venerdì 6 dicembre 2013

Bacio-man ed il supereroe al tempo della Crisi


 
Non ho mai avuto paura per la mia identità segreta e di crisi ne ho superate da quando la mia navicella a forma di... Vabbè questo non posso proprio rivelarlo. Voi parlate di crisi cicliche, ma i supereroi non lo sentono il tempo, è il rischio di vivere un'eterna emergenza. La prima che mi viene in mente è la crisi petrolifera qualche decennio fa, ma c'è stata anche quella dei bulbi di tulipano, mi sono fatto un paio di epidemie di peste, un sacco di Venerdì neri (pure due Martedì); durante il Diluvio Universale non ero di turno.

Le crisi economiche le sentono anche i supereroi, ma qualcosa da fare coi superpoteri lo trovi sempre. Forse lo avete letto, pare, per colpa di una cattiva conservazione,  si siano persi il 75% dei film muti. Capita così, quando non punti nemmeno uno spicciolo sulla parola, le parole allora si vendicano. Mi hanno chiamato per recuperare un po' di roba, qualche pellicola si può ancora salvare secondo loro. Devo decidere cosa fare, di sicuro c'è da suonare al piano tanti di quei chilometri di spartito da Bach a Yuja Wang e ritorno. Un'autostrada infinita di partiture, altro che. Quello sarebbe il meno. Girerò tutto daccapo. Ci sarà da aprire milioni di porte da saloon, da stare legati per giorni sui binari in attesa del treno, non ho contato bene quanto ore dovrò stare attaccato alla scaletta del camion dei pompieri senza scivolare giù. Ho cominciato con le scene in alto sui grattacieli, ce ne sono milioni nei film muti, aste di bandiera e cornicioni belli larghi. Con quelle sono quasi in pari. Sono pure riuscito a trovare un partner che sta bene con la bombetta in testa.
 
Tengo anche una rubrica su una webzine, a volte la stampano, in tiratura limitata zona Valdarno. Magari questa se non ve la dicevo era meglio (per l'identità nascosta). Rispondo ai lettori, alle loro mail, ogni tanto capita qualche cartaceo nostalgico. Mi chiedono anche di problemi sentimentali. Una cosa da chiarire subito; stare con un supereroe porta d'un male astronomico. Prima ti cominciano a morire le nonne, subito dopo vengono le fidanzate. Per questo siamo così soli, non c'è da mettersi con un supereroe. Ma qualcosa sull'amore lo so, una teoria l'ho sviluppata. Certo, sono come quello che conosce una sola barzelletta, ma non importa. Fa ridere? Non me la chiedete, ne va della mia segreta identità.
E' la teoria delle tre esse : Seduzione, Sesso e quello che Succede dopo. Perdonatemi per l'ultima definizione, ma non mi è venuto in mente niente di meglio con la esse. Succede dopo fa proprio schifo, magari faccio un concorso tra i lettori. Proponetemi  qualcosa voi ! (Scade il 15/03/2014)
 
Perché gli uomini si concentrano soprattutto con le prime due, ci son quelli più bravi a sedurre, quelli che sono leggendari a letto, tanti son quelli si specializzano col sesso e se ne trovano di bravi che si sanno gestire le prime due esse con la meditazione trascendentale. Ma quelli bravi ad amministrare quello che succede dopo se ne conoscono davvero pochi. Una volta ho conosciuto un ragazzone di Arezzo, ma questa informazione era meglio se me la tenevo per me, sempre per la solita storia dell'identità misteriosa.
 
Quello che succede dopo va condotto con grazia, leggerezza, profondi e in superficie, parole e abbracci dosati come dentro una ricetta magica. Ci sarà da aggiungere ali di pipistrello q.b.
Quello che succede dopo determinerà la Vostra storia nel futuro, non c'è nemmeno da pensarci che essere bravi a letto è decisivo per un rapporto. Sedurre è davvero un arte? Non lo so, per me è solo il primo scalino. E' solo la mia teoria però, la mia unica barzelletta, come avete capito nemmeno una di quelle sconce.
E' come nella favola dei tre porcellini, con la seduzione butti giù la casa di paglia, con il sesso la casetta fatta con il Lego, ma solo con quello che succede dopo viene giù la casa in muratura.
La seconda casa del porcellino è fatta coi mattoncini Lego, c'era dentro uno di questi film muti, l'ho vista quand'ero sul cornicione di un grattacielo prima di cadere dentro un letto di ottone con le ruote, ho attraversato tutti e sette gli incroci di questa città  per finire illeso dentro il negozio di fiori. Vi sto veramente dando troppe indicazioni...

The Flower Girl: You?
The Tramp: (He nods in assent and smiles shyly, and then points to his eyes) You can see now?
The Flower Girl: (She nods and her smile widens) Yes, I can see now. (*)




(*)Charlie Chaplin - Luci della città






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17 commenti:

  1. straodinariordinario
    svenevolezze
    stendoipanniescappo
    strettoabbraccio
    superoilsettimoanno
    saltimortaliamorosi
    sciolgoindugi

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. SPLENDORE E TRAMONTO DI UN SUPER EROE
    E' difficile raccontare dei super eroi perchè si rischia di non esser creduti dal momento che tutto quello che li riguarda pare sempre molto esagerato, immaginifico ed impossibile.
    Eccessivo per i comuni mortali, ma non per questi semi dei.

    In giovane età ho frequentato, per un breve periodo, un super eroe, quindi sono ben addentrata nell'argomento che a quanto parte, tra i vari super eroi (non ce ne sono poi mica così tanti), gli schemi si ripetono e le variazioni sono così inconsistenti da non esser prese in considerazione.

    Il mio super eroe......dio mio, non ne aveva assolutamente il physique du role, a vederlo nessuno avrebbe pensato che fosse in sovrabbondanza, dotato d'intelligenza, forza e virilità.
    Intraprendenza, invece, non ne aveva molta, ma si può benissimo capire che le avventure non se le andava di certo a cercare dal momento che eran loro a cercar lui.
    Così, quando poteva, riposava.
    Tendenzialmente pigro, sprofondato nel divano, passava il tempo a guardare la Tv, soprattutto cartoni animati: Candy Candy e Heidi erano i suoi preferiti, detestava, invece, Mazinga e Ufo Robot.
    Troppo violenti, questi ultimi, la sua empatia andava alle orfanelle
    Così uando mi prendeva l'estro e volevo risvegliarlo dal suo letargo televisivo, mi vestivo da orfanella, grembiulino rosa e boccoli e l'espressione "ho bisogono di te" o "salvami".
    "Ho bisogno di te" non richiedeva prestazioni strabilianti, era tutto nella norma, regolare, insomma, come per tutti quelli che non sono super eroi e che dopo ti chiedono: ti è piaciuto?
    E, nel caso di un comune mortale, tu rispondi si, anche quando hai solo finto, per non farlo rimanere male, perchè vuoi dargli ancora una possibilità di riscatto, che magari i super poteri proprio quel giorno erano fuori uso.
    Coi super eroi, quelli veri, invece, fila sempre tutto liscio, per loro "ho bisogno di te" è compito facile, da scrivania, che a ben altre acrobazie sono addestrati.
    "Salvami" invece significava, nell'ordine, allerta ed azione e nessun tempo morto.
    L'orfanella doveva essere salvata con azioni da stunt man, a volte anche contro la sua stessa volontà, insomma, il super eroe doveva esibire la sua parte maschia senza troppi tentennamenti, consapevole che certi salvataggi s'apprezzano solo nell'ultima fase, a giochi fatti.

    Il mio super eroe mi lasciò per una super eroina, molto più forte e più maschia di lui, una ex lanciatrice di peso della Germania dell'Est, che si chiamava Heidi.
    Toccò quindi a lui doversi vestire da orfanella, grembiulino rosa e boccoli.
    Così è la vita!

    A bientôt, Antoine :)))))
    désolé pour l'effacement :(
    Marlene

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  4. Voglio sapere la forma della navicella!!

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  5. Temo che il 75% dei film muti si sia perso per una cattiva conversazione.

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  6. "Chi vive sperando muore cagando."

    cit mia madre.

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  7. ciao Bacioman, sono contento di avere tue notizie (il mondo ha bisogno di eroi), era tempo che non ti facevi sentire.
    ti reputo uno dei migliori supereroi (e lo sai che sono avaro di complimenti), quelli della marvel ti fanno una pippa.
    la mia sorellina peppa pig vorrebbe una tua foto autografata, magari una in cui indossi il costume rosso. saresti così gentile da inviarmene una?
    per il concorso dove posso mandare la lettera? a via dei bardi non c'è più nessuno, solo la regina di cuori a palazzo capponi delle rovinate.
    con stima e profonda ammirazione george

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    1. la foto te la mando di sicuro, appena mi rendono il costume rosso (l'ho mandato a stringere), con quello arancione non va bene ?

      Manda a Palazzo Medici- Ricciarelli in Fermo Posta ...

      ;-)))

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  8. uhm, quello che succede dopo.. bhè così vasto come argomento, così variabile, così... sarebbe essendo io donna.
    ma quando lo si applica al maschio ..è.. un terno al lotto.
    perché il macho micio, dopo aver (esser) stato sedotto, aver provato le gioie del sesso (amore a letto).. ha paura.
    fugge.
    si ritrae.
    non ha i coglioni, pur essendo un coglione.

    Oh beninteso, questo è un mio pensiero soggettivo, nessun diktat :-)

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    1. Io sono un'imbranata a sedurre ma grazie a Dio, in qualche modo, piaccio e quindi ho avuto la fortuna di non dovermi quasi mai cimentare in quello.
      Non so come sono nel secondo step perché nessuno me lo hai mai detto (e non so proprio se lo voglio sapere davvero), ma nel terzo sono una bomba! :-D
      Che poi, anche lì, come dice En Joy, è un argomento vastissimo. Perché quello che viene dopo dipende sempre da con chi hai a che fare. Io ho la fortuna di avere a che fare con le donne e quindi il mio tenero "quello che succede dopo" è azzeccatissimo quasi sempre.
      Mi metto nei panni di En Joy che avendo a che fare con gli uomini non è la cosa più facile del mondo. Con gli uomini neanche se sei perfetta nel primo e secondo punto, hai la certezza di un dopo.
      Che fatica vivere! ;-)
      Un saluto
      MyP

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    2. Myp guarda, non dico di avere chissà quante esperienze, ma... a volte, l'immagine del preservativo post coito si addice da dio a certi uomini.
      Sgonfi e non più utili.
      Forse non vado bene io, che davvero applico e vivo la mia teoria .."se ho un cuore è a forma di vulva".
      :-)

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    3. le applicazioni sono importanti !!!

      ;-)

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