Non mi duole più.
Ho una vecchia frattura anni '80 che non mi fa male quando cambia il tempo, non riconosce le perturbazioni, la bassa pressione; però mi dava fastidio qualche giorno fa, prima che rimuovessero il presidente egiziano Morsi. Mi aveva provocato un po' di dolore nel 1989, due giorni prima dell'esecuzione di Ceausescu. Non voglio dire che la mia epitroclea omerica (è il nome preciso dell'ossicino) mi avverta quando finiscono le dittature perché nel '99 il dolore mi attanagliò per ore durante l'invasione di rane Pellegrine nel Queensland.
Da qualche mese uso un rasoio quadrilama, di quelli usa e getta; non ho più quelle fastidiose irritazioni che mi bruciavano la pelle dopo la rasatura. Ora la barba mi cresce anche sul fianco sinistro del mento: un posto dove c'è una cicatrice anni '70. In quel posto lì la barba non mi era mai spuntata, era il posto dove avevo scelto di installare il pulsante dell'autodistruzione, quello da premere quando la mia leggerezza avrà preso a non riconoscermi più, ed io Lei. Appena sarò tutto coscienza e basta.
E' chiaro che dovrò cambiargli di posto o aumentare la carica esplosiva.
Bugiardini precedenti
La tua leggerezza ti ha sottopelle in microchip, non ti può non riconoscere
RispondiEliminale mie rane non partono, ci riproverò
OMERICA/OMERALE
RispondiEliminaSò che non è un errore.
Sò che tu lo sai che quell'epitroclea non è omerica ma, più correttamente omerale.
E' un errore voluto che, in quanto a fratture, il Vate ne ha inferte a iosa, per procura e per amore del neorealismo, al suo pupillo Ulisse, condannandolo a sopportarle al posto suo.
Omerica/Omerale.
Preferisco la prima, mi dà modo di spaziare, tra mare e cielo, oltre i confini di Itaca che, sulla mia mappa terra/mare, confina con la Toscana.
E' un confine recente, tracciato sottile come, appunto, la trama di una frattura "epitroclea omerica".
Quell'ossicino è l'istmo che unisce Itaca a Scandicci, rendendovi, tu ed Ulisse, gemelli siamesi, indissolubilmente uniti da quel rilievo osseo che vi sublimerà indivisibili ed invincibili.
I capitoli mancanti dell'Odissea, quelli tenuti segreti da Omero, nei quali si palesava la comparsa di uno straniero, barbuto al pari di Ulisse ma con un microchip sottopelle, fiorentino ma di una contrada non meglio identificata, inviato dagli dei a dar manforte all'eroe greco.
......il capostipite dei Fortebracci non fu quindi Guido, nato a Firenze nel 1369, a cui fa riferimento di parentela il più famoso Andrea Fortebraccio (o Braccio da Montone)ma in realtà fosti tu, Antonio, il gemello siamese di Ulisse, ad aprire la strada alla dinastia futura di tutti i grandi condottieri.
Altre curiosità:
- Epitroclea Omerica pare fosse la bellissima amante di Omero, che tradì il vate prima con l'eroe greco e dopo col condottiero fiorentino creando una frattura dolorosissima ed insanabile, al livello del nervo ulnare in stretta corrispondenza con la regione della coscienza.
- La Epitroclea Omerica è anche una strada secondaria della Via Lattea, quella che attraversa il Monte di Venere per smarrirsi poi nel delta della dea per generare le miriadi di stelle che illuminano le volluttuose notti dell'Olimpo.
Antoine, seconder tes récits est merveilleux :)
Marlene
Io ho un ginocchio che fa male quando cambia il tempo...
RispondiEliminaBaci
punterei sullo spostare il pulsante dell'autodistruzione più che ad aumentarne la carica esplosiva. :)
RispondiEliminail nome dell'ossicino è delizioso. chissà se è proprio vero...dovrò controllare. prima o poi.
RispondiEliminanoto che il dolorino si fa sentire anche in caso di invasioni zoologiche, non di sola politica insomma.
per rimanere non-consapevole cosa serve ?
oops allora devo stare attento anche io ai segnali che mi mandano le ginocchia!
RispondiEliminaSe all'improvviso smettono di arrivarti segnali dolorosi dal corpo, avvisaci tutti. Altro che Maya qua! :D
RispondiEliminaio sono uguale a Kylie...il ginocchio destro mi avverte quando arriva la pioggia..come stamattina che mi fa un gran male..infatti il cielo è coperto di nuvole...ufffff
RispondiEliminaAnche le cicatrici hanno il loro percorso da fare mio caro. Cammini, perché, come dicunt, il dolore è obbligatorio, la sofferenza facoltativa.
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