giovedì 13 ottobre 2011

take it easy


Braccioforte è uno di quegli uomini che conoscono per nome tutte le modelle della Yamamay.
Tutti gli anni ci racconta le sue avventure erotiche, non esiste scoglio, non ci sono spiagge bianche incontaminate, sentieri innevati, ma solo amplessi lunghissimi e superlativi in posti improbabili. Foto mosse di ragazze che si girano (proprio in quel momento), ombre di poppe sfuocate (quella era una quinta), qualche profilo di culo sorridente (ma era meglio di faccia). Le ragazze sono sempre svedesi, le imbrocca sul Monte Bondone, nella foresta di Giava, nella caotica Ibiza fino all'eremo di Camaldoli. Poi procede con la versione vernacolare del kamasutra che si riduce a tre sole posizioni : scosciagalletto, bucopillonzi e grattugiata finale.
Una volta siamo stati in vacanza insieme: un fine settimana a Rimini, peggio a Torre Pedrera. Andammo a ballare in una discoteca famosa, uno di quei posti dove la solitudine percepita è maggiore di qualche grado a quella reale. Era come stare su un'isola deserta dove non ti eri portato nulla o ti avevano già perquisito prima di arrivare. Non combinammo...
Finimmo per dormire sulla spiaggia perché a Braccioforte piaceva, anche se teneva l'ombrellone aperto perché "ferma la brezza", diceva. In quel modo riuscì a coprirmi una ruffianissima luna che sulla costa romagnola sembra sempre un cerchio bianco da colorare su un album per bambini.

La notte era stata smontata da poco quando mi svegliai, eravamo transennati da un nastro bianco e rosso, sulla riva si era spiaggiato qualcosa. Braccioforte dormiva ancora su un enorme asciugamano rosa, in faccia ne aveva un altro piccolo bianco con ricamato sopra Pensione Bernardina. Sulla spiaggia c'era un guscio enorme di testuggine, vuoto. Se ho scritto spiaggiato ho sbagliato, perché era arenato come tutte le cose che invece vorrebbero arrivarci da qualche parte. Un gruppo di ragazze stavano facendo delle misurazioni, controllavano le condizioni del guscio, prendevano dei campioni.
Braccioforte si era appena svegliato e guardava allupato la bionda che si era messa a cavalcioni sul carapace.
"Ragazze venite a vederlo un vero animale in estinzione !", urlò verso il mare.
"Kukhuvud, dumbom" , gli disse la bionda alzandosi
"O sono tedesche o slave e quelle non la danno mai..." disse Braccioforte girandosi verso di me.

Me la racconta sempre Braccioforte, non è poi così male la sua isola , mi piace l'idea di fare una nuotata con Elettra Wiedman o Jessica White. Non andrei mai da solo su un'isola deserta, ma sto cercando un posto dove ci sono tutte le cose che vorrei portarci.

21 commenti:

  1. la foto di copertina è presa da http://www.flickr.com/photos/pixelmama/5081968854/in/faves-pinksherbet/

    Riguardo il kamasutra vernacolare Braccioforte sta pensando di fa re dei corsi (sono possibili anche lezioni private)

    take it easy a tutti

    antonio

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  2. ...una volta ho intravisto Braccioforte all'eremo dei camaldoli, teneva lezione ai monaci benedettini. baci ady

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  3. pensione Bernardina :D

    e chiedere alla Varano di pubblicare un Kamasutra vernacolare?

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  4. io ti volgio conoscere personalmente
    Braccio forte è un mito, tu di più

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  5. Almeno trova che era meglio di faccia ... che almeno la guardata in faccia .........

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  6. "uno di quei posti dove la solitudine percepita è maggiore di qualche grado a quella reale"
    Questa è l'immagine che mi ha colpito di più di tutta la storia.
    Chiedero' al mio analista.
    Buona notte. E' sempre un piacere leggere le tue cose.

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  7. Dormire di notte in spiaggia significa svegliarsi al mattino tutti incriccati...

    Un abbraccio e buon venerdì!

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  8. bello e poi mi piace l'ambientazione di questo raconto, la spiaggia.. la luna.. che meraviglia

    un caro saluto

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  9. Temo a informarmi sulla la grattugiata finale ...

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  10. Bucopillonzi è una parola troppo divertente!
    Ah, ho dovuto chiedere a Google che cacchio significasse.

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  11. Infatti, la canzone dei Beatles proseguiva così "except me and my monkee" ... :)))

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  12. La luna è sempre tanto ruffiana!

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  13. essì, strand non ti lascia parole. il dubbio è se faccia aumentare o diminuire la solitudine percepita.

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  14. grazie per la tua visita. questo blog è sempre interessante :)

    suerte

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  15. Troppo forte, lo facevo da ragazzo il kamasutra:-)Mitico Braccioforte.

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  16. ti dirò che ste tre posizioni sono le migliori però....bisogna sempre tenere l'ombrellone aperto anche sul letto perchè se soffri d'ernia al disco o crampi e fai scosciagalletto, rischi di rimanere con le cosce aperte come i polli surgelati del supermercato, lo bucopillonzi se non prendi bene la mira ti fai male, ma male seriamente proprio sulla punta e la grattugiata finale se dura troppo ti fa la ceretta.
    L'ombrellone, quindi, serve come sostegno per aggrapparsi e sollevarsi dopo che le patate sono bollite ed i piselli ridotti a purè. Certo, dette in toscano ste tre posizioni lasciano molto spazio all'immagine ma ben poco al godere!
    Bacio Giardy dall'alto del monte Bondone che tradotto in altro dialetto potrebbe esser il Monte di Venere!
    Elisena

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  17. sei fantastico...la prima riga e già mi sbuzzavo dal ridere!great!!
    apprezzato anche da una macabra come me!!!!!!!!!

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  18. ...io ho sempre saputo che tedesche e slave la davano più facilmente, in quanto più evolute ah ah ah
    Ciao Giardi, dopo tanto mare, proprio vicino a Torre Pedrera sono tornata in giro per blog.

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  19. Tu con quegli occhiali azzurri poi, mi fai impazzire:-)) Parlo del tuo faccino sul profilo di facebook e questo la dice lunga. Tutti i temi che proponi sono very very cool:-)) Se -take it easy- e' lo slogan e questi sono i personaggi, c'è gia' da divertirsi :-)
    Grazie Jardy per questi sorrisi che mi regali^_^ e per le tue parole bellissime, che sempre lasci da me. Un baciotto:-)

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  20. :-)
    Molto carina... mi ha colpita l'immagine perché in calabria conosco un posto - una cava di sabbia - PIENA di quei ricci fossili, ne presi un po' anni fa :-)

    "La notte era stata smontata da poco quando mi svegliai" è una bellissima espressione... mi ricorda quella di una canzone dei Pooh (oh, non offendete) che diveva "Poi le spalle della notte si incendiarono" per descrivere il sorgere del sole.
    La canzone è INCA

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