martedì 24 settembre 2013

L'uomo che si sposò la gatta




La moglie di T. è morta tre anni fa; lui da due vive con la sua gatta Ursulaiguarán in un appartamento nuovo, in una città con le inziali diverse da quella precedente, dentro un palazzo dove non conosce nessuno e nessuno ci tiene.
 
Qualche mese fa ha deciso di sposare la gatta, anche se non si poteva definire un periodo di prova questi due anni passati insieme. Perché per lei sono passati vent'anni e T. ha preso ad invecchiare come un felino.
Ha organizzato tutto un vecchio amico che ha studiato sei anni in seminario ma ora gestisce un giro di escort sudamericane che sembrano tristi quando le guardi da dietro un bicchiere di tequila. Allora bevi...
 
Durante la cerimonia sono stati letti brani dai libri di Amado, Cortazar, Vargas Llosa e Paco Taibo II, la sposa ha giurato sopra Cent'anni di solitudine, ma solo per quello che c'era da giurare.
 
Solo alla fine un piccolo problema, lo sposo non riusciva a miagolare un "Sì,  lo voglio" in maniera decente. Con la gatta invece è stato tutto più facile.




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14 commenti:

  1. non è che lo sposo non riusciva a miagolare un "Sì, lo voglio" in maniera decente, è che all'ultimo si è reso conto dell'errore che stava compiendo :)

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  2. questa volta commento sul serio, commento sul blog, perchè tra qui e facbook c'è una netta differenza, come tra il libro e il kindle...qui mi sembra di sentire l'odore delle pagine...giurare sopra cent'anni di solitudine lo trovo bellissimo, tutto qui è bellissimo. Ady

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    1. grazie Ady, eppoi su Facebook stavolta mi sono dimenticato di mettere il link che porta quaggiù ...

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  3. ...lo si sa che gli animali sono sempre più intelligenti degli umani, anche se si tratta solo di gatti...
    [ammetto di non stimarli particolarmente come animali...]

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  4. Giurare sopra Cent'anni di solitudine non è cosa da poco...

    Buona giornata!

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  5. ma porca miseria, giurare su Cent'anni di solitudine è impegnativo per sempre, se ne rendono conto i due?
    Giardì, sei M.E.R.A.V.I.G.L.I.O.S.O. punto.

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  6. Vabbè, adesso ti metti a congetturare su T. che ha sposato una gatta, vogliamo invece parlare del tuo matrimonio con Kate Hope, la tua prima moglie, coniglietta "pluridecorata" di Playboy?
    Eh si, la prorompente playmate, capelli rossi e occhi celesti, quella il linguaggio degli uomini, socio, lo parlava eccome, soprattutto davanti al giudice quando lo ha spudortamente sedotto per ottenere, a tue spese, quel mantenimento da capogiro.
    Ricordo le interminabili nottate invernali passate al telefono a consolarti, e poi le nostre lunghe camminate, al freddo, su Ponte Vecchio, dove ti ho trattenuto almeno un paio volte dal saltare nell'Arno (anche se ti confesso che non m'è mai sembrato volessi fare sul serio, per fortuna, perchè io non avrei potuto soccorrerti che non sò nuotare.....magari
    però t'avrebbe salvato una sirena)
    Cent'anni di solitudine......quelli te li sei fatti solo tu, allora inconsolabile socio, meno male che poi, all'orizzonte, s'è profilata una pantera dal fisico possente, capelli rossi e occhi verdi, e dall'animo gentilet, e te ne sei perdutamente innamorato.

    Mais c'est une autre histoire
    Ah l'amour......l'hamour :)
    Marlene
    ((toujours ces ratures.....)

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  7. Non ho resistito
    Più forte di me
    Sotto certi punti di vista, somiglio a Monk (ancora in tema d'animali e. credimi, puramente casuale), il detective dei telefilm :)

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  8. per ripartire, bisogna sempre cominciare da un appartamento nuovo, dove non si conosce nessuno e nessuno ci conosce? forse sì.
    e l'immagine del giuramento della sposa è meravigliosa!

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  9. sposare una gatta : la scelta più intelligente che poteva fare, il miagolese quando ci si impratichisce nelle sfumature non è poi così difficile. miaooooooùùùùùùùùùùùù

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  10. é stato bello leggerla subito dopo esser stata dal veterinario a portare la mia signorina gatta non molto signorile! ^^

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  11. Mi piace questa realtà cui si proibisce d' essere ridicola

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