lunedì 6 luglio 2009

Una scelta importante (noir al supermercato)


Attraversò il lungo corridoio del supermercato strisciando a ritmo con le scarpe sul pavimento di piccole mattonelle. Chissà che fine avevano fatto quelle musiche ambient studiate alla fine degli anni 70 che invogliavano i Clienti a comprare o a restare a camminare tra gli scaffali . Come si fa a comprare qualcosa con Liga che ti lancia un "gancio in mezzo al cielo ?". Arrivò diritto allo scaffale dello scatolame : fagioli, piselli medi, piccoli, finissimi. Troppa scelta ti frega sempre ...
Sentì un dolore acuto alla spalla e appoggiò la mano all'altezza del mais; quel giallo era quasi consolante.
Decise di uscire senza acquisti, infilò però una cassa laterale, ma la cassiera non fece storie stavolta.
Davanti alle enormi porte di cristallo si fermò. Si sentiva leggerissimo. Le porte non si aprirono. Le lunghe labbra nere non soffiarono il caldo dell'esterno. Rimase immobile finchè un addetto seguito da un alto pallet di insalate non lo mise in contatto con l'esterno, ma non attraversò la porta, non sentiva nemmeno un po' di calore. Provò di nuovo a passare, ma non ci riuscì.
Solo in quel momento si voltò e si accorse dei due infermieri che correvano verso gli scaffali, gli stessi scaffali dove era stato pochi minuti prima. Provò a parlare, ma uscivano solo pensieri rapidi.
Quando si avvicinò si accorse che i due paramendici stavano provando a rianimarlo.
- Cazzo , cazzo , cazzo, non ce la faccio !-
Quello che lo faceva veramente rabbrividire non era che fosse diventato un'anima persa dento un supermercato. Lo faceva incazzare che il giorno dopo i giornali, soprattutto quelli gratuiti che leggevano tutti e a cui piacevano queste notizie, avrebbero titolato : "muore con i piselli in mano".
Lo sapeva che doveva mangiare pasta e fagioli quella sera, anche col caldo.

31 commenti:

  1. Sono stato alla notte Rosa di Rimini, appena possibile posterò una foto di quella notte incredibile.

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  2. pero'...non è mica da tutti morire con i "piselli in mano"... :))

    un caro saluto...
    Pimpinella

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  3. Ahahah, "Muore con i piselli in mano"! Ce li vedo il "Leggo" oppure il "Metro", con quel titolo in copertina!!

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  4. Io ho più l'impressione che il tipo muoia per colpa dell'aria condizionata...

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  5. eehehehehheeh
    esilarante questo racconto!!!
    stavolta ti sei superato!!!
    e non comprare piselli perché non si sa mai...

    buon inizio settimana
    ^__________________^

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  6. ma è accaduto veramente?
    spero di no, spero sia solo frutto della tua sfavillante fantasia,
    se no ti assicuro che quà la notizia è passata inosservata, troppo presi dalle paperelle che dopo un secolo sono diventate pericolose
    ah...ma se imparassero a mordere...
    comunque...non compro mai piselli, e starò ben lontana dalla corsia
    nel mio però c'è il fattore aria condizionata
    va ben mantenersi, ma congelarsi mi par eccessivo :)

    buon lunedì

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  7. bello il post!...anche tu non scherzi,la tua fantasia e le tue idee sono sempre piacevoli da leggere..non vedo l ora di sapere come è stato a rimini.ci sono andata l anno scorso,veramente carina questa città..certe case e la spiaggia O.O ! bunagiornata ;)

    neveinsonne

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  8. un ghost che invece di essere andato a teatro con la sua lei è andato al supermercato non poteva che correre questo rischio.
    baci

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  9. Ahahahah! Un pò sesto senso...però buffo!

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  10. dimmi che alla fine sono riusciti a rianimarlo...
    dimmelo!

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  11. Eheheheh, morire con dignità ecchediamine!

    PS
    Scusa ma non ho capito la storia delle simpatiche canaglie... Sarà il caldo, forse...

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  12. Un titolo azzeccato: escatolo-logico.

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  13. E' proprio vero che con la pasta e fagioli campi 100 anni...

    :-)

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  14. Scena stile Ghost... coi piselli in mano le batte tutte! ^.^

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  15. Meno male che non ha fatto gli ultimi passi vicino al bancone del pesce surgelato, altrimenti ci scappava come minimo una puntata di porta a porta con plastico del centro commerciale ed intervista alle cassiere in lacrime...

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  16. morire con i piselli in mano....beato lui :))))))))))
    sincera:))))):P

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  17. Hahahahahaha!!!!
    Magnifico... morire con i piselli in mano... hihihihihi
    Sei tremendo!!!
    Ciao Giardigno grazie di questa sana risata... dolce notte un abbraccio e bacciotto

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  18. ..come le racconti tu le scene noir, ormai nessuno più;-)))Potrei trovarmi al supermercato domani, cosa che dovrei fare in verità;-), e trovarmi ad assistere ad una cosa di questo tipo. Ma credo che rivisitero' la scena seguendo anche un po' il mio stile. Lascerei certamente la "battuta finale" per dare risalto a tutto il contorno. Li' accanto non avevi notato che c'era il reparto Patatine? ;-))))E poi alla tua destra subito la frutta...quelle fragoline che sono il mio vizio. Ne succhierei una fino a farmi la bocca rossa dalla voglia..e poi, preferisco lasciarti immaginare il resto, o te lo raccontero', forse, appena tornerai da me con il tuo fascio di poesie e belle speranze...mentre con l'altra mano continui a dipingere la vita e i suoi umori e...sapori;-)))))
    Un abbraccio a te, Antonio;-)))

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  19. Non mangio mai piselli (tranne quando li cucina mia mamma). Leggendo questo post mi sento molto fortunata!! ;)

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  20. qualcuno sarebbe anche contento!

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  21. Grazie per esser passato da me. Ti ho letto solo adesso. Spero di ritrovarti.Un bacio.

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  22. molto originale, fuori dagli schemi! Mi piace come hai reso il senso di vuoto! ti inserisco tra i preferiti così passerò a trovarti spesso. Ti ringrazio per essere passato anche per il mio blog! Speriamo di ritrovarci e non fare come alcune... anime perse tra gli scaffali...! :) saluti

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  23. hehe,quasi quasi ci faccio un fumetto :P

    pensandoci bene, in un non-luogo come il supermercato capita spesso di assistere o venire coinvolti in fatti surreali..

    Marcus

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  24. Hehehe!
    Davvero carino questo racconto, è molto divertente, nella sua drammaticità!
    :))

    Ciao e buonanotte! ^^

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  25. è il plurale di quei " piselli " che mi spaventa!:-)

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  26. Gran bel racconto! Sarà che con i supermercati ho uno strano rapporto... :D

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  27. arrivo dopo la musica ma per raccontarti che una volta sono svenuta (corto circuito dato da blocco digestivo credo)e mentre cadevo fuori dalla porta del bagno sbattendo la testa sul bordo del letto la mia mente ha continuato a "vedere" le azioni che avrebbero dovuto accadere se non fossi svenuta. Quindi ho finito di lavarmi i denti, ho spento la luce, aperto la porta su una stanza buia (in realtà mia sorella leggeva un libro nel letto accanto) sono entrata nel letto o ho iniziato a sognare che mi tiravano per i piedi....In quella sono rinvenuta che i miei mi stavano sollevando da terra mettendomi sul letto e per fortuna l'unico danno (spero) è stato un taglio sul sopracciglio. Mi affascina come la mente continui la sua vita indipendentemente da certe situazioni.
    Ho letto che il vedersi dal di fuori raccontata da coloro che sono stati risuscitati dopo essere brevemente morti, sia causata da una temporanea malfunzione di quella parte del cervello che ci fa sapere dove sono i nostri arti nello spazio seppure non li vediamo. E' una cosa osservata in piloti aerei che avevano fatto ripetuti giri della morte ad alta velocità, che li faceva quasi svenire dallo sbalzo di pressione. Dopo una serie di tentativi, il pilota si vedeva sull'ala, oppure si vedeva camminare nel corridoio davanti a sè.
    Anche il dejavue ha una spiegazione scientifica che non ha niente a che vedere con la reincarnazione: è un resettaggio del cervello che ci fa sembrare di ricordare il momento che viviamo mentre in realtà è una ripetizione temporanea, uno "skip" del disco duro della mente che torna sullo stesso fragmento "suonato" un microsecondo prima. Infine la famosa visione a tunnel e il rivedere ogni momento della nostra vita che ci passa davanti agli occhi prima di morire sono fenomeni dati dal cervello che "dumps" elimina ogni cosa superflua nel tentativo di mantenere funzioni vitali come respirazione, battito cardiaco etc. Insomma, 'sta cosina che sta dentro alla nostra scatola cranica e che funziona senza aver bisogno del nostro input (per fortuna)è il vero fautore di fenomeni accreditati a presenze mistiche. E ciò mi consola moltissimo.

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