C'era una volta un professore che abitava vicino ad uno svincolo, un tratto di strada pericoloso, uno di quei posti dove capita un incidente alla settimana, a volte anche due.
Per rendervi meglio l'idea del personaggio, il prof. era un famoso dietologo, aveva scritto anni addietro un famoso pamphlet dove affermava che dentro il cestino di Cappuccetto Rosso c'era la dieta perfetta per l'anziano allettato, mancava giusto un po' di vitamina D, ma si poteva rimediare. Lo scritto aveva causato polemiche a non finire nel mondo scientifico e la discussione si protrasse per mesi, finché non uscì un articolo dove un rivale del nostro professore raccontava di aver sperimentato il veleno della strega di Biancaneve sulla cellulite con risultati a dir poco stupefacenti.
Il professore prese a raccogliere i pezzi lasciati sull'asfalto dopo gli incidenti, all'inizio voleva farne un mucchio a sostegno dell'esposto presentato alla provincia di F., una scultura postmoderna, poi cambio idea. Allora cominciò ad incollare, montare, unire i pezzi. In capo a qualche anno riuscì a ricostruire un'intera carrozzeria, un patchwork, un puzzle, un collage di particolari rotti, migliaia e migliaia di pezzi di modelli di auto incidentate. Una volta finito la parcheggiò in giardino, sotto un albero di rosmarino, che all'inizio non voleva saperne, poi si rassegnò. E' noto che nella provincia di F. gli alberi si rassegnino prima dei ragazzini.
Da quel pomeriggio il professore cominciò a sentire delle voci provenire da dentro l'auto, certe notti qualcuno accendeva la radio, tutte le mattine trovava i finestrini abbassati e odore di fumo. Pensò subito ai fantasmi, alle vittime degli incidenti, poi ci parlò con quelle voci. Non fu facile. Quelle voci non cercavano il paradiso, non ambivano l'inferno, non frequentavano la sala d'attesa dell'aldilà. Il professore si impegnò allora a far diventare pelle quelle voci, rifece quei corpi come aveva ricostruito l'automobile, ma fu molto più complicato. Il rottame di un'Audi lo monti dove ti pare ma il polso di una ragazzina che abbraccia ? E il ginocchio di una modella da catalogo ? E il pistone di un uomo che vuole piangere ?
Quei corpi non volevano fare i fantasmi, volevano proseguire un viaggio, in qualche modo volevano continuare il loro viaggio. Che male c'era, dopotutto dio li aveva spuntati solo come anime.
continua
altre storie di fantasmi
spettacoloso!
RispondiElimina...come si fa a vivere vicino a svincoli pericolosi?
RispondiEliminabisogna avere proprio un minimo di sprezzo del pericolo per farlo...
continua?
RispondiEliminametti anche che li ricomponi,con un polso che non abbraccia e un ginocchio non da catalogo ma standard ma di lì a viaggiare e a viaggiare il loro viaggio.........
RispondiEliminaFREAKS
RispondiEliminaConosco una donna col naso da pirata in un volto da sirena e su quel naso a trespolo vi si posano, come mosche, i pappagalli, e un adolescente con gli occhi pesti degli insonni e la bocca tirata come una tendina che non ride mai, e una ballerina con entrambi gli alluci valghi che può piroettare solo sdraiata a terra e la sua schiena, negli anni, ha maturato una gobba, lei dice che quella gobba è un ventre da cui prima o poi, partorià un cigno.
Quante storie grottesche e tragiche e tenere d'innesti falliti, Antoine, da scriverci interi capitoli così da rivoluzionare la scienza medica e quella umanista e tutte le ideologie religiose.
In realtà nessuno sa che dopo la morte tutto torna a posto.
Bisogna solo accettarla: per questo, poi dopo, nessuno vuole fare il fantasma.
Tu réussis à raconter de manière si poétique de corps et d'âmes.
Merveilleux
Marlene
Nemmeno i draghi, esistono...ciao, Zen...-))
RispondiEliminae scommetto che sull'autoradio mandavano a rotta di collo i placebo con sleeping with ghosts.
RispondiEliminaLe anime gemelle non muoiono mai
Non muoiono mai
Le anime gemelle non muoiono mai
di sicuro !
Eliminaspectacular!
RispondiEliminai fantasmi prendono la macchina e se ne vanno?
RispondiEliminae se fanno un incidente rimuoiono?
ma soprattutto... il pistone di un uomo che vuole piangere, cos'è?
Leggo, qui e lì, in questo posto che mi piace a pelle. Leggo, e mi piace anche dopo aver finito!
RispondiEliminaquesta mania di noi vivi di voler rendere tutto uguale a noi ..... di non lasciare viaggiare ....
RispondiEliminabello!!!!
RispondiEliminaaspetto il seguito...troppo carino!!
RispondiEliminaDelizioso!
RispondiEliminaRecht für das volk der wagen, das Auto
RispondiEliminascusa ma..non ricordo, cosa c'era nel cestino di cappuccetto rosso, che io devo dimagrire??!
RispondiEliminaUh.
RispondiEliminaNon posso aprire il tuo blog da lavoro, è il male!
RispondiElimina:P
Kami