fuori tema.
O ecceduto con le considerazioni.
Questa mia critica, ovviamente, non coinvolge le splendide ragazze del '99.
Ma è dalla loro parte.
Marilena
Io vorrei pensare che il futuro di Matilde sia più positivo di quello degli altri ragazzi del '99 segnati dalla guerra!! Abbiamo fatto dei passi indietro, è vero. Però i sogni non si toccano! Quelli non ce li hanno ancora rubati. E se anche fosse che noi non riuscissimo a realizzare i nostri, voglio credere con tutte le mie forze che i nostri figli riusciranno a realizzare i loro!
RispondiEliminaLasciami almeno questa speranza!!
Questa era purtroppo durerà ancora...ma di sicuro qualcosa cambierà !
RispondiEliminaauguri alle ragazze del '99
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"Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio dei primi fanti il 24 maggio. L'esercito marciava per raggiunger la frontiera per far contro il nemico una barriera (...)"
RispondiEliminaCosì si cantava un tempo...
E anche se io non c'ero, sono un po' più giovane di quel che sembra, lo so.
La memoria storica non deve perdersi perché poi arriva un momento in cui ti chiedi "ma che fine ha fatto la resistenza?" Io me lo chiedo.
Dipende tutto dai loro genitori...svegliamoci tutti.
RispondiEliminanon so come tu abbia fatto arrivare al mio blog, però grazie del tuo passaggio e complimenti per il tuo...
RispondiEliminaciao barche di carta
con un po' di buon senso quante cose potrebbero essere evitate..ma ahimè anche questo è un lusso!
RispondiEliminaAuguri alla piccola,grande ragazza del '99,il suo Piave deve portarlo dentro e caparbiamente,deve far barriera alle sue sponde.
RispondiEliminaLe cose cambiano... in caso di guerra, oggi come oggi, fortunati i precettati
RispondiEliminaLe guerre moderne le pagano soprattutto i civili....
mirco
Qualcosa possiamo insegnare a questi ragazzi, trasmettere valori che non possono essere barattati, svenduti, sconfitti.
RispondiEliminaciao Giardigno, condivido molto il commento di Aleph e la tua considerazione "Abbiamo indietreggiato passetto dopo passetto cedendo..."
RispondiEliminaLeggerti è sempre un piacere, curiosità, sorrisi e riflessioni si intrecciano aprendo il tuo blog ed è bello soffermarsi qui.
ciao Ale
Eh! Mica ci avevo mai pensato a questa cosa.. Interessante riflessione!
RispondiEliminaLe fante... più che gustose, poetiche!
RispondiElimina..Questa fotografia, carissimo maestro è incredibilmente tenera.:-) Forse per via di quel piccolo sorriso che ritaglio fra queste parole che hanno certamente un peso più profondo e meno piccolo e di tenero poi via via non resta più nulla. Comincia la lotta e la ricerca continua delle 'ragion per cui' e si va da una parte o dall'altra. Mi auguro solo che sorrisi come quello della piccola Matilde non si spengano proprio stanotte, c'è finalmente un cielo stellato e brilla di una luce diversa se ci si ferma ad osservarlo davvero:-)))))
RispondiEliminaTi abbraccio, mio caro e un bacino:-)))
Mio nonno era del '99, anche lui mandato al fronte nel 17... sto scrivendo su di lui...
RispondiEliminaCanzone
RispondiEliminaAma il tuo sogno
Ogni inferiore amore disprezzando,
Il vento ama
Ed accorgiti qui
Che sogni solo possono veramente essere,
Perciò in sogno a raggiungerti m'avvio
E. Pound
Ciao Giardigno, bella Matilde!
RispondiEliminaSiamo un paesello miserello, miserello, ci vorrano decenni per evolverci, sempre ammesso che saremo in grado di farlo.
In bocca al lupo alla giovane Matilde, non ci sarà una Caporetto o una sanguinosa disfatta, ma la povertà di ideali e di morale che serpeggia oggi, mi rattrista e non poco!Syl
Lasciamo sognare i ragazzini finchè si può e procediamo noi adulti a piccoloi passettini...
RispondiEliminaSarebbe meglio per tutti!
sono una vecchia ragazza del '43. Quanta storia mi è passata davanti! credevo che il mio paese lentissimamente progredisse, grazie all'impegno di noi donne e degli uomini che ci erano compagne
RispondiEliminaquello che vedo oggi mi fa piangere di rabbia e di dolore
alla società che vedo crescere intorno a me mi sento di dire solo: GIU LE MANI DA MATILDE!!!!
ciao, marina
c'è solo d'augurarsi che quei ragazzi e quelle ragazze del '99 trovino un esempio positivo in famiglia, perchè oggi la società, da quello che si vede in Tv è meglio lasciarla perdere. Il degrado e l'egoismo oggi ha toccato vertici altissimi, basta guardare quello che succede in Parlamento dove il vaffanculo è il minore delle offese!
RispondiEliminaMi sento solo di fare un caro augurio a Matilde e ha tutte le donne del '99...
RispondiEliminaCiao Giardigno grazie della visita e del complimento... serena serata... un abbraccio
La storia come un gambero, che indietreggia e un po' va avanti, se l'essere umano, usasse appieno il suo potenziale saremmo quasi degli Dei, e invece siamo spesso esseri miserevoli e squallidi, ma se la vie, ma qualcuno c'è sempre che spezza catene e porta una ventata d'aria pura. Auguro alla deliziosa Matilde classe '99 di essere una di quelle, il musetto sbarazzino mi dicce di sì. Miaaaaaooooooo
RispondiEliminaLa nostra memoria è il bene più prezioso perché ci dice da dove veniamo e dove dobbiamo o non dobbiamo andare...
RispondiEliminaoggi da me è una giornataccia grigia... il caldo ormai è scomparso anche se c'è chi dice che tornerà.... vabbè ma non sarà più estate per i prossimi mesi.... :-(
RispondiEliminascacciamo la tristezza!!! altri due giorni e sarà di nuovo weekend
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La vita è di certo un continuo sottrarci qualcosa... ma è triste che si indietreggi tanto da perdere qualsiasi spinta verso l' "idea"... la disfatta che non si 'vede' è la più pericolosa...
RispondiEliminaIo sono una ragazza dell'82, un anno di frontiera, una di quelle che la maggioretà ha coinciso con il nuovo millennio. Con quel cambio di data di cui tutti avevano paura. Io che spesso mi soffermo a pensare che siamo di frontiera, ultimi giovani (non più giovani) a pensare di poter combatte, in una battaglia in cui le armi non uccidono, una guerra che c'è e non si vede. Una guerra che toglie le idee, gli stimoli, la forza di lottare e di sognare. Mancano i sogni, che sono il motore di molti ideali. La linfa delle migliori rivoluzioni (purtroppo non pacifiche). Dopo di me, rari casi hanno ancora un cervello pensante. Spero solo che le generazioni future capiscano di avere ancora spazio per lottare, magari proprio per riprenderselo.
RispondiEliminaAuguri a Matilda.
Anche mio nonno era uno dei ragazzi del "99, raccontava che si salvavano solo quelli che erano svelti ad adocchiare un nascondiglio( sasso, albero, legna, fosso ecc).
RispondiEliminaLe deliziose ragazze di oggi, se voi maschietti non vi svegliate, faranno la guerra contro di voi, passetto dopo passetto come voi passetto dopo passeto vi siete femminizzati, loro le deliziose ragazze saranno i maschi di ieri e voi le femmine di ieri.
Un beso da una ex femminista.
Mi sono dimenticata......AUGURI MATILDE sei deliziosa.
RispondiEliminaSono una sorella del 76...
RispondiEliminasì sì proprio quella di quegl'anni sfigati...
quella che ha dovuto ciucciarsi una madre 68ttina rompiballe dalle 3000 rivoluzioni ma completamente persa nel tempo...
Sono quella sorella... ma chiamami pure di sorellina... ona... boh fai tu...
quella che ha dovuto combattere battaglie personali contro l'ignoranza, il piattume, la fatica, la perdita di basi e parametri...
va beh bla bla...
son proprio quella lì... quella che è andata via dall'Italia per andare in un paese in via di sviluppo giusto perché...
auuuu troppo lunga ,)))
Bacione e grazie per la visita!