Il racconto l'ho quasi finito. Il titolo era Infiniti tentativi o Tentativi di infinito, ma questa foto non diventerà mai la copertina di quel libro. Parla di una donna che ha smesso di crederci. E' successo dopo un gita in pullman, di quelle da volantino tipo : "Tre giorni al sacrario di San Giovanni Rotondo". E' tornata con un set di coltelli di ceramica, qualche sacchetto per colorare la biancheria e dei feltri tondi che nessuno ha capito a cosa servono.
Prende il treno tutte le mattine alle 06.47 e da qualche tempo i treni, pochi, hanno musi più affilati. I pendolari, i soliti-sempre meno, invece hanno facce tagliate di sonno, già stanchi prima di cominciare. Scende dal treno tutte la mattine alle 07.27, salvo ritardi, e dio gli assomiglia sempre di più a quella voce gracchiata automatica che ordina di allontanarsi dalla linea gialla. Questa donna quando scende dal treno fa i primi cinque passi ad occhi chiusi, quando saluta qualcuno gli scatta subito un sorriso e lo ammaina dopo tre passi. Due anni fa arrivava a cinque passi. Lei però non si è accorta di nulla.
In questo racconto alla prima stesura c'era un assasino seriale che lavorava all'ufficio deposito bagagli della stazione perché gli assasini seriali vendono, poi ho cambiato. E' diventato un baciatore seriale, è sempre appostato al banco del deposito restituzione bagagli, non ha la faccia di uno che sa aspettare per questo lo riconoscete. Anche i baciatori seriali vendono tanti libri. Ero riuscito persino ad infilare un gnomo di nome Brown dentro una valigia da voli low cost, la valigia è ferma da tre giorni al deposito della stazione, il piccoletto respira ancora, è vivo. Nessuno è ancora passsato a ritirarla.
Lo scontrino celestino pallido che permette il ritiro della valigia con dentro lo gnomo soprannominato Brown (è chiaro che non può essere il suo vero nome) è volato vicino al binario dov'è scesa la nostra protagonista. Ancora un po' di vento e si poserà a quattro passi dalle porte del treno. E questo racconto finisce.
Spero di prendere io quel treno.
RispondiEliminaE cercherò lo scontrino celestino pallido, tra le cicche fumate e le gomme spiaccicate..
Come posso dormire stanotte sapendo che uno gnomo se ne sta chiuso in una valigia?
no non facciamo scherzi lo gnomo devi dirci come va a finire infinitamente
RispondiEliminanon mi toccare il signore "allontanarsi dalla linea gialla" che per me è uno di famiglia: quando cambiano le voci sono in lutto
Molte sogni finiscono a pochi passi dal loro realizzarsi. Proprio perchè si smette di crederci.
RispondiEliminaUn saluto.
No Giardy, quella foto non diventerà mai la copertina d'un libro è già la locandina d'un sogno interrotto.
RispondiEliminaSolito treno
solito binario
ma.......
gnomo diverso dentro la valigia :)
Ciao, pendolare che non pendoli!
Lo gnomo mi piace, è il residuo di sogno in una realtà troppo evidente. Ciao
RispondiEliminaA me son piaciute le foto....il resto è tutto convulso e triste....
RispondiEliminaChi va al Sacrario alla Pace e alla Fratellanza dei Popoli non compra coltelli!!..ti sembra????...se no che va a fare lì???ciaooooooo
RispondiEliminaho molta più paura dei baciatori seriali che degli assassini seriali....
RispondiElimina"non ha la faccia di uno che sa aspettare per questo lo riconoscete" delizioso..
RispondiEliminaHo avuto un attacco di claustrofobia pensando allo gnomo brown chiuso nella valigia!
RispondiEliminama sì, sul più bello! :)
RispondiEliminaLa foto è bellissima, piena di magica suspense: perché non dovrebbe diventare la copertina di un libro? Poi quei simboli di infinito fatti con gli elastici, quasi a voler suggerire che anche l'infinito si allunga e si deforma....geniale!
RispondiEliminabuon sabato Jardigno...è sempre un grande piacere leggerti.Elisabeta_b
RispondiEliminaAssasino alla veneta?
RispondiEliminaBuon fine settimana!
Baci
Non li sopporto li gnomi con sta mania di far scherzi e creare inutili misteri. Adoro invece gli otto che capovolti diventano l'infinito. Miaooùùùùùùù
RispondiEliminaho 3 blog su questo portale
RispondiEliminafra le ossa
org di membra
un antipasto...
un sorriso e grazie per essere passato di qui
sono gocceinvisibili .. scusa di libero
RispondiEliminaPeccato per la copertina, giacché l’infinito ∞ si espande... è elastico.
RispondiEliminaAndare a ritirare un bacio al deposito bagagli con uno scontrino celestino...
RispondiEliminaAh, no... il baciatore seriale è un cattivo?
No.
E' che ci piace leggere dei killer che ci fanno paura così impariamo a difenderci. Dai baci non ci si difende, e sono quelli che poi lasciano le cicatrici più profonde, o che ci fanno più paura.
Mentre leggevo mi sono ritrovata immediatamente al deposito bagagli della stazione termini. Niente delle bellissime foto che hai linkato.
Sottosuolo, buio, file puzzolenti (gente stanca e nervosa), lavoratori addetti scazzati.
Sarebbe bello incontrare unserialbaciatore, anche se fosse nascosto in una valigia...
Per me l infinito e' la sovrapposizione di due S ......
RispondiEliminaE la metà' ė un 3
Eliminaun infinito con gli apici in rilievo ?
RispondiEliminaci penso