è tutto SPAM quello che luccica

Leggendo tra i  verbali di Edward Snowden aveva scoperto che digitando Pinguino Pinguino dopo qualche secondo smetteva di essere intercettabile.
Lo dico pure a Voi ma non divulgate troppo: scrivete Pinguino Pinguino sul PC, smartphone o tablet  e la registrazione finisce, il satellite si volta dall'altra parte, la microspia si schianta con un sibilo; da quel momento siete liberi di dire quello che cazzo Vi pare, l'Intelligence non è più in grado di fermarvi, ma nessuno.

 

Chino sul suo computer, aveva allora cominciato a scrivere lettere, a tutti i suoi contatti, alle rubriche dei suoi contatti, agli amici di Facebook dei suoi contatti e via in un crescendo di indirizzi. Non erano solo messaggi o semplici e-mail, erano vere e proprie lettere; ma prima di cominciare, ricordiamocelo : Pinguino Pinguino [invia]

La lettera parla di tutto : dalle scie bianche in cielo alla fuga degli iceberg, dai contatti con gli alieni al complotto dei Vegan, dal virus di Schmallenberg alla clonazione umana, fino alla resurrezione di Elvis; c'era qualcosa anche sull'intolleranza al glutine se ricordo bene. Secondo quanto scrive è tutto collegato: l'assurdo e l'inverosimile sono suffragati da prove dirette, ci sono parecchie foto e testimonianze a supporto per tutti i santommasi. Nessuna ipotesi di complotto, a volte per allontanare la fine del mondo, questo pianeta ce lo devi portare di peso sul baratro. Nessuna congiura, di sicuro esiste anche un antidoto (c'è sempre un antidoto), come esiste il Santo Graal o probabile vada bevuto lì dentro per funzionare, l'antidoto intendo. Comunque, per non sbagliare : Pinguino Pinguino [invia]

 

Però non riceveva risposte, nessuna conferma di lettura, anzi si era accorto che le sue lettere arrivavano con l'ultima riga cancellata, quella dove lui, educato, salutava. Era come se la rete riuscisse a filtrare solo l'ultima riga, tutto il resto passava inosservato, incancellabile, indelebile  ma i saluti finali rimanevano imprigionati, invisibili.
Pinguino Pinguino [invia].

Allora cominciò ad inserire due volte i saluti come nella canzone di Cecchetto e sull'ultima riga, quella da sacrificare, iniziò a digitare: mi sento solo come una briciola senza crosta...
Pensava fosse una bella parola d'ordine

Era emozionato, come un bambino, come un pirata bambino che ha disegnato la mappa del suo tesoro sul quaderno di scuola. C'era pure la speranza che il filtro saltasse e tutti potessero leggere anche la sua ultima riga, pregava che qualcuno non la spostasse nel cestino, in fondo si accontentava di una guancia, di un bacio sulla guancia.

 

Si affacciò alla finestra, con due minuti in anticipo sul tramonto, vide la sua città senza le solite colonne di traffico, era come guardare una faccia senza un filo di trucco; stava diventando davvero un posto assurdo, avevano costruito i grattacieli proprio nel quartiere di fronte al suo e le antenne stavano nell'unico punto dove al cielo non pizzicava mai.

 

[invia]

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