giovedì 11 novembre 2010

Cartagine II


Luigi è seduto sulla panchina di fronte all'albero. Non è precisamente al centro della panchina, perchè non si fida del mondo. E' sull'esatto baricentro, proprio perché non si fida del mondo.
Guarda l'albero e scrive. Osserva le foglie.
Lui sa distiguere con esattezza quelle che cadono da quelle che volano.
Sulla sua scheda all'ambulatorio c'è scritto affétto da autismo. Affètto scrivono gli altri.

Luigi conosce tutte le battaglie della Storia.
Sa bene cosa è sucesso a Zama, ad Austerlitz; quanti morti c'erano sulla spiaggia di Guadalcanal.
Luigi sa precisamente dov'era il maresciallo Ney durante la battaglia di Waterloo, ma non si ricorda come si arriva a casa nostra.
Allora gli abbiamo fatto dei cartelli, come quelli dei matrimoni; li attacchiamo su tutto il tragitto.
Persino sul campanello di casa; l'ho scritto sotto i cognomi : Cartagine.
Così la trova di sicuro.

Luigi guarda con attenzione le foglie, perché non è così facile come pensate tutti.
Non ci sono solo foglie che cadono e foglie che volano.
Per esempio ci sono foglie che all'inizio volano per un po' e finiscono per cadere.
Ci sono quelle che cadono e poi prendono il volo.
Le migliori

42 commenti:

  1. le storie sono due e si dividono un titolo. quella l'avevo già pubblicata, ma l'ho riscritta perché così voleva

    "La misura dell’amore è amare senza misura"
    Sant’Agostino

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  2. Mistifichiamo l'amore, riempiendolo di però e di anche se...
    Anche se qui han tolto la panchina di fronte all'albero (almeno, l'albero resiste), e non ci sono nomi sui citofoni, ma solo battaglie perdute.

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  3. ci sono foglie che danzano, se ci metti un sottofondo stai certo che danzano. strepitoso

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  4. che tenerezza… struggente e poetico post! senza punto… :)))

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  5. A volte anch'io mi incanterei a guardare i colori dell'autunno fino a perdere la strada di casa..

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  6. Il vento cattura le foglie e le fa volare come farfalle.

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  7. Che personaggio affascinante. Anch'io ho una passione per le foglie che cadono e poi planano.

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  8. immagino tu abbia letto Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon, se no te lo consiglio vivissivissimamente!

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  9. bello bellissimo arrivare a Cartagine, in qualche modo.

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  10. Bellissima la citazione di Sant'Agostino!

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  11. Peccato che gli "autisti"(come dicevano i miei bimbi a scuola, come dicevano "sto fando..." o "il lastuccio") non vogliono essere abbracciati...lo vorrei tanto abbracciare Luigi.

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  12. Che bel racconto. Molto dolce e delicato, proprio come le immagini che ci offre nelle sue righe.

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  13. ho apprezzato molto il secondo racconto ...

    ciao e buon weekend ^_____________^

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  14. è una forma di difesa
    l'autismo
    chissà come ci si sente
    se ci si sente liberi
    o prigionieri

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  15. Carinissimo....
    un buon fine settimana per tutto il fine settimana!

    mirco

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  16. Luigi guarda le foglie
    e le foglie autistiche
    comprendono Luigi!
    Gli autistici sono
    persone che vivono
    tra le foglie di se stessi
    e quando cadono in terra
    o prendono il volo,
    nessuno se ne accorge!
    A presto
    Elisena

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  17. :-) "le migliori"..racconto stupendo, sei un pittore.

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  18. Passo per un abbraccio e per augurarti buon week end!

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  19. giardi che spaccia poesia e spesso la crea

    extra:la magia è magica sia che sia vera sia che sia creata a tavolino, il trucco c'è ma non si vede

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  20. Complimenti all'autore per la capacità di osservazione profonda e per aver delineato con poche, nitide, pennellate un mondo che ci è sconosciuto.
    A volte mi chiedo come ci vedano le persone affette da autismo...
    A presto, Vita

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  21. Lascia che ti dica grazie. Penso di aver imparato qualcosa di più sullo scrivere e molto altro di più sul vivere. Con quelle due righe alla fine hai scosso persino le pareti della stanza da cui scrivo.

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  22. ok, ok, ma quando l'albero rimane spoglio Luigi che fa?
    (un po' di cinismo ci voleva, eh!)

    scherzo ovviamente... Giardi è una bi-storia veramente delicata e molto poetica...
    le foglie che non si arrendono e riprendono il volo dopo la caduta sono fantastiche, specialmente quelle che assumono la forma del riscatto...

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  23. "La misura dell’amore è amare senza misura"
    Sant’Agostino

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  24. Toccante....le foglie che cadono e che poi riescono ad involarsi ancora, hanno bisogno di un soffio di vento...non dimentichiamocelo, la foglia non sia troppo orgogliosa ed il vento non sia indifferente.
    Toccante, racconto toccante.

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  25. le tue storie sono tenere come le foglie che aspetto per la primavera
    ciao jar
    barche di carta

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  26. il vento mi ha portato qui a lasciarti un saluto, il vento mi sospinge oltre ma con un sorriso in più...veramente bello ^_^ (il video delle foglie te lo "rubo"!)

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  27. E' bello questo andare delle parole, questo tuo portarci senza farci cadere.
    :-)

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  28. bellissimo! ho amato quelle foglie una ad una, ho amtao Luigi con le sue "battaglie", e ho amato quel cartello di Cartagine ....

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  29. ..conoscevo un ragazzo affetto da autismo, non ho mai capito niente di lui, tranne lo sguardo tenero e le mani dolcissime...

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  30. La foglia che cade e poi riprende il volo è senza dubbio la migliore!

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  31. Se è sul baricentro è fulcro e ingloba tutte le "cose".
    Annulla tutti gli opposti e contrari, una dimensione mistica.

    undercaos

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  32. Pensa che mio figlio un giorno che eravamo in auto con i finestrini aperti mi ha detto: "Mamma che bel rumore fanno le foglie quando saltellano qua e là portate dal vento!".
    I tuoi racconti mi lasciano sempre un bel sapore (anche se molto spesso non riesco a lasciare un commento: mi perdoni?).

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  33. bellissimo post, affascinante e leggero come affascinanti, bellissimi e leggeri sono i bambini autistici.
    Mi ha colpita questo commento, che più che un commento è una poesia
    "Luigi guarda le foglie
    e le foglie autistiche
    comprendono Luigi!
    Gli autistici sono
    persone che vivono
    tra le foglie di se stessi
    e quando cadono in terra
    o prendono il volo,
    nessuno se ne accorge!
    A presto
    Elisena

    che brava!

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  34. A casa dei miei c'è un enorme faggio. Da casa mia, anche se è piuttosto vicina, ne vedo solo la cima.
    Ieri ho aperto la finestra per far entrare aria fresca ed ho sentito delle foglie bisbigliare, poco lontano. Ho guardato il faggio ed ho visto un gruppo di foglie staccarsi da un gruppo di rami, per poi sfarfallare colorate verso la mia finestra. Sono saltate sulla prima folata di vento di passaggio per sfidare la pioggia e prendere il volo, passando a salutarmi prima di continuare il loro viaggio!
    Chissà se stanno scoprendo il grande mondo o se poco più avanti si sono sparpagliate a riposare, ognuna nel suo nuovo piccolo mondo. Di certo, comunque, si sono divertite.

    Una ventata di aria fresca in faccia e di calore nel cuore.

    Anna B. (non riuscivo a commentare col solito profilo)

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