martedì 16 novembre 2010

Zoccoli




Tutto il mondo è diviso in due parti, delle quali una è visibile e l'altra invisibile. Il visibile non è che il riflesso dell'invisibile (Zahar I,39)


Fuori dal programma ministeriale
Tenetevi tutti per mano o mettetevi un braccio sulla spalla quando camminate.
Nelle favole quando liberi un pesce magico hai diritto ad un desiderio.
Da queste parti i pesci rossi di fiume si chiamano zoccoli (nessuno sa perché) e con quelli forse funziona.

Il maestro si chiama Biagio e i suoi bambini lo adorano. Oggi sono usciti per una lezione all'aperto. Hanno camminato per due chilometri prima di arrivare davanti al campo di fronte al parcheggio dell'ipermercato.
Quel posto si chiamava "il cavallaio" perchè c'era un grosso allevamento. Biagio mostra ai suoi alunni la mascella di un animale trovata quando era ragazzo proprio in quel campo.

Fuori dal programma ministeriale
Sansone uccise 1000 persone con un'arma del genere
Per uccidere qualcuno c'è sempre un modo facile, una scusa si trova. Per abbracciarlo ci serve una ragione profonda, un'emozione vera.
Trovare una scusa per abbracciare può essere la soluzione

Fuori dal programma ministeriale
Lo sapete quanti ponti abbiamo attraversato per arrivare qui ?

I bambini si guardano stupiti. Per arrivare lì hanno attraversato solo un fiume : il ponte sull'Arno. Alzano tutti la mano.
Invece sono tre (quasi quattro). Non vi siete accorti della salita sopra quel fosso ? Quello è un fiume e si chiama Vingone.
Vi ricordate come si chiama la casa del popolo prima del parcheggio ?
Il Tripetetolo, il nome deriva da rio petreto : fiume di sassi. Sotto c'è un fiume.
Poi c'è quello che avete visto tutti.

Come si chiamano i fiumi che si vedono solo d'inverno ?
A carattere torrentizio, brava Matilde.

Il quarto se lo ricordano in pochi. Era in fondo a questa strada. Ci pescava solo il Ginaccio . Il Ginaccio non voleva nessuno vicino alla sua lenza. Quando prendeva gli zoccoli s'incazzava. Secondo lui erano i pesci rossi che vendevano alla fiera o quelli che i ragazzini buttavano nello scarico (non erano morti?). Li lasciava soffocare sul greto del fiume appena pescati. Boccheggiavano ma non sembravano soffrire, era come se baciassero...

Un tuffo rosso davanti a un tramonto con la maglietta rossa : chi se lo scorda.

Fuori dal programma ministeriale
Ginaccio aveva un compagno di banco che si chiamava Sansone.
Quando da ragazzino liberi uno zoccolo vuol dire che desideri davvero diventare un maestro.
Per i pesci contare i ponti è sempre stata una necessità.

28 commenti:

  1. un maestro lo avrei voluto tanto anche io
    belisimo, mi pice assai..
    Un tuffo rosso davanti a un tramonto con la maglietta rossa : chi se lo scorda

    RispondiElimina
  2. E' sempre un insegnamento oltre che pura poesia e svago, tornare qui. Conservo questo e quanto sempre mi lasci...deliziosamente:-)
    Maestro. Un abbraccio:-)

    RispondiElimina
  3. questa storia è solo una scusa per abbracciarci tutti, ci hai stretti intorno a te. sei un maestro.

    RispondiElimina
  4. Per uccidere qualcuno c'è sempre un modo facile, una scusa si trova. Per abbracciarlo ci serve una ragione profonda, un'emozione vera

    ora so perchè prima o poi ti abbraccerò

    RispondiElimina
  5. Un bravo maestro, che coglie anche quello che non si vede ma che c'era.

    Un bacione

    RispondiElimina
  6. MONOLOGO ESISTENZIALISTA DI UN PESCE DI FIUME
    Il mondo, qua sotto, è molto più complicato di quello che voi, da lassù, immaginate.
    Meno caotico, certo, ma anche più difficile.
    I tranelli piombano dall'alto, dalla superficie delle onde, quello che per noi è l'equivalente del vostro cielo.
    Le esche galleggiano senza fretta, prima o poi qualcuno sempre abbocca: sono le nostre mine antiuomo che, però, non esplodono ma ti dilaniano in silenzio, mentre un filo ti catapulta nell'aria, per poi lasciarti agonizzare nella secca.
    Un volo acrobatico, le pinne trasformate in ali, solo per un breve momento, quanto è potente il braccio di Sansone a librar la lenza in aria.
    Sansone, al pari delle balene, si nutre di minutaglia ed alimenta le leggende su pesci enormi che qui circolano, ma no......qui da noi non ce ne sono.
    E men che mai di pesci magici.
    Tempo fa c'è stato un bambino che voleva vedere uno di quei pesciolini rossi, deti zoccoli o pesci delle fiabe, era con in gita scolastica, si è sporto troppo dalla balaustra del ponte ed è caduto in acqua.
    Dalla superficie delle onde piombano molte cose qui da noi......non solo trappole.
    Come ho detto, in questo fondale di fiume, non ci sono pesci enormi, nessuno quindi in grado di riportare il piccolo alla superficie, ma c'era sempre l'esca di Sansone puntata contro di noi in acqua, esca conosciutissima da tutti qui e dalla quale ce ne teniamo alla larga.
    A salvarlo è stato un BARBO che ha pilotato l'esca fino al bambino che lo ha agganciato.
    Il braccio di Sansone è davvero potente.
    Le braccia del bambino, invece, quando lo ha sollevato in aria, sembravano ali spezzate.
    Ma ce la farà.
    Non aveva l'esca conficcata in gola.

    Un bacio, Antoine
    I tuoi racconti sono sempre più simili a poesie
    Marlene

    RispondiElimina
  7. Pesce rosso tu avrai il mio scalp(it)o.

    RispondiElimina
  8. Senza nulla togliere allo scritto... ma la copertina è straordinaria!!!!
    Ciao! mirco

    RispondiElimina
  9. I maestri, che sono sempre meno, anzi quasi non esistono più, volano più alto delle maestre.

    RispondiElimina
  10. un segno di pace...
    scambiare un segno di pace è una cosa di pura facciata, una stretta di mano con un sorriso forzato mentre pensi a tutt'altro.

    I maestri son diventati rari come una stretta di mano sincera, che sia o no un gesto di pace

    :-)mandi
    oggi son come il tempo
    uggiosa

    RispondiElimina
  11. Per uccidere qualcuno c'è sempre un modo facile, una scusa si trova. Per abbracciarlo ci serve una ragione profonda, un'emozione vera.
    Trovare una scusa per abbracciare può essere la soluzione


    Questa cosa mi ha molto colpita, ma non credo potrò mai farla mia. Io non ho nemmeno mai abbracciato mia madre in 34 anni, e di "Scuse" potevo trovarne mille mila...

    RispondiElimina
  12. Guarda... "per i pesci contare i ponti è sempre stata una necessità" è una grande verità!!!!

    RispondiElimina
  13. è la prima volta che vengo nel tuo blog e nn ho capito qst post...è un libro che hai scritto?

    www.baselements.blogspot.com

    RispondiElimina
  14. Ma perché liberare i pesci? per fargli passare i ponti?
    Ho una vasca grossa grossa e all'inizio c'erano 3 o 4 pesci e passavano tutto il tempo ad inseguirsi e io pensavo che si volessero picchiare. Invece volevano fare tanti altri pesci rossi...

    RispondiElimina
  15. ..videi stupendi.Mi hai fatto venire in mente i miei tuffi vicino agli scogli e/o al porto di Napoli...qualcosa è cambiato ed in peggio purtroppo. Un saluto.

    RispondiElimina
  16. uno due e tre, attraversavo ponti ma i fiumi erano sei, quattro cinque sei otto, conta e riconta non tornavano mai, io sì, vi tornavo da bambina, la mia terra era di piccoli e grandi fiumi ( vicino anche l'Arno, quasi alla foce) e torrenti e rii, e gore, ruscelli chiaccheroni, e stagni...infondo la palude dei fuochi fatui dove immaginavo gli zombie...
    che salto mi hai fatto fare Jardigno! un volo grande e bello, forse di una filastrocca senza senso
    buongiorno, buongiorno!

    ventisqueras...uffi, il cattivaccio del tuo editor non mi accetta loggata

    RispondiElimina
  17. Ma se una , per esempio, più avanti nel cammin di mezza via, le viene la passione di stare ore ad ammirare i pesci rossi e a comprarli per liberarli, vuol dire che ha una possibilità di diventare docente universitario?

    RispondiElimina
  18. Mi piace molto l'idea che per i pesci contare i ponti è una necessità......non lo avevo mai pensato!
    Sono in accordo con te, trovare le ragioni per abbracciare è complicato e semplice allo stesso tempo, figuriamoci per un bacio, di quelli veri, sentiti...mooolto più fcile fare sesso, sennò le "zoccole" come le spieghiamo??
    Un abbraccio, vero.Syl

    RispondiElimina
  19. maestri così ai miei tempi non mi pare esistessero... loro erano sempre dentro al programma ministeriale

    RispondiElimina
  20. Per applicare un programma ministeriale c'è sempre un modo facile, una scusa si trova.

    RispondiElimina
  21. Secondo me è una balla quella dei pesci che devono contare i ponti! Che se ne fanno dei ponti se possono volare??

    RispondiElimina
  22. Con e senza cuori rossi. Vigliacchi e coraggiosi. Poetici e prosaici. Pescatori e pescati. Un rollio necessario. Con o senza abbracci!

    RispondiElimina
  23. i programmi extraministeriali sono sempre i più interessanti...

    RispondiElimina
  24. ...con un abbraccio grande, per il tuo delizioso pensiero, Maestro:-)

    RispondiElimina
  25. un ottimo maestro!!!

    buon inizio settimana ^_______^

    RispondiElimina