venerdì 23 novembre 2012

Tatù you



Se volessi il tuo nome tatuato me lo farei fare dietro le spalle, comprerei una consonante per incastrarlo bene fra le scapole. Se volessi tatuarmi il mondo lo farei sul collo, per non distinguere i confini di nulla, perché è da li che partono i missili, dai confini. Se volessi stamparmi il mondo sulla pelle lo farei com'è, leggermente schiacciato ai poli in modo che la gente che vive sulla mia pelle si senta vera, viva, felice.

La felicità è come pescare e lo dico perché non mi piace per niente pescare; ma non con la canna sul fiume o con il retino in mare. E' come la pesca sul ghiaccio, devi fare il buco, segare e bucare il freddo, poi devi rimanere solo, con tutto il bianco.

E quel buco sembra un punto su una pagina gigantesca, intatta e non sai mai se ti sei messo davanti o dopo il punto. Oggi, comunque, ci faremo tutto di maiuscole.


17 commenti:

  1. Se mi dovessi tatuare il tuo nome sul pisello farei a meno di un paio di vocali...

    RispondiElimina
  2. ...cacchio...
    questa mi è particolarmente piaciuta...

    RispondiElimina
  3. per fortuna endi ha solo 4 lettere, lo spazio c'è :)

    RispondiElimina
  4. ahahahahahaha
    no, un altro tatuaggio no!
    ;)

    RispondiElimina
  5. Io mi sono tatuata fra le scapole proprio la settimana scorsa. Un triangolo con dentro un cerchio con dentro una linea.

    RispondiElimina
  6. Penso anch'io che la felicità é come pescare a quel modo tuo.

    RispondiElimina
  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  8. LA CICATRICE
    L'ho voluto visibile, in rosso e nero, doveva essere un urlo, un monito, un richiamo, perchè non sono di quelle che pensa che un tatuaggio deve essere discreto e segreto.
    A cosa serve un opera d'arte se non può esser vista?
    Il mio tatuaggio è una voce di sirena che incanta i marinai ed eletrizza i passanti: seduce, stravolge, ipnotizza, il disegno della cicatrice frastagliata con la goccia di sangue che dalla tempia m'attraversa la guancia fino alla bocca.
    Il mio stato d'animo allora era inconsolabile come quello di Pierrot, ma molto più angosciato ed inestricabile e non mi sarebbe bastato tatuarmi sul viso di biacca solo una lacrima nera.
    Pierrot è dolcemente malinconico io, invece, eistenzialmente angosciata, così la disperazione di quel periodo ha prodotto quella indelebile cicatrice nera con quella goccia di sangue che mai, per il resto dei miei giorni, si sarebbe rappresa.
    E' trascorso tanto tempo d'allora, ho chiuso col passato ed ho ricominciato a sorridere: un bel contrasto tra il mio viso raggiante e la minaccia di quel fulmine nero che mi taglia la guancia.
    Quando sorrido i miei estimatori vanno in estasi e sempre si meravigliano della particolarità inedita e solo visiva che, di sicuro "nessuno scrittore riuscirebbe a tradurre in parole" quel contrasto indicibile tra la bellezza e l'orrore.

    Sei bella, nonostante questo.
    Il mio ultimo estimatore ha accarezzato con dita lievi la mia cicatrice, con dolcezza ed estrema cautela, quasi potesse farmi del male.
    Estimava me e non l'opera del mio tatuatore.
    Se Pierrot ha per un'unica volta sorriso deve essere stato allora.

    Beau, beau, beau......tu as l'art d'écrire, Antoine, et tu réussis à séduire
    À bientôt
    Je t'embrasse
    Marlene
    P.S. - ......e stavolta nemmeno un imbrattaura!
    Non è vero, l'imbrattatura c'è: mancava il tiolo

    RispondiElimina
  9. Il mio nome é breve, se qualcuno se lo volesse tatuare lì non avrebbe bisogno di troppo spazio. Certo quelle che si chiamano Elisabetta, Genoveffa, Monnalisa o Cenerentola dovrebbero trovare fidanzati/mariti adeguatamente "spaziosi". Oppure soltanto amanti dei diminutivi.

    RispondiElimina
  10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  11. @Sara
    Non è proprio così, Sara.
    Un nome lungo lo si può spezzettare, una specie di divisione in sillabe e tatuate in posti estremamente strategici: una caccia al tesoro.
    Ovviamente le prime due sillabe meritano la pole position :)
    Ma se poi si può usufruire di una superficie più vasta e scriverlo in esteso: WOW!

    E chi ha due nomi?
    O tre?

    Antoine, qui necessita un post di approfondimento!

    RispondiElimina
  12. Pericolosi i missili di confine... un po' come quei tatuaggi impressi su pelle bianca di cui non sei mai stata sicura e che guardi con occhio amletico per tutta la vita.

    RispondiElimina
  13. io mi metto ad aspettare nel bianco vicino al buco nel ghiaccio.... tutti zitti però, ho bisogno del vuoto...

    RispondiElimina
  14. ho messo il punto, ho fatto il buco
    attendo

    RispondiElimina