Sandman non deve morire

Si faceva chiamare Lu, perché la sua è una storia breve e non sarò certo io a farvi perdere tempo.

Non li dimostrava cinquant'anni, aveva la pelle di un ragazzino, ma quando iniziava a parlare era come sentire dei passi sopra un tombino. Lu l'hanno trovato morto in casa qualche giorno fa e non è stato nemmeno facile trovarlo. Si era nascosto, difficile capire perché. E' stato pure complicato spogliarlo prima del funerale.

 

Lu non lo voleva un vestito buono per la tomba, aveva lasciato scritto così: si è fatto seppellire solo col costume da bagno. Tanto il freddo non lo patisco, diceva. Quando l'hanno esposto le vecchiette del rosario quasi si son sentite male. Nessuna cerimonia religiosa, niente preghiere, nemmeno una benedizione per sbaglio; al massimo si poteva cantare qualcosa, ma niente lagne. Quel giorno di Gennaio faceva freddo, era quel periodo che Gennaio ce l'aveva con noi, poi gli è passata. Era uno di quei freddi spietati, quando guardi dalla finestra quel sole limpido ti inganna, poi in strada ti aspetta un gelo spietato, insolente.

 

I pochi che entrano a vedere la salma si affacciano al frigorifero, ha lasciato scritto così. Voleva un frigorifero dei gelati vicino alla bara, ma di quelli attaccati alla corrente e fornito, pieno di cornetti, pinguini e pirottini. Ma che si po' fare sta pubblicità, si lamentava uno con la dentiera nuova.

 

A vederlo non sembra nemmeno morto. E' rimasto bene dicono le vecchiette del rosario mentre cercano una canzone ammodo da cantare per il morto. Se non fosse per la posizione sembrerebbe in spiaggia a prendere il sole. Il tempo è una cosa fisica, inutile perdersi coi discordi, bisogna saperci fare col tempo che passa, per qualcuno funziona da concime per altri è come un pesticida. Ha lasciato scritto così.

 

 

 

 

 

 

 

Sandman