
Si è vero, ho una BMW ma solo perché BMW stà per Bob Marley
and the Wailers e non perché mi piacciono le automobili di lusso.
Erano bastati pochi mesi per trasformarla, ora era finalmente una città senza vicoli come tutti volevano. In fondo al panorama un solo albero grigio coi rami impennati fuori sagoma tentava di non affogare sull'orizzonte.
La ragazza frugava nella cassetta dei souvenir come se avesse perso le chiavi di casa, i ricordini in metallo leggero replicavano tutti dei piccoli soli. Una stella colorata di giallo picasso era diventata il simbolo della città, della sua infinita estate. Era però un matrimonio di interesse quello tra il vecchio gigante rosso e la giovane metropoli senza mutande; si vedeva benissimo che dormivano in letti separati, quando riuscivano ad addormentarsi. Era rimasto solo quel piccolo colle appena dopo la nuova, ennesima, zona pedonale. Un muscoletto sporgente su un grosso braccio incazzato, muscolato di nuove costruzioni, piccolo bozzo di ricordi invalicabili.
Scendendo dalla collina A. si accorse che avevano aperto un altro negozio in franchising di emozioni. Questa settimana organizzavano un Corso di Malinconia senza ausilio di farmaci (a pagamento). Davanti al ComproOro la guardia giurata stuzzicava la serigrafia di padrepio stampata sulla fondina. In vetrina gli orologi erano tutti stoppati e in fondo allo scaffale brillava la solita collana che pareva rubata ai re magi. Come faranno a campare.
L'amministrazione aveva installato un Verificatore di Look accanto alle colonnine antinquinamento, i PM 10 erano già fuori controllo alle 7 di mattina e fra poco sarebbero scattate le sirene. I verificatori erano stati ruffianamente configurati dall'amministrazione uscente per provare a farsi eleggere per un secondo mandato; ripetevano di continuo : STAI da dio !
In vetrina da Animal House un cartello segnalava ai clienti che erano nati i nuovi piccoli del pitone bianco Belushi; angeli e pitoni hanno sempre avuto problemi di riconoscimento sessuale in questa città. Gli omosessuali erano spariti invece.
A. ha aperto il suo negozio SoloVintage. Le chitarre elettriche erano da scontare di un ulteriore 30 % se le voleva vendere. Quest'anno andavano solo gli stivali alti col pelo (STAI da dio!) e i forni a microonde. Sarebbe bello si riuscisse a trovare le prese schuko per farli funzionare, ma l'ultima l'aveva smontata sei mesi fa in un vecchio garage prima del crollo. Le tripolari poi sono anni che non si trovano. Fa tristezza vederli uscire dal negozio mentre trascinano la coda morta.
STAI da dio !
che angoscia sta città STAI da dio!
RispondiEliminaIl verificatore di look? Che incubo!
RispondiEliminaBacio e buona giornata
Dovevo proprio prendere un paio di cose visto l'arrivo dell'autunno ...
RispondiEliminaLa fondina con l'immagine di Padre Pio vale più di mille discorsi.
RispondiElimina:-)) Al Corso di Malinconia senza farmaci m'han chiamato per una docenza... verrò con gli stivali alti col pelo, anche d'estate, perchè fa figo e sto da dio... ci vediamo a lezione!!
RispondiEliminaChe racconto fantastico, mi disturba ma mi fa ridere il 'corso di malinconia': un po' diverso da quelli che seguo io!
RispondiEliminaGrazie per il commento, sei mitico.
angeli e pitoni, ottima accoppiata :-)
RispondiEliminaun sorriso e un saluto
forse son tornata
forse
:-)))
come Camelie e Jack, angeli e pitoni
RispondiEliminaforse più Angeli Neri
:)
Tragica città dove resta
RispondiEliminasolo piccolo bozzo di ricordi invalicabili.
Non corre più la fantasia
tra la via Emilia ed il West-
Stai da Dio, ripetuto all'infinito
ti far star da Dio
e tu quindi sei Onnipotente
Raggiungi la pace dei sensi
e compri la malinconia
per dar una botta di vita a
quell'eterna e stancabile serenità
che t'ossessiona!
gli omosessuali son spariti con tutti i tipi di prese,
crollati assieme all'ultimo garage
e PadrePio a forza di prendere
se l'è proprio presa
La sua effige ora è sulle Mercedes Station Wagon,
ultima terapia per i mali non curabili!
Ed anke in quell'ultimo viaggio si sta da dio!
Sempre alla grande Giardy!
One kiss
Elisena
letto e alcuni passaggi riletti... meritavano
RispondiEliminaciao! mirco
ripetizioni? ci mancherebbe, bastano già le lezioni normali ihihihihih
RispondiElimina:-(
Già una città senza vicoli m'inquieta da gatta genovese ........
RispondiEliminaPICCOLA CITTA'
RispondiEliminaNon c'è molto da dire su questo fazzoletto di cemento se non che ci sono nato io e c'è nata lei.
Siamo nati sotto la cupola di questo sole perenne, ignorando che ci avrebbero atteso anni senza stagioni e malinconica monotonia.
Lei è nata un paio di minuti dopo di me, espulsa dallo stesso utero.
Non ho pianto subito ma ho aspettato lei: due pianti e due respiri.
Le mammelle non erogavano latte a sufficenza per le nostre duplici esigenze.
Niente sembrava bastasse.
Neppure l'amore.
Col tempo abbiuamo capito quanto è facile l'amore, ma quanto è difficile,invece, viverlo.
Così la precedo sempre di due passi: l'affiancamento non è contemplato.
Si accendono, nel tempo del nostro passaggio, i sussurri della città.
La piccola metropoli ha ormai preso da tempo le distanze da noi.
Un ripudio silenzioso ed unanime.
Ci specchiamo in una vetrina, io sto due passi avanti, lei due passi dietro, e mi sorride.
Lei è l'angelo ed io il pitone.
Ma siamo identici ed interscambiabili.
Io e lei siamo l'enigma che mantiene in vita questa città così malinconica, fatta solo di vetrine e di finestre.
Antoine, nella Babilonia di cui tu narri ho scoperto questa storia d'amore di cui nessuno voleva raccontare.
Un bacio
A presto
Marlene
Sono immagini fortissime... quasi inquietanti...
RispondiEliminaLo rileggerò... :)
...franchising di emozioni...che spettacolo!
RispondiEliminacondivido la tua pena.
RispondiEliminaImpressionante serie di metafore!
RispondiEliminaUna città tragica e dannatamente vera
RispondiEliminanon poi così surreale...ahimé!
RispondiEliminaE'geniale. Ti sei superato...e poi quel corso di malinconia!
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