Al Dottor L. il conto non tornava. L'indice di rotazione sembrava a posto. Secondo il numerino che compariva sulla calcolatrice il magazzino si rinnovava 2,7 volte l'anno. Cos'è che non andava ? Come mai certi parziali erano così sballati?
Il programma non ci aiutava e le valutazioni fatte esclusivamente sui tabulati non portavano da nessuna parte : bisognava vedere di persona, visitare l'enorme magazzino.
Vi dò un po' di coordinate. Ho lavorato per qualche anno in un famoso negozio di Firenze che aveva le vetrine in palazzo Mattei. Palazzo Mattei si specchia di fronte a palazzo Strozzi in una delle piazze più famose e belle del centro di Firenze. I fiorentini avranno già capito di quale celebre negozio si trattava.
...
Passai una settimana fra gli scaffali a ricostruire i registri con la storia dei tessuti. L'inventario era una vera impresa all'interno di quei lunghi corridoi pieni di merce.
Una sera, in fondo ad una scaffalatura, in un corridoio coi neon che mi illuminavano a strappi; vidi una enorme scatola. Era più alta di me e non si capiva bene cosa ci potesse essere dentro. C'era però una scritta al centro : ARANCIO.
Passai l'ora successiva provando a far scendere la scatola dallo scaffale. Un'ora dopo, con l'aiuto di E. riuscì a guardare dentro quel pozzo di cartone : era pieno di calzini arancioni. Arrivavano quasi al bordo della scatola.
Il compratore di quel settore continuava a riassortire i calzini in tutti i colori e taglia infischiandosene delle rimanenze. E questo si ripeteva da anni.
Sembra niente, una cosa da poco, ma non è il costo, lo spreco e la stupidità che mi colpì.
Non era solo quello, ma soprattutto la scoperta che c'era qualcosa che nessuno voleva. C'erano delle cose che non piacevano a nessuno, nessuno. Non puoi non pensarci.
Come quando ti trovi al cinema da solo, come quando vedi una colonna di remainders intonsa, come i fiori della carità al cimitero, come un' auto invenduta in un angolo del parcheggio piena di polvere, come la visita ad un canile comunale.
Preferisco non proseguire oltre questo post.
a foto è tratta da :
RispondiEliminahttp://weheartit.com/entry/444102
GINGER NUT
Se non l'hai mai sentita ti consiglio l'ascolto di una canzone di Vinicio Capossela intitolata il paradiso dei calzini che poteva fare da colonna sonora al tuo bel post.
RispondiEliminaNon esistono più le famigerate ricerche di mercato???? L'impressione che avevo io è che vendessero invece solo ciò che va per la maggiore, con grande difficoltà per chi ha gusti più personali.
RispondiEliminaIn quanto ai calzini secondo me vanno dove vanno anche gli ombrelli...
Troppo sgargiante per essere indossata, troppo.
RispondiEliminaButtata in una scatola del magazzino per questi colori esageratamente accesi che illuminano i marciapiedi di notte.
Mi sento un pò un calzino arancio...
Dove vanno a finire i calzini
RispondiEliminaquando perdono i loro vicini
dove vanno a finire beati
i perduti con quelli spaiati
quelli a righe mischiati con quelli a pois
dove vanno nessuno lo sa
Dove va chi rimane smarrito
in un’alba d’albergo scordato
chi è restato impigliato in un letto
chi ha trovato richiuso il cassetto
chi si butta alla cieca nel mucchio
della biancheria
dove va chi ha smarrito la via
Nel paradiso dei calzini
si ritrovano tutti vicini
nel paradiso dei calzini..
http://www.angolotesti.it/V/testi_canzoni_vinicio_capossela_1740/testo_canzone_il_paradiso_dei_calzini_862921.html
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RispondiEliminanell'ultimo link il racconto originale
RispondiEliminaTurkey
Ciao, in effetti la stupidità umana non ha limiti, ti capisco perchè nel 70/71, un secolo fa:-) lavorai alla rinascente..incuria e spreco. Un cordiale saluto.
RispondiEliminabeh...per indossare calzini color arancio...ci vuole una forza d'animo strepitosa!
RispondiEliminap.s.: ma erano lunghi o addirittura...corti?!?
ciao.
volovivace
se posso continuare io:
RispondiEliminacome la vagina della binetti, i perizoma per cani di grande taglia o la vagina delle monache di clausura. ops, chiedo perdono per la ripetizione.
Poveri calzini abbandonati a se stessiper l'eternità, senza la speranza di trovare mai il paio di scarpe del loro sogno .... birulò
RispondiEliminanaturalmente miaooooooo
Il negozio dovrebbe essere Principe, se non erro, e la stupidità tutta umana di continuare ad insistere malgrado le avverse fortune del calzino arancio sarà anche stata la causa del suo "fallimento"? Avrei speranza di no.
RispondiEliminaSi,lascia un pò di tristezza...tutte quelle cose lasciate in un angolo che nessuno vuole....peccato per i calzini arancioni....avrebbe potuto metterli in extra super saldo magari qualcuno li avrebbe comprati...anche solo per mettere in casa....
RispondiEliminaeh sulla visita al canile mi son commosso anche io. per il cinema invece, non so. una volta mi son trovato da solo, in piena estate in un cinema dove ritrasmettevano la saga di guerre stellari. convinsi la maschera a farmi portare dentro della birra. birra e guerra stellari. fu una notte fighissima.
RispondiEliminaeheheheheheh
RispondiEliminaquanti calzini arancioni!!!!
sì, le rimanenze fanno capire quanto spreco ci sia.... perché ordinarli se nessuno li acquista...
beh io i calzino arancio li porto... se fa freddo combinati con un paio viola anche. Ora poi l'arancio è di moda... o no?
RispondiEliminaVoglia di spremuta d'arancia..
RispondiEliminaI calzini arancio da uomo sono orribili, ma da donna non sono male. :)
RispondiEliminaEvidentemente il negoziante era un abitudinario cronico!
Ciaooo.
Passo per un saluto. Ho eltto il tuo scritto e mi sono sentita vicina alle considerazioni finali. Ci sono momenti in cui una sensibilità più forte si accende e ti senti vicino alle cose. Magari sono piccole e banali..ma nella loro semplicità ti parlano... e forse ti ricordano cose personali..
RispondiEliminaSenti ma mica per caso il compratore di quel settore fa anche il ministro :D ???
RispondiEliminaA volte nemmeno sappiamo dell'esistenza di certe cose... forse semplicemnte perchè non vengono presentate nella giusta luce, forse perchè essere diversi ci fa più paura che essere noi stessi, forse perchè non è ancora giunto il giusto tempo per guardarci dentro e capire quali sono i NOSTRI veri bisogni. Doreen
RispondiEliminaDa bambina ho letto IT di King, da allora l'arancione ( colore ricorrente nel libro) ha perso per me ogni attrattiva....
RispondiEliminaProposta........................forse i calzini arancione si possono inviare agli Arancioni...............o non vanno più di moda neanche loro?
RispondiEliminaQuei calzini spaiati potrebbero essere proposti a Gianni Ippoliti, lui non avrebbe nessuna difficoltà ad indossarli:è un grande!
RispondiEliminaCosì come credo che ci sia sempre una possibilità anche per l'auto rimasta invenduta, ecc...la speranza è l'ultima a morire
Io sono una di quelle che, a volte, al cinema ci va da sola.
RispondiEliminaSono un calzino spaiato, e un'estimatrice di Melville, che leggevo da ragazzina.
grazie x la visita! ciao, Luis
RispondiEliminail paradiso dei calzini è esilarante, i calzini arancio servono per il freddo ai piedi perchè vengono dalla sicilia...
RispondiEliminaciao jar
barche di carta
Provare a tingerli e riproporli no... eh???
RispondiEliminaMagari si vendono... :-)))
Ciao Giardigno felice serata... un abbraccio
Li compro io, tutti.
RispondiEliminaE da un'altra parte del mondo comprano solo calzini arancioni e rimangono invenduti quelli bianchi.
RispondiEliminaDove? Eh non lo so, se lo saprei, te lo dicessi. :-P
RispondiEliminaBartleby era piccante e speziato? Nient'affatto. Lo zenzero quindi non aveva alcun effetto su Bartleby.
RispondiEliminaAdorava forse calzini arancioni o calzoni arancini allo zenzero... i famosi zenzerini alla Bartleby, prima di roteare i pollici?
i tuoi calzini arancio hanno fatto la fine di tutti gli eccentrici in un mondo di cloni.Chiusi in uno scatolone nascosto nell'angolo più buio del magazzino.
RispondiEliminabrr... gasp.. calzini arancioni ?? ma sono orrendi
RispondiEliminaperò se il prezzo è buono li potrei riciclare e farne tanti bei pupazzi ^ __ ^