martedì 27 novembre 2012

macchina del tempo (un incontro, un viaggio: non sparare)



Certo che ti riconosco, anche con il codino di capelli bianchi e la barbetta a punta come la mina di un lapis, dovresti avere ancora qualcosa di mio addosso, una cicatrice di passo breve. Non è fatta con le nocche di un pugno, ti ho dato un morso quel giorno, ormai quel segno si vede solo controluce, d'estate, quando ti giri a vedere i culi che passano.

Certo che me lo ricordo com'è successo, mi ricordo parolaperparola:

E io chiamo il mio babbo che fa il vigile e c'ha la pistola

E io chiamo il mio che fa il carabiniere in pattuglia

E io chiamo mio nonno che fa il tagliaboschi e spezza i tronchi coi bracci

E io chiamo mio zio che fa il pugile e combatte per il titolo

E io chiamo quelli del mio palazzo che son tutti camionisti

E io chiamo quelli della stazione dei caramba dove sta il mio babbo

E io chiamo il re del mare per affogarvi tutti

E io chiamo il mago delle fiamme che prima vi brucia perbene

E io chiamo Cassius Clay

E io chiamo Joe Frazier, eppoi ora si chiama Alì, imbecille

E io chiamo l'uomo ragno

E io chiamo nembo kid

E io chiamo un mostro dallo spazio che ti disintegra, chi cazzo è nembo kid ?

E io chiamo il capo degli zombi a mangiarti il cervello

E io chiamo la russia

E io chiamo l'america

Poi sono arrivati i cazzotti, il morso in quel punto della faccia che fa un riflesso quando ti giri a vedere i sederi; tua moglie ti controlla così. I colpi di mortaio sulle file delle reclute, i cecchini sulle colline senza più alberi, c'è davvero il re del mare col nomignolo giapponese e fa scomparire isole intere, ci sono un sacco di zombi in giro per mangiarti il cervello non li distingui come nei film, hanno buttato giù un muro poi si sono fermati, Alì è ancora vivo, Joe è morto da poco come il mago delle fiamme che, dicono, ha bruciato il cuore del mondo, nembo kid ha ripulito la città ma qui si affoga nella spazzatura lo stesso, checazzo, ci sono state guerre preventive e guerre giuste che non ti immagini, ora puoi chiamare anche la cina che poi chiama la russia, che poi chiama l'america così si coprono insieme dagli schizzi di sangue

non sei cambiato






Capitoli precedenti


10 commenti:

  1. sono ancora ferma al codino di capelli bianchi... a mio parere INGUARDABILE!

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  2. Bombardare un campo di calcio dove giocano dei bambini non è definibile come cosa.

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  3. guerra non si può mai associare a giusta e certi sono così insopportabili che vanno davvero morsi (io preferibilmente sui polpacci, più su non arrivo)

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  4. ......e lo dico alla Befana che ti fà dormire una settimana.

    Così mi ninnava mia mamma, il tono sempre un pò minaccioso adottato per farmi dormire nonostante non avessi sonno.
    Allora strategicamente chiudevo gli occhi, fingevo il sonno: a quel tempo ero una bambina/zen refrattaria alle scaramucce, figuriamoci alle guerre.

    Poi, dalla Befana è passata alle più cruente favole dei fratelli Grimm che incrudeliva ancor di più aggiungendo di suo altro pathos, altro splatter.

    Ci sono tanti modi, e tante strategie, per tenere a bada il mondo: la Befana e Pollicino, se sapute maneggiare, possono rivelarsi micidiali armi d'offesa.

    Una baruffa tenera e crudele ma, ancora, assolutamente leale, quella del tuo racconto

    Je t'embrasse, mon héros:)
    à bientôt
    Marlene

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  5. e io chiamo rocky

    e io ivan drago

    ma l'amerika vince sempre

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  6. colpiscono i bambini perché è la cosa più facile, la guerra civile in Siria è sconvolgente! ma nessuno inteverviene per farmare le stragi.

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  7. Il re del mare ha anche un bel nome italiano, ma siccome non fa figo nessuno lo usa più.

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  8. La cosa fantastica è che tutti, durante la lettura, abbiamo pensato alla stessa identica cosa: chi chiamerei io?

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