hai provato con le poesie elettroniche? stanno andando alla grande, puoi addirittura regolar l'intensità dei sentimenti, eppoi eliminano la combustione dei sogni, ai giorni d'oggi non è poco. :)
Ma che scherzi! Le quartine sono una vera e propria droga... vedrai come è difficile quando ci proverai. Sarà più forte di te. Forse passerai alle terzine... ma poi... quartine quartine. Sono il sale della vita.
Scrivo un pacchetto di poesie al giorno ma posso smettere, posso smettere quando voglio
IL MORBO DEL POETA Sai che non è vero anzi, peggio, come capita ai contagiati all'ultimo stadio, agli irrimediabili, il cu bisogno aumenta sensibilmente mese dopo mese, giorno dopo giorno, ora dopo ora, fino a cadere nell'estasi irreversibile dalla quale non ci si desta se non per bere un bicchier d'acqua o dar si una grattatina in testa con l'espressione marziana di chi arriva da un altro pianeta. Il pianeta della poesia, appunto. Di solito i malati all'ultimo stadio hanno già, nel corso della loro vita, saccheggiato quelle degli altri, inebriandosi dei profumi e degli aromi, dei linguaggi e dei codici segreti, e giungere perfino, in alcuni casi estremi, a rischiare il sintomo dissociativo dello sdoppiamento della personalità. Ho conosciuto un tizio, un ex innamorato, completamente pervaso dallo spirito del Leopardi, malinconico e con l'aria "bella e maledetta" poteva innamorarsi solo di donne a nome Silvia e così noi, tutte le altre, ci ribattezzammo, con entusiasmo, tutte Silvia. I contagiati dal "morbo del poeta", che non ci crederai ma in tutto e per tutto presenta gli stessi, romantici sintomi del "morbo del legionario", poi, iniziano a delirar di proprio, versi scritti e recitati e cantati. Qualcuno, nello stadio più avanzato della malattia, ha tentato, combinando il "metodo subliminale", e la "trasmissione del pensiero", di trasmettere, attraverso la radio, le sue liriche, per trovar un sollievo ed un appagamento sia pur momentaneo, condividendo col mondo la propria febbre.
Il morbo del poeta, Antoine, è infido e pernicioso, fatti un giro in Blogosphere e vedrai quanti colpiti da questa catastrofe declinano al mondo, e agli incauti lettori, il malessere peregrino ed infausot delle loro anime. Il morbo del poeta, Antoine, è altamente contagioso e se lo contrai sei condannato a vita a poter bere solo in quartine e terzine, nutrirti di strofe pentastiche ed eptastiche (che sanno più di medicina che di buon cibo) e, se sei a dieta, solo con gli striminziti, ma salutisti, haiku. Non è una bella vita!
Avrei ancora scritto molto, Antoine, riguardo l'argomento (non ho neppure sfiorato il tema "sentimentinparticoalrequellodellamore" nè, tantomeno quello del "sessocheancheipoetilopraticanosiapureammantatodispiritualità".
Antoine t'embrasse en français qu'il est, entre toutes les langues, le plus musical, le plus poétique à bientôt Marlene
UP stile Zeno Cosini?
RispondiElimina:D
RispondiEliminaattenzione: all'interno della poesia c'è un link da non perdere
RispondiElimina"posso smettere quando voglio".
RispondiEliminaTipica frase di tossicodipendenti.
Me lo ripromettevo anch'io,
RispondiEliminaogni sera,
poi, però, mi sono rassegnata alla modica quantità!
Un pacchetto di poesie al giorno è un sogno Giardi...Vorrei leggerle tutte.
RispondiEliminahai provato con le poesie elettroniche? stanno andando alla grande, puoi addirittura regolar l'intensità dei sentimenti, eppoi eliminano la combustione dei sogni, ai giorni d'oggi non è poco. :)
RispondiEliminail pande cinese dice:
RispondiEliminapelchè smettele? non smettele mai caro GiaLdy!
baci
Sandra
A volte pensi di poter smettere ma poi cadi in tentazione.
RispondiEliminamacché smettere. non sia mai!
RispondiEliminaMa che scherzi! Le quartine sono una vera e propria droga... vedrai come è difficile quando ci proverai. Sarà più forte di te.
RispondiEliminaForse passerai alle terzine... ma poi... quartine quartine. Sono il sale della vita.
la tentazione è forte.
RispondiEliminadi appoggiarsi all'immagine e partire da lì e tirar fuori altre cose.
ma invece sai che ti dico, giardi?
passa qua, un tiro, solo uno.
li sai fare i cerchi col fumo di parole?
ma certo che li sai fare, li fai sempre.
Scrivo
RispondiEliminaun pacchetto di poesie al giorno
ma posso smettere,
posso smettere quando voglio
IL MORBO DEL POETA
Sai che non è vero anzi, peggio, come capita ai contagiati all'ultimo stadio, agli irrimediabili, il cu bisogno aumenta sensibilmente mese dopo mese, giorno dopo giorno, ora dopo ora, fino a cadere nell'estasi irreversibile dalla quale non ci si desta se non per bere un bicchier d'acqua o dar si una grattatina in testa con l'espressione marziana di chi arriva da un altro pianeta.
Il pianeta della poesia, appunto.
Di solito i malati all'ultimo stadio hanno già, nel corso della loro vita, saccheggiato quelle degli altri, inebriandosi dei profumi e degli aromi, dei linguaggi e dei codici segreti, e giungere perfino, in alcuni casi estremi, a rischiare il sintomo dissociativo dello sdoppiamento della personalità.
Ho conosciuto un tizio, un ex innamorato, completamente pervaso dallo spirito del Leopardi, malinconico e con l'aria "bella e maledetta" poteva innamorarsi solo di donne a nome Silvia e così noi, tutte le altre, ci ribattezzammo, con entusiasmo, tutte Silvia.
I contagiati dal "morbo del poeta", che non ci crederai ma in tutto e per tutto presenta gli stessi, romantici sintomi del "morbo del legionario", poi, iniziano a delirar di proprio, versi scritti e recitati e cantati.
Qualcuno, nello stadio più avanzato della malattia, ha tentato, combinando il "metodo subliminale", e la "trasmissione del pensiero", di trasmettere, attraverso la radio, le sue liriche, per trovar un sollievo ed un appagamento sia pur momentaneo, condividendo col mondo la propria febbre.
Il morbo del poeta, Antoine, è infido e pernicioso, fatti un giro in Blogosphere e vedrai quanti colpiti da questa catastrofe declinano al mondo, e agli incauti lettori, il malessere peregrino ed infausot delle loro anime.
Il morbo del poeta, Antoine, è altamente contagioso e se lo contrai sei condannato a vita a poter bere solo in quartine e terzine, nutrirti di strofe pentastiche ed eptastiche (che sanno più di medicina che di buon cibo) e, se sei a dieta, solo con gli striminziti, ma salutisti, haiku.
Non è una bella vita!
Avrei ancora scritto molto, Antoine, riguardo l'argomento (non ho neppure sfiorato il tema "sentimentinparticoalrequellodellamore" nè, tantomeno quello del "sessocheancheipoetilopraticanosiapureammantatodispiritualità".
Antoine t'embrasse en français qu'il est, entre toutes les langues, le plus musical, le plus poétique
à bientôt
Marlene
Mi sei mancato! Accidenti se mi sei mancato :)
RispondiEliminaanche senza filtro!
RispondiEliminaSe smetto mi consumo, e non ci tengo proprio guarda!!!!
RispondiEliminaHai un ottimo blog ^-^ Complimenti!
Un abbraccio
Fabio
Forza e coraggio, il Primo Passo è il più difficile...
RispondiEliminaQuesto non chiede neppure commenti. Dopo lo condivido pure su twitter. Geniopoeta.
RispondiEliminamenzogne.
RispondiEliminaNon smettere dai.. no non farlo!!
RispondiElimina