Toni ce l'aveva di sicuro il soldatino dell'esercito di Dio, quello che saccheggiava Madian, anche se non mi ricordo di che colore era. I nostri soldatini Russi erano di un rossolenin scuro mentre i Cinesi erano di qualche punto più chiari. Quando giocavamo noi alla guerra a Mosca erano decisamente più comunisti di tutti. Gli Americani erano bludduro, gli Italiani erano verdagnoli , ma l'esercito degli Israeliti di che colore li facevano? Toni, quello con la barba è Mosè ?
Quando si giocava i soldatini erano tanti e ci volevano delle ore solo per piazzarli tutti. C'era da trovare un mare per le corazzate e un cielo basso da imbastire sulle cime dei nostri palazzi per le fortezze volanti; non bastava mai. Le guerre poi , alla fine, duravano una sega.
C'era Toni. Arrivava con il suo mucchio di soldatini spaiati : c'era il cowboy senza cappello, c'era il crociato senza la croce, il ribelle legato col pugnale spuntato, c'era il feroce Saladino in ciabatte di feltro, l'armigero che rincorreva il maiale (no, ti ricordi male, il maiale stava dietro), c'era pure un prete benedicente per l'estremunzioni. C'era Gengis.
Gengis come soldatino era uno strano militare, imbracciava due padelle, non aveva nemmeno un aspetto marziale. Ma l'hai rubato a tua sorella ?
Giocavamo colpendo i nostri piccoli eserciti con delle bilie di ferro simulando attacchi d'artiglieria, siluri, missili.
Toni raccontava altre storie di guerra. Tutte vere, diceva.
Giocavamo colpendo i nostri piccoli eserciti con delle bilie di ferro simulando attacchi d'artiglieria, siluri, missili.
Toni raccontava altre storie di guerra. Tutte vere, diceva.
Lo sapete che c'erano tribù di pellirosse che quando combattevano tra di loro bastava che uno degli avversari venisse colpito in un punto preciso sotto l'ascella per dichiararsi sconfitto? Non importava mica ammazzarsi all'epoca. Napoleone a Ulm vinse senza esplodere un colpo, solo con una manovra di accerchiamento. Per vincere non è mica necessario ucciderci...
Gengis era difficile da buttare giù, gli davano equilibrio quelle padelle. Alle fine i nostri campi di battaglia si presentavano sempre così : carri armati ribaltati, file di soldatini distesi di fronte ai campi minati, fortezze volanti che finivano di cucire tutte le toppe del cielo sopra i caseggiati.
E c'era Gengis, l'unico in piedi su quelle rovine senza fili di fumo. Lui sì, aveva vinto senza sparare.
continua (la guerra senza Gengis)
chesarà unpòtroppo da maschietti sta storia tony ?
RispondiEliminasei un grande..che ridere!!
RispondiEliminami ricorda le storie che raccontano i vecchi sul passato, sulla loro infazia.e sembra un'altra epoca,un altro mondo.
RispondiEliminaperò io mica voglio dire che sei vecchio...eh!
;-))))
sempre detto le guerre si vincono in cucina
RispondiEliminaeh si, eh! Da Maschietti 100%...
RispondiEliminaCome sempre ispirante!
RispondiEliminamai prima d'ora avrei pensato che giocare alla guerra fosse così maledettamente romantico! baci
RispondiEliminaSai, Giardy, i tempi ora son cambiati. Oggi ci sono i bambini ke la guerra la fanno senza padelle, ma sparano con l'artglieria, quella vera ed uccidono e vengono uccisi. Anke se colpissero solo sotto un'ascella poi verrebbero uccisi. Loro non sanno ke una volta c'erano i soldatini perché loro sono i soldatini!
RispondiEliminaLoro non anno perché sparano e non sanno cos'è un gioco ma conoscono la morte e il dolore e l'odore del sangue e l'odore della polvere da sparo.
Quanto vorrei ke fossero tutti come Gengis ke alla fine era l'unico in piedi su quelle rovine senza fili di fumo. Lui sì, aveva vinto senza sparare.
Buona serata, Giardy....sempre grande!
Elisena
Mio fratello aveva un fortino tutto di legno e dentro ci stavano i soldatini americani e fuori gli indiani. Ancora Il piccolo grande uomo non era uscito....:-(((
RispondiEliminarossolenin è una definizione di colore fantastica!
RispondiEliminaMa che scherzi? io ADORAVO i soldatini e specie gli indiani a cavallo! :) Costruivo fortezze e sognavo. Perché NOI si sognava!
RispondiEliminaIl mio fratellino aveva sempre qualche soldatino pronto a combattere. Io nessuno. Infatti nella guerra per gli spazi vinceva sempre lui...
RispondiEliminaBaci e pistole di carta
io ci mettevo ore interminabili a posizionare i soldatini e poi tre secondi a tirare giù tutto quando iniziava la battaglia!
RispondiEliminache bello ragazzi...
Aaah i soldatini spaiati. Che fantastica armata brancaleone era.
RispondiEliminaanch'io, da bambina, mi facevo comprare i soldatini. Si trovavano in una scatola leggera di cartone oppure (quelli più economici) erano in una busta di plastica. I soldatini erano verde militare. Il più ambito di tutti era il soldatino con il sidecar (i miei amici se lo contendevano). Domandone: ma oggi ci sono ancora i soldatini? oppure i bambini giocano con i cuccioli-cerca-amici?
RispondiEliminaGiochi d'altri tempi. Sicuramente da maschietti!
RispondiEliminaUn bacione
ohi come mi garbano anche a me le ombre cinesi :)
RispondiEliminaI soldatini di mio fratello li ho sempre snobbati, in compenso adoravo il suo Capitan Harlock di gomma a cui facevo roteare gli arti in posizioni improbabili :)
RispondiEliminaCaro Giardy, grazie per avermi fatto ripiombare in mezzo ai miei soldatini Atlantic (scala OH o HO, boh! o scala 1:32). Giocavo in balcone con mio fratello, muri e ponti di mollette di legno.Lui massacrava, io mettevo giù ponti con i miei genieri e costruivo porti per i miei sommozzatori e aereoporti per avieri appiedati. I miei soldati erano sempre in piccoli gruppi che tentavano di salvarsi dai cattivi, perdevano sempre come Custer a litlle big horn, ma dentro mi restava l'orgoglio di aver combattuto sino all'ultimo.
RispondiEliminaGrazie ancora.
Bartel
Ci giocavo anch'io a soldatini. Sebbene fossi una schiappa, s'intende. Ma i maschi mi facevano giocare, forse per prendermi in giro loro, dopo che coi fucili a gommini li avevo sparati tutti io...
RispondiEliminaQuant'era che non passavo, Giardi?
ahahaahhaha!!! Quando io ero piccola con i soldatini non ci giocava nessuno, ma la storia è fantastica!^^
RispondiEliminaS
http://s-fashion-avenue.blogspot.com
Non c'è bisogno di "sparare" neanche un colpo, nè dire una sola parola.
RispondiEliminaVince la forza interiore.
Grande Gengis
Grandissimo tu
Maryiagrazia
... immagina la scena... cortile polveroso illuminato da luce ambrata e tra la polvere emerge lui, il gengis, padelle alla mano e sguardo fiero... gengis contro tutti...ahah... che mito!
RispondiEliminafaccio collezione di soldatini di latta, roba d'antiquariato, che cerco con pazienza certosina. Ho ereditato la passione e la collezione da mio nonno. Buon WE jardigno, many kisses.StregaM0rgause
RispondiEliminaUn mucchio selvaggio sgangherato tenerissimo, quei soldatini senza qualche pezzetto. Sempre intenso con ironia Giardi.
RispondiEliminaOgni vera guerra si vince senza sparare. Quando si spara è già tutta una sconfitta. E voi lo avevate già capito!
RispondiEliminaCome si chiamava la crocerossina? :))))))))
RispondiEliminaDoriana
ma che maschietti??!! io sono cresciuta a pane micro machine :))
RispondiEliminaUh quante storie. Devo necessariamente recuperare per riempirmi la pancia di cose buone:-)
RispondiEliminaIo gioco ancora con tantissime cose, in verita'^__^
Grazie Jardy per i tuoi pensieri da me:-)
Un bacetto...
*A*
Proprio, proprio sotto l'ascella Anto'?
RispondiElimina:D
mi piace il tuo blog, ti seguo!
RispondiEliminavisit www.baselements.blogspot.com
Poveri soldatini di plastica mordicchiati dai bambini... o almeno dalla piccola Anna, che evidentemente non li riteneva particolarmente interessanti! Poveri malaugurati che dono per caso finiti tra i miei giocattoli...
RispondiEliminaleggerti è un divertimento assicurato, il tuo umorismo è arguzia, sorrriso e graffio insieme. saluti Vanillasky724
RispondiEliminaL'arte di far' la guerra...mi mancava questo manuale...;)
RispondiEliminaecco cosa mi sono persa a giocare con le barbie
RispondiEliminaCiao! questo blog è magnifico!!!Che ne dici di seguirci a vicenda? Mi farebbe piacere se passassi a dare un'occhiata al mio! Questo è l'indirizzo: http://glamourmarmalade.blogspot.com/
RispondiEliminaGrazie! Baci, Marti! ;DDDDD