Il Tenente M. ha preparato l'esercitazione sul plastico nei minimi particolari, tutti i dettagli della valle del Natisone sono curatissimi. Fiumi, laghi, città e persino la neve sui monti. Ogni settore è delimitato da un cordoncino colorato dove operano le varie pattuglie e ci sono pure dei cordoncini multicolori per delimitare tutte le sfere di influenza e di difesa dei battaglioni della zona. Cordoncino marrone per la Fanteria d'arresto, rosso per i paracadutisti, rosso -verde per il Battaglione Calabria ecc..
Il Tenente M. inizia : " Secondo informazioni di intelligence e servizi segreti si presume che l'offensiva nella nostra zona verrà portata dalla Terza Armata Ungherese".
Fra gli ufficiali serpeggia ammirazione e stupore : le terze armate nella storia delle battaglie sono sempre state cazzutissime !
Il Tenente M. aspetta che le prime informazioni vengano assorbite eppoi riparte con la spiegazione enumerando le forze in campo e i vari armamenti che si contrastano prima del Ponte del Diavolo.
Il generale P. degli Alpini chiede al Tenente. senza alzare la mano, cosa potrebbe accadere in caso la Terza Armata Ungherese superasse lo sbarramento difensivo all'altezza di Cividale. In tal caso si troverebbe la strada spianata della pianura Friulana !
Il Tenente M. alza la bacchetta ed indica un punto preciso della valle dicendoci con vigore risoluto : "In tal caso non disdegnerei l'utilizzo di un ordigno atomico tattico".
L'auditorio degli ufficiali è silenzioso. Qualcuno cerca nelle sinossi il reale significato di ordigno atomico tattico, altri cercano di calcolare le perdite nel rapporto causa - effetto (quanto costa un missile ? Ma, meriterà ? Costa un botto !), altri ancora (gli ufficiali di complemento che vengono dalla leva dopo un corso di 3 mesi) si chiedono chi può dare l'ordine finale per lanciare un ordigno del genere (non certo un tenente !) e a cosa serve difendere una zona se una delle alternative è non tornarci più ad abitare per i successivi 100 anni.
Un lungo silenzio accerchia la sala del plastico.
Il Capitano Q. rompe il silenzio per chiedere dov'è zona di atterraggio (naturalmente dietro le linee nemiche) dei paracadutisti per memorizzarla prima della esercitazione vera e propria sul campo.
Il Tenente M. punta la bacchetta, ma la zona non si trova, non è delimitata dal cordoncino rosso granata che segnala i parà. Si scusa per la scomparsa del cordoncino rosso -granata che aveva incollato con le sue mani vicino un tratto di boscoso che... non ricorda più...
Si alza allora il Sottotenente G. e fa presente che il Maggiore S. ha preso il cordoncino rosso granata in mattinata perchè doveva arbitrare una partita di pallavolo e non sapeva dove attaccare il fischietto !
Sospiro di sollievo e soprattutto grandi risate di tutti i presenti.
Quello della foto sono io nel 1985 eppoi ditemi che non mi so prendere in giro ! Chi pubblicherebe una foto del genere !!!
RispondiEliminaSembro uno di quei guerrieri di terracotta cinese ?
Se il muro di Berlino è caduto quattro anni più tardi è anche un po' colpa mia ...
Ma no! eri carino, dai! e poi, avevi i capelli!
RispondiEliminaTranquillo,se dovessi pubblicare la mia foto della patente che è dello stesso anno penserebbero tutti che ero un terrorista,quindi tu alla fine ci fai ancora un'ottima figura
RispondiEliminaAnche per questi motivi, meno male che la guerra non c'è stata.
RispondiEliminama era un'esercitazione vera?
RispondiEliminaper rispondere al commento, la pubblicherebbe gianni morandi una foto del genere...
Uhh mi sembra di sentire le storielle che mi racconta mio marito della sua esperienza militare(è stato per parecchio tempo nell'esercito)tranne che per la storia dell'ordigno nucleare, ma ora che ci penso ne spara anche di peggiori. La cosa che mi fa tenerezza è che ha anche una foto simile alla tua, impettito, massiccio e sopratutto in bianco e nero...
RispondiEliminaTu guarda che bambini mandavano a giocare alla guerra...io ancora ringrazio, non ricordo chi o quale governo, che ha abolito la naja prima che potesse toccare anche a mio figlio!
RispondiEliminaC'è un ponte del Diavolo anche in quel di Lucca, lo sai??
RispondiEliminaMa la foto è adorabile! ...Di quelle che inteneriscono!
RispondiElimina(E poi volevo dirti che leggerti è proprio un piacere, ecco!)
eri bellino! dai!
RispondiEliminaè che non riesco a vedere il video e ho aspettato tutto il giorno - con trepidante attesa - per poterlo gustare tranquilla! ci riproverò ... perchè son sicura che sarà bello! l'ultimo link ...mmmmh! William è sempre William!
buona serata
Ale
che bella foto!!! assomiglia a come sei ora... non sei cambiato molto
RispondiEliminacerto un po' di tempo è passato, non è che non si vede, però sei riconoscibile...
^____________^
Ma sì , ha ragione la Pupy si vede che sei tu, certo ora hai l'aria più da " se sapeste che si nasconde dietro quegli occhiali da sole ....... " Miaoooooo
RispondiEliminaSto Sten è pure uno stratega in tempo di pace.
RispondiEliminaI tuoi passaggi mi impreziosiscono per la loro ricercatezza e profondità. Grazie Jardy!:-)
RispondiEliminaPer tutto il resto, Ufficiale Sten...CHEAPEAU!!!:-)))
:-**
con grande difficoltà ma son riuscita a guardarmi tutto il video. Beh! che dire?
RispondiEliminaGrazie Giardigno! Grazie.
Alessandra
trovi proprio dei bellissimi video su VIMEO! ho messo tra i preferiti questo sito :-)
RispondiElimina... hai dei suggerimenti da darmi per sistemare il blog? oppure è meglio che ritorni al "caro, vecchio layout"? che dici?
Sarebbe auspicabile che TUTTE le guerre fossero così...specie quando si va a giocare a pallone!!!
RispondiEliminaE dai che eri carino su quella foto! A onor del vero, non sei cambiato poi tanto da allora ( a parte i capelli, ma a quelli, si sa,non gli si comanda...). Ti difendi bene, insomma!
RispondiEliminaLa partita di pallavolo...era con squadre maschili o femminili??
Ma dai il bel ragazzone!!!
RispondiEliminaPerchè il muro lo hai preso a testate???
hehehehehehe
Proprio un bel racconto letto tutto d'un fiato con un finale a dir poco grande!!!
Ciao Giardigno grazie della visita... dolce notte... un abbraccione
Beh, eri un bel moretto.
RispondiEliminaMagari tutte le guerre potessero finire con una partita di pallavolo. :-)
Quando arrivi a commentare per ultima non c'è nulla che non sia stato già detto. :-(
RispondiEliminaio avevo un tenente, il Ten Menarelli che avrebbe dato, nel '67 anno che ho fatto il bersagliere a Pietralata, 10 anni della sua vita per un anno di guerra... ci spaccava i maroni tutti i giorni sto cornuto !
RispondiEliminaCarino questo soldato...
RispondiEliminaChissà quali erano i suoi pensieri che giravano vorticosamente in quel momento, quando il flash è esploso...
Patria ?
Famiglia ?
Onori ?
...
Io riesco ad immaginarmi il commilitone che ti faceva le smorfie mentre ti fotografavano...hai sempre avuto un po' di zen in te...non così?
RispondiEliminaPost superbo. Dice e non dice. Ma dice.
bellissimo finale ma questo passaggio è il meglio: "a cosa serve difendere una zona se una delle alternative è non tornarci più ad abitare nei successivi 100 anni?" non è l'intelligenza che manca a certi signori, è solo un po' di elementare buon senso...
RispondiEliminaIo trovo che rispecchi esattamente come siamo noi Toscani, degli eterni burloni!!
RispondiEliminaE poi, direi che se il muro di Berlino è caduto 5 anni dopo, E' ANCHE MERITO TUO!!
Un abbraccio, Giardi!!
In fin della fiera, leggendo, potevi pubblicare solo la foto e nient'altro!
RispondiEliminaVabbè...che vuoi che ti dica, è bello essere donne!
o il militare mio marito era al lido ogni tanto racconta le sue storie anche lui...
RispondiEliminamio fratello invece lo ha passato in friuli durante il terremoto, terribile la sua esperienza...tu sei davvero bellisssissiiimmoo
chissà quante conquiste..
ah! il fascino della divisa...eheheheheh
barche di carta
......In tal caso non disdegnerei l'utilizzo di un ordigno atomico tattico.
RispondiEliminaMa questa frase è fichissima.
In quanti momenti della vita quotidiana neppure io disdegnerei l'utilizzo di un ordigno atomico tattico!
Post bellico che vedrei benissimo interpretato da David Niven ed Alberto Sordi, con la straordinaria partecipazione del Tenente M.
Marilena
sei buffo sopratutto quando ti commenti da solo, quella del guerriero in terracotta cinese mi ha fatto proprio sorridere, ne ho una riproduzione nella stanza di là, se vuoi faccio il confronto... :D
RispondiEliminaSei veramente bravo a raccontare,deliziosi e spiritosi i link, hai un' ironia all' inglese...vetriolata e propositiva....INVIDIOSISSIMA SONO....in quanto al ponte del Diavolo, ce ne sono un po' in tutt' Italia, tale nome fu dato nel Medioevo in quanto non essendo più in grado di costruire ponti a schiena d' asino pensavano che a costruirli ci avesse pensato il diavolo.
RispondiEliminaCiao.
Dai!!! Eri veramente carino:-)) Del servizio militare ho un ricordo molto nitido, il mio fratellino che mi mandava delle foto carinissime e sul retro mi scriveva: "quando prendi la settimana mandami qualcosa di soldi":-)))Adesso guardo il resto. Buon fine settimana
RispondiEliminail video è bellissimo.
RispondiEliminaLa storia fa tenerezza, così come la foto. :-)
Io ringrazio che mio fratello non abbia dovuto farlo... il militare :-)
PS
Dipende dall'età delle tue figlie... le porterei a Gardaland più che al Movieland :-)
io non trovo assolutamente la foto così terribile, e poi saper ironizzare su se stessi è segno di intelligenza, e secondo me pensavi alla tua bella..
RispondiEliminail video e il sonetto sono davvero belli, così come lo è il tuo post.
ciao
Ma che bel fighetto!!!Bello il racconto ...Un sorriso di simpatia...Silesia
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RispondiEliminaGrazie per questo delizioso post! Un bel tuffo nei ricordi...le esercitazioni sul plastico...croce e delizia dei miei verdi anni in grigioverde..poi man mano queste EQ sul plastico si sono diradate e alla fine non se ne sono fatte più...il colore rosso tra l'altro è sfumato in arancione. il nemico è sparito e la guerra da simmetrica è diventata asimmetrica...infine è scoppiata la pace(!?)del peacekeeping. Un caro saluto. Ti aggiungo volentieri ai miei blog amici.
RispondiEliminasplendido il racconto
RispondiEliminasplendida la foto
Nel 1985, mentre tu imparavi a camminare con la divisa,
io imparavo a camminare.
Affascinante.
Eppure forse ci somigliavamo già.
A volte basta un piccolo dettaglio per evitare il peggio
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