venerdì 18 febbraio 2011

Portos non c'era 3


E' sempre in ritardo. Va bene che la festa inizia dopo le dieci, ma non sono mica sola ad aspettare. Ci sono tutte le mie amiche in maschera. Fra un po' arriverà col solito cappello piumato e dirà le solite cazzate. Aspetto questa festa da mesi, abbiamo prenotato gli inviti ad ad Agosto. 2012 Coemeterium, che cazzo di titolo per una festa. Peccato che siano quasi tutti vestiti da vampiri, sembra di andare al fidanzamento tra Edward e Buffy. Stronzi ! Solo noi cinque siamo vestite veramente a tema. Almeno fino a cinque minuti fa.

Sì perché dall'altra parte della strada c'è una signora con un ragazzino. Lui è vestito da moschettiere, il costume tutto sbrindellato, sfrangiato, sembra scappato a una muta di lupi. Lei invece è una figa mostruosa, elegante con un vestito da sera nero lungo. Gli sta perfetto.
I sandali di raso però non valgono il vestito.
"Il 65 non passa più da qua da almeno due anni", urlo alla coppia.
Lei mi fa un cenno con la mano, magrissima; anoressico il cenno. Lui sorride. Ma che sorriso...
Sulla faccia compaiono delle grinze come quelle di un panettone scampato alla liquidazione di Febbraio.
Certo portare quel ragazzino alla festa, gli gireranno pure a lui.

"Secondo voi ?", faccio alle ragazze indicando la donna.
"Vintage Chanel", pronta Laura
"Ferrè 2006", precisa come al solito Chiara
"Alexander Mc Queen", ultima Gioia che ci pensa ancora un po'.
Poi quel rumore forte, di motore vecchio, legato, che sembra sempre sul punto di spegnersi. E cazzo, arriva l'autobus con dentro i costumi più in palla che abbia mai visto. Incredibile. Hanno caricato il ragazzino mascherato e la sventola.

"Che costumi !!!". Gioia, che strano per prima.
"L'avete visto quello che guidava ?"
"Quello era vestito da rospo Bufo, uno sballo", precisina la Chiara.
"Ma a che festa vanno?" , mi chiede Laura.
"Pareva quello che hai baciato ieri sera", fa giorgio (lo scrivo minuscolo perché mi sta sul cazzo).
Le ragazze ridono. Ecco, questo è uno dei momenti che mi sento di troppo, ma come si fa a ridere a queste cazzate ...
Come mai sono andati da quella parte...
Finalmente il babbo è arrivato. E' lui di corveè stasera, ci accompagna e ci riprende.
"Facciamo alle 3 babbone?"
La collina di fianco alla strada, esantematica, brilla malata, puntinata di lumini rossi. Quel cimitero si vede solo passando da questa parte. Se passi dalla superstrada non lo noti. E quando lo vedi scopri che è proprio di fronte alla vecchia fermata del 65.

"Babbo, l'hai preso il giornale di oggi ?"
"Certo, ho provato a comprare anche quello di domani, ma non me l'hanno dato, sennò tu vedevi ..."
Le ragazze ridono. E due, alla terza battuta finisco pure di scrivere questa storia. Zitti e non ridete, nemmeno voi che leggete. Per favore.
Sfoglio la cronaca fino alle notizie della nostra provincia. Trovo subito l'articolo.
Tragedia all'asilo. Muore bambino durante la festa in costume soffocato da un biscotto....
"Secondo me era un Versace", faccio alle ragazze.
"Non la collezione nuova", dice Laura convinta
"Roba dei primi anni 90", fa sottovoce Gioia che poi si riattacca a baciare giorgi (era giorgio ma mi sta talmente sul cazzo che l'ho scritto così).
"In effetti con quello spacco frontale", precisina la Chiara.
Certo con quei sandali, tacco di sughero e zeppa alta.

Quello deve essere un posto dove non si cade più.






22 commenti:

  1. ringrazio la varano editore per aver creato la collana "quasipoesia" per la serie "Portos". E' quella a cui sono più affezionato perché è la prima saga di questo blog e , forse, la più ambiziosa. Fino a quando non arriva portos.
    i link in findo riportano ai "capitoli" precedenti. No c'è un vero legame a parte la mancanza del moschettiere. Le cose che ci mancano creano sempre un po' di poesia ...

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  2. sandali di raso con zeppa in sughero! mio dio ma andava ad una festa a tema horror...
    il tuo racconto quasipoesia, è bello come un giro in altalena.

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  3. ma povero povero povero bimbo

    e non si cade no


    sono sempre sentitamente riconoscente alla Varano Editore

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  4. anche io mi sono vestito da moschettiere! ma non sbrindellato
    :)

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  5. Non dirmi che sei davvero tu in quella foto?
    Portos, come sai farmi girare tu la testa, facendomi giocare cosi', fra "parole e immagini"... nessuno mai:-))
    Zac, zac!!
    Cosi', era un saluto "quasibizzarro"..per ringraziarti anche delle tue "quasipoesie"...tutte:-)
    Un abbraccio, Maestro...

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  6. LA BUCA
    Dai, Mari, sbrigati che facciamo tardi, magari mi sta già aspettando.
    Emma ha la capacità d'innervosirmi e lo sbafo dell'elyeliner lo attesta.
    Magari neppure viene. Le rispondo acida.
    Sai che non accadrà. Ribatte lei super sicura perchè nessuno in vita sua le ha mai dato buca.
    Detesto gli appuntamenti al buio.
    Il tizio, di sicuro, la starà già aspettando. Nessuno dà buca ad Emma.
    Come sto? Mi chiede mostrandosi nella meraviglia della sua interezza.
    Schifosamente bene. Le rispondo depressa e cosciente di non essere al suo livello.
    Il suo abito è molto scollato e, così,il seno da maggiorata rischia di tracimare, ad ogni respiro, dalla gabbia rigida del corpetto. Si getta sulle spalle la mantella e si copre i capelli col cappuccio.
    E' uno schianto.
    Madame Bovary non portava abiti così scollati. Dico tanto per provocare.
    E tu che ne sai, mica c'eri all'epoca. Oppure si?. Ride.
    E dai, Mari, stai tranquilla, il tizio è a posto e poi viaggio in compagnia di una strega, no? In riferimento al mio vestito befanesco, accollato ed impenetrabile, una corazza di stoffe sovrapposte ed inscindibili.
    A che mi serviva un abito più bello?
    Emma mi avrebbe, comunque, oscurata.
    Eppoi fa davvero freddo, ed io, la seconda cosa che detesto è il freddo.
    Prima gl'incontri al buio e, subito dopo, il freddo.
    Freddo è anche l'interno del Cometerium, l'ampio salone dove Emma, al suo ingresso, come da copione, catalizza tutti gli sguardi maschili.
    Guarda se intravedi Portos, mi fa, indossa una casacca rossa con una croce d'oro ed il cappello con una piuma nera.
    Non ci sono moschettieri all'orizzonte, fino ad ora ho contato un paio di vampiri, un principe azzurro, un Elvis Presley (da quando in qua, Elvis, è diventato una maschera?)uno con la mimetica, un gruppetto di Zombie ed un corsaro, ma di moschettieri nemmeno l'ombra.
    E' in ritardo. Constata.
    E' la prima volta, da quando la conosco, che rilevo una sfumatura d'incertezza nella voce di Emma.
    Eddai, un pò di ritardo puoi anche concederglielo. Dico io consolatoria.
    Doveva già essere qui: quando arriverai mi troverai ad aspettarti. Così mi ha scritto ieri su FB.
    Ancora quella nota patetica nella sua voce.
    Avrà trovato traffico. Butto lì io
    Seeeee. Mi risponde sibillina lei
    Sarà che io sono sempre in ritardo per cui ho imparato ad accettare, con benevolenza, i ritardi degli altri.
    Facciamoci un altro giro, magari non l'abbiamo visto. Propongo di dividerci.
    Non incrocio nessun moschettiere, nemmeno uno Zorro, o qualcosa di simile.
    Intravedo, invece Emma che, a fatica, si scrolla di dosso un Goldrake (pensavo che fossero estinti!)e gira nervosa con il decoltè a vista che s'alza e s'abbassa ad ogni respiro, foriero di una collera a stento trattenuta, ed assolutamente da disinnescare.
    Il bastardo non c'è. Sibila tra i denti
    Magari ha avuto un incidente. Ipotizzo io
    Non hai un numero di cellulare?
    No, era un appuntamento al buissimo.
    Cazzo, io li odio sti appuntamenti al buio, figuriamoci al buissimo.
    Chissà se Madame Bovary lo avrebbe accettato.
    Ho il vago sospetto che si, lo avrebbe accettato.
    Sono molto simili queste due Bovary.
    E Portos......il bastardo, come lo ha chiamato Emma, le ha dato buca.
    Questo ormai è evidente.

    E così, Antoine, anche Emma ha avuto la sua prima buca, come capita almeno una volta nella vita che, se non è per altri, è di sicuro per noi.
    Ottimo quel Cometerium, sul cui sfondo intravedo un carnevale gotico, di quelli che piacciono a me con una festa di coriandoli neri.
    Un bacio, Antoine
    Marlene

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  7. Non ho parole Giardy. Anzi...forse è meglio ke io no dica niente....ho un biscotto inceppato nell'esofago.....sto per soffocarmi
    PER FAVORE, PORTATEMI SUBITO UN ABITINO DI ARMANI O VERSACE O CHI CAZ.. VOLETE VOI. La morte esige scarpe rosse e una piuma tra i capelli!
    Bye bye!
    Elisena

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  8. Non rido no! I giorgi son tutti uguali! Ringrazio anch'io eternamente la Varano editore... :))))

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  9. a mio avviso l'abito nero era stato disegnato da Oleg Cassini.
    Il taglio era quello che egli attribuiva a Jacqueline Kennedy, madre del concetto di classe.
    La donna aveva ereditato l'abito da una lontana noiosa e ricca parente.
    Ne ignorava ovviamente il valore, per questo lo accompagnava a sandali di raso con la zeppa.
    Del resto la zeppa dovrebbe essere proibita dalla legge.

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  10. Quest'anno qualcuno si vestirà da carta da gioco. E insieme agli amici formerà un poker d'assi!

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  11. 1.mi sembra d'aver già visto questa foto...
    2. mi sembra d'aver già letto la prima parte del racconto
    3.ma come ti vengono certe cose in mente? .)
    4. ihihih

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  12. dimmi dov'è quel posto!!!


    volovivace

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  13. Giardi... ma non è coemeterium? mica per dire ma se citi il latino citalo correttamente no? :-)
    senti ma c'è connessione fra il moschettiere che deve arrivare (tu?) e il ragazzino con la signora? tutti e due moschettieri mi fa pensare ad un effetto Doeppelganger visto che si parla di cimiteri, carnevali e vampiri...

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  14. hai ragione niki , grazie !!!
    e grazie ad ady per le indicazioni utilissime.
    Doeppelganger direi di no, volevo far festeggiare al ragazzino un carnevale particolare. E se il diavolo veste prada la morte (o l'accompagnatrice) può benissimo festire versace o mcqueen ...

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  15. Certo ne hai di fantasia.... e il bello è che giustamente la condividi!!!

    ciao mirco

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  16. Giardi prchè ci facciamo del male andando in posti che sappiamo già saranno una tragedia ? mah lo facciamo e lo rifaremo temo ....... continuando ad aspettare un qualche Portos di turno . miaaaoooooooo

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  17. Surreale, mi fa ronzare la testa tra sogno e realtà... anche io una volta mi son vestita da "morte", per impersonarla in alcune foto fatte in un cimitero (il Monumentale di Milano)

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  18. No Matini....no Portos!!!!!!!!!!!!!!!!!
    L'ho visto, Giardy, era al bar da Mario ke si faceva cicchetti di Martini. Gliel'ho detto che tutti lo stanno aspettando e lui m'ha risposto: se io busso loro Aperol!!!!!
    Prepara un Lugano ke forse è meglio!
    ARIBACI
    Elisena

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  19. Hai ragione, si fa poesia con le cose che ci mancano.
    P.S.
    Bellissimo l'arrivo dell'autobus.
    Bye!

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