Non riusciamo più a riconoscere la poesia dei simboli. Quando entriamo in una piazza italiana come Piazza Signoria a Firenze non ci troviamo di fronte solo a delle statue; quelle opere ci parlano. Giuditta che tende la testa di Oloferne ci dice qualcosa, il Perseo con la testa di Medusa e il David (anche se è la copia) ci dicono qualcosa. Quando ci troviamo di fronte alla facciata di una chiesa ci sono decine di simboli ed ognuno esprime, non solo una tradizione, ma soprattutto un sentimento.
-In quanti sanno riconoscere la santa con la palma e l'agnello in braccio (S.Agnese) e in quanti distinguono il libro che accompagna S.Agostino da quello di S.Domenico ? E il santo col bastone fiorito (S.Giuseppe) ?
Mi fanno ridere quelli che difendono il crocifisso anche se di quel simbolo non riescono più a cogliere l'essenza né la verità.
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Questi simboli ci parlano ancora ?
-Un vandalo ha danneggiato il piede della statua di Pier Capponi nel loggiato degli Uffizi. Pier Capponi fu il Gonfaloniere di Firenze dopo la morte di Lorenzo dei Medici, nel 1494 affrontò l'emissario del re di Francia Carlo VII che minacciava la città. Un altro leader politico avrebbe potuto replicare dicendo : "il Vostro Re è bello e abbronzato (?)" oppure "questa invasione vuole sovvertire la volontà degli elettori e del popolo" o addirittura "siete i soliti ghibellini !".
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La celebre "Martinella" che avrebbe invitato i cittadini alle armi dal carroccio del Comune (pure noi abbiamo il nostro carroccio come tante città d'Italia) non suonò...
-Non ce ne fu bisogno. I Francesi si ritirarono.
-Riprendiamoci i nostri simboli, ridateci Pier Capponi !!!
Carlo VIII morì a 28 anni, nel 1498, in seguito ad una ferita che si era provocato battendo inavvertitamente il capo contro una porta.
RispondiEliminaI link spero che vi portino un po' fuori strada.
Le statue nel loggiato degli Uffizi non sono affatto banali, pensate che quella dell'Orcagna guarda la sua opera più conosciuta : la Loggia dei Lanzi e probabilmente punta anche verso Orsammichele per il gradioso tabernacolo...
Hai ragione, nelle raffigurazionei antiche non lasciavano mai niente al caso, ogni più piccolo particolare aveva un significato ben preciso, mitologico/religioso/allegorico. Sarebbe bello riappropiarsi di tutte queste storie.
RispondiEliminaLa visita più interessante che ho fatto in un castello è stata quella in cui una signora, amica dei proprietari, si è offerta di accompagnare me e fidanzato per le varie sale, raccontandocene gli antichi usi e la simbologia di statue e affreschi che le decoravano.
RispondiEliminaL'ha fatto solo per il piacere di far apprezzare e ricordare il castello ai visitatori... lei ha centrato in pieno l'obiettivo e devo dire che noi abbiamo avuto una gran fortuna!!!
Devo però ammettere che prima non mi ero mai resa conto che raramente un particolare è "lì" solo perchè ci sta bene esteticamente... ma da un po' sto imparando ad essere meno distratta!
E ridateci anche i capponi!
RispondiEliminaMi assicuri che il nome completo non era Pier Silvio?
RispondiEliminaparole sante.
RispondiEliminama niente campane, per favore, che abito davanti ad una chiesa.
Giusto! Io rivorrei i juke box nei bar, si può?
RispondiEliminaHai ragione. Stiamo perdendo il senso dei simboli e, forse per questo, li agitiamo come bandiere.
RispondiEliminama ora che mi viene in mente non c'era un prof pier capponi in un film scollacciato con renzo montagnani e carmen russo??? ma guarda tu che mi viene in mente XD
RispondiEliminaEppure c'è qualcuno che il Pier Capponi lo ricorda ..... e fino a che i Giardigni del mondo ci saranno, non tutto è perduto .....
RispondiEliminaUn abbraccio con miagolii assortiti molto simbolci della stima per una bella persona
ah! caro Zen-zero (a me piace tsnto chiamarti così!) ha ragione Alfa, condivido appieno il suo commento.
RispondiElimina^___^
Ho visto che c'è qualcuno che vuole i capponi.....ma lo sa cosa sono i poveri capponi, un tempo facevano diventare capponi anche i maschietti per ottenere le voci bianche.
RispondiEliminaIn quanto ai simboli io ne sono appassionata, ma riuscire a destrarsi nella selva controversa dei simboli è un' ardua impresa.
Ciao.
beh, per un pochino di storia contemporanea: Niccolò Capponi, discendente di Pier Capponi, è apparso nel film Hannibal (il seguito di Silence of the Lambs) che è stato girato appunto in Palazzo Capponi -che è sul Lungarno di fronte ai canottieri. Era nella parte di fan o professore (qual'è in realtà) che si congratula con Hannibal dopo che questi ha tenuto un discorso.
RispondiEliminaPer quanto riguarda i simboli, quelli in pietra attaccati nelle corti dei palazzi che rappresentano gli stemmi familiari non erano decorazioni bensì veri e propri "biglietti da visita" lasciati da coloro che erano stati ospiti. Come per dire: siamo stati qui e siamo alleati.
Non sappiamo leggere i simboli di una volta perchè non sono più essenziali, ma scommetto Pier Capponi farebbe scoppiare guerre se scrivesse una mail senza mettere gli "emoticons", le faccine che dicono che scherziamo, ridiamo e facciamo l'occhiolino nel mondo della comunicazione di oggi...
Te l'ho mai detto che, per me, Firenze è la città, o una delle città più belle?
RispondiEliminaPensi che anche oggi avremmo bisogno di un Pier Capponi?
Forse è l'ignoranza.
RispondiEliminaIn fondo è solo una statua, no?
Ricordo chi mi disse, davanti alla magnificenza dei templi greci, con i mandorli in fiore tutt'intorno: "ma ti entusiasmi per 4 pietre??"
A me, che amavo Fidia e il panneggio bagnato, l'arte greca in ogni sua forma, la filosofia, il greco antico, le commedie, le tragedie.
Che tristezza, 4 pietre!
Che meraviglia, passeggiavo con te, sono 15 anni che non vedo Firenze.
ti link sul blog pedagogico cui collaboro peroprio perchè si parla di simboli e si portano riflessioni in modo molto simile !!
RispondiEliminaaffinità elettive tra blog....
E' vero... condivido ciò che dici... il valore e significato dei simboli và pian piano scomparendo... ed è un vero peccato!!!
RispondiEliminaCiao Giardigno grazie della visita e dei complimenti... serena giornata... un abbraccione
Firenze!!! Il mio gioiello, le mie radici..ci ho portato i miei cuccioli a spasso per il centro e, nel farle notare a loro, ho visto con altri occhi, più consapevoli,le meraviglie della mia città.
RispondiEliminaI vandali sono sempre esistiti, sono dentro ognuno di noi quando, per profonda ignoranza, distruggiamo a parole o a fatti quello che ci è estraneo e che ci fa paura.
è anche un bel ritrovarvi.
RispondiEliminap.s.. nel mio spazio...non riesco ad accedere ai commenti!!!
aiut!
volovivace
e pensare che oggi condannano i preti a zittire le nostre campane o al massimo ad abbassarne il volume... e si lui oggi direbbe suoneremo piano le nostre campanelle o i nostri campanacci !
RispondiEliminaè vero, un tempo i simboli venivano riconosciuti e rispettati... oggi nessuno crede realmente più in niente... si scandalizzano più per un cellulare che cade dalla tromba delle scale che per i piedi di Pier Capponi!!!
RispondiEliminabuon weekend ^___________^
Hi Antò,
RispondiEliminacondivido pienamente ciò che hai scritto.
Al giorno d'oggi, nessuno si sofferma più sui particolari, figuriamoci poi su quelli storici...
Io sono una cultrice dei particolari, voglio sempre sapere e vedere tutto di tutto.
Chi ha fatto poi quello scempio sulla statua dovrebbero per punizione mozzargli le orecchie...cmq, cosa pretendiamo in un paese dove per la maggioranza degli uomini conta solo possedere un bel orologio al polso e per le donne mettere in mostra il proprio sedere ?
Per fortuna che ci sono ancora quelli come noi, che fanno anche di un semplice particolare un motivo d'informazione e di cultura.-
Buon fine settimana :-)
Il crocefisso parla, eccome...più di ogni altro monumento.
RispondiEliminaTrovo delizioso di parlare usando certe figure di stile normalmente riservate all'uso scritto. Trasmettono idee con poche parole, e più sono pensate bene, più sono efficaci.
RispondiEliminaI simboli nel senso largo del termine, certamente mi piacciono, ma a condizione che siano usati in modo intelligente. Quanti scoppiati vedono i simboli dappertutto! Dimenticano di ragionare perché i simboli danno la risposta, o altre cose sceme del genere!
Molto bella la storia di Carlo VII! Mi immagino la scena!
Bravo, facciamo una battaglia per un simbolo che ci appartiene davvero!
RispondiElimina:)
che cosa brutta non ricoscere i "simboli".
RispondiEliminache poi è sinonimo di non ricoscer-si dato che ogni società, per dirla alla durkheim, ha un carattere fondamentalmente simbolico, essendo il simbolismo il "cemento" della società che funge da collante (non i collant femminili, quelli stasera li uso..eccome!).
venendo meno questo collante, la società ha un solo percorso davanti a sè, autodistruttivo: l'autosgretolamento.
con evidente trionfo dell'individualismo.
undercaos
E già Antonio, i simboli come hai ben compreso è più facile prenderli (a randellate) che comprenderli.
RispondiEliminaora ti link anche la riflessione gemella, insomma anche sui simboli le persone sono spesso più accorte che non la politica
RispondiEliminahttp://www.studiodedalo.net/CronachePedagogiche/?p=271
Grande Giardigno, grande.
RispondiEliminaBellissimo post, pieno di entusiasmo e verità.
I dettagli...quelli rendono definiti i contorni dell'essenza di tutto.
L'incapacità odierna di cogliere simboli, dettagli, non casuali ma scientemente apposti, è deludente per noi degustatori del nocciolo e non della superficie.
Sempre una bella esperienza frequentarti.Syl
Comincio ad avere qualche perplessità verso i simboli, perché troppe volte vengono utilizzati solo per fare delle crociate e non per favorire il dialogo
RispondiEliminaConfesso mi incanto sempre a guardare i bassorilievi (e non solo) sulle facciate delle chiese, ma non saprei distinguere nulla. Forse anche perchè sono compleatamente ignorante in materia.
RispondiEliminaI simboli fanno comodo, è questa la tristezza.
Finalmente riesco a lasciare, nuovamente, i commenti. :-)
Dici cose giustissime.
RispondiElimina(finché tagliano i fondi alla scuola, come si fa a capire i simboli, custodirli, apprezzarli?) :D
Forse faccio parte di quelle persone che non colgono i simboli..
RispondiEliminaMa penso sia una questione di ignoranza, più che di sensibilità.
La sensibilità non è una cosa che mi manca.
La cultura, forse.. Ma si può rimediare. No?
La sensibilità non s'impara!
e cantare su un palco tra quelle statue, ti garantisco che è un'emozione unica!
RispondiElimina..sai Jardy:-)non c'e' cosa piu' sublime che... trovarsi in perfetta sintonia.:-)))) Questione di feeling:-))Ti abbraccio, augurandoti una settimana senza croci nè false bandiere...suona per te la musica piu' bella, simbolicamente parlando.:-)Bacio...
RispondiEliminaPasso per la prima volta nel tuo blog, complimenti mi sembra molto ben fatto e interessante.
RispondiEliminaSì è vero troppo spesso oggi non si notano i simboli o forse è più comodo non notarli chissà...se solo ci si soffermasse un attimo a guardarli e a coglierne il senso che manifestano, forse si apprezzerebbero di più anche le bellissime opere d'arte di cui grazie a Dio qui in Italia siamo pieni.
Chicasabrosa (Ahinamà)